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Si è tenuta stamattina, a Palazzo di Città, la presentazione del nuovo direttore sportivo del Tigri Rugby Bari Mauro Bergamasco, già atleta della nazionale maschile di rugby con la quale ha disputato 106 gare. All’incontro sono intervenuti l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, il presidente del Tigri Rugby Bari Gennaro Totaro e i dirigenti Carmine Volpetti, responsabile comunicazione, e Luca Speziga, responsabile marketing e sponsor recruiting della squadra barese che milita in C1.

“Ringrazio le Tigri Rugby Bari che rappresentano una bella realtà, un’importante società sportiva della nostra città che quest’anno si sta impegnando anche per salire in serie B – ha detto Pietro Petruzzelli -. Siamo sicuri che Mauro Bergamasco, rugbista di grande esperienza, rappresenterà un valore aggiunto per la società. Il nostro contributo come amministrazione è quello di aver avviato la realizzazione di un campo destinato al rugby e football americano, di nuova costruzione, in un quartiere semiperiferico della città, Catino, perché siamo convinti che lo sport possa rappresentare un importante strumento di integrazione. I lavori, interrotti al momento per questioni amministrative, stanno per riprendere e valutiamo si possano concludere entro la fine dell’anno, così da dare alla città il nuovo impianto sportivo, la nuova casa del rugby. In qualche modo ricorderemo anche una persona che ha dato tanto al rugby barese che è Claudio Bianchini”.

“Sono orgoglioso di far parte delle Tigri Bari, un gruppo con il quale sin dal primo contatto è nato un progetto che stiamo costruendo e che realizzeremo assieme – ha dichiarato Mauro Bergamasco -. Il nostro progetto ha sia un valore tecnico sia uno relazionale, di riconoscimento della crescita del bambino. Attraverso il lavoro degli educatori che parte dagli under 5 e under 7 scopriamo in che modo proporre il rugby ai più piccoli, sperimentando altre strade per raccontare le regole. Perché l’aspetto fondamentale dello sport, e questo il rugby lo fa in maniera particolare, è il fattore educativo, il modo in cui proporre ai ragazzi un percorso per crescere e relazionarsi. Alla base c’è la capacità degli educatori di accorgersi degli stati d’animo con i quali i ragazzi affrontano le attività in campo, ma anche l’opportunità di dare loro quello che chiedono indirettamente, senza usare le parole. E questo è già presente nelle Tigri Bari dove ho riconosciuto l’affetto e la disponibilità che vengono portati in campo dagli educatori e allenatori. Su questo andremo a costruire la nostra proposta tecnica, in funzione del fatto che i ragazzi trovino una base di divertimento ma anche un confronto con loro stessi. C’è poi la prima squadra che sta affrontando un momento estremamente importante della sua storia, per questo sarà necessario mantenere l’equilibrio ponendo al contempo le basi per identificare uno stile e una filosofia di gioco che poi possano essere destrutturati e portati nelle categorie inferiori. Questo perché ci sia una reale continuità e si costruisca un vocabolario unico, dal bambino di cinque anni all’adulto, fino a quando si indosserà la maglia delle Tigri Rugby Bari”.

“Desideriamo dare una svolta al rugby biancorosso  ha spiegato Gennaro Totaro -. Bergamasco, grazie alle sue competenze e con il suo appeal razionale ed emozionale, potrebbe darci quella spinta utile a compiere un grande passo. Il progetto che ha portato Bergamasco a Bari si inserisce in una linea di programmazione nel lungo periodo, un impegno, un investimento che porterà i suoi frutti garantendoli per gli anni a venire. Mauro si occuperà di tutta la programmazione tecnica dal minirugby alla squadra seniores coadiuvando e impartendo linee guida a tutti i tecnici delle varie categorie”.

“L’arrivo di Mauro Bergamasco come direttore tecnico della nostra società si inserisce in una specifica programmazione su medio e lungo periodo che vede le Tigri Rugby Bari proporsi come società di riferimento non solo in città o in regione ma in tutto il meridione che ha sete di grande rugby – ha continuato Luca Speziga -. I nostri progetti sono volti a migliorare l’offerta didattico-sportiva per tutte le classi di età con la precisa volontà di svolgere un’importante azione sociale sul territorio coinvolgendo anche quei giovani la cui energia e dinamicità ha bisogno di essere correttamente canalizzata. Siamo e saremo sempre più in grado di accompagnare piccoli e grandi atleti nel cammino di crescita atletica e morale”.

“Non solo questioni tecniche – ha concluso Carmine Volpetti – siamo già impegnati in una campagna didattico/sociale che ci fa entrare nelle scuole per far conoscere la nostra disciplina, i nostri valori di educazione, lealtà, rispetto delle regole e dell’avversario. Infatti il progetto “ scuole di mete” prevede l’allenamento, didattico e sul campo, di studenti di istituti scolastici superiori; questa mattina, ad esempio, si stanno allenando allo stadio della Vittoria i ragazzi dell’istituto polivalente Lenoci, indirizzo tecnico ed economico. Lo fanno due volte alla settimana alternandosi con gli studenti dell’istituto superiore professionale Vivante- Gorjux, diretti da due nostri tecnici. La settimana scorsa abbiamo tenuto anche un seminario sull’alimentazione dei bambini con focus su quelli che praticano attività sportiva, diretto dalla dottoressa Manganelli. Bullismo e cyber-bullismo saranno i temi dei prossimi incontri presso plessi e istituti scolastici e abbiamo dato già la nostra disponibilità per collaborare con i servizi sociali per il recupero di soggetti minorenni a rischio devianza”.

Redazione

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