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Grande festa per la Lord Byron College, ieri sera, presso la sede storica di Via Principe Amedeo  n.61. La prestigiosa e storica scuola d’inglese ha celebrato 50 anni di attività a partire  dal 1973. E non solo. I due fondatori, infatti, Andrew Paolillo e John Credico  hanno inaugurato la nuova forma sociale della scuola che da S.r.l. è diventata Fondazione.

Per festeggiare gli eventi i teachers John e Andrew hanno data vita ad un goliardico Summer Party, sul roof garden della sede, dove si sono esibiti musicisti e hanno avuto luogo show, spettacoli, games e poi games, tutto per allietare il numeroso pubblico composto da studenti, ex studenti, genitori e docenti.

La festa ha avuto avvio sulle bellissime note di Out of Reach di Gabrielle, brano interpretato dalla band Pazzi per Mary, che hanno accompagnato la serata con una scaletta di brani indimenticabili, tutti scelti esclusivamente da Andrew Paolillo.

Andrew Paolillo

Particolarmente entusiasta il Professor John Credico,  Academic Manager della Fondazione Lord Byron College ETS il quale, per celebrare nel migliore dei modi l’anniversario, ha previsto diverse agevolazioni in favore di tutti coloro che fossero interessati a seguire dei corsi di lingue.

Durante la serata, sono stati assegnati a sorteggio borse di studio per 5 corsi d’Inglese (per coloro che sono  stati sorteggiati, il corso sarà del tutto gratuito), inoltre numerosi vouchers, sono stati offerti a tutti coloro che hanno rinnovato l’iscrizione per l’anno accademico 2023-24.

Una bella realtà, dunque, quella della Lord Byron, nella nostra Bari. Una realtà che nasce dall’entusiasmo e semplicità  di due giovani canadesi, John e Andrew, che arrivano in Puglia nel 1973 e se ne innamorano.

Ma è proprio dalle cose semplici che nascono le grandi idee che poi si attuano solo se hai la passione. Abbiamo scambiato due parole con il fondatore della Byron, Andrew Paolillo.

Come nasce  la vostra scuola d’inglese a Bari?

Innanzitutto vorrei precisare un aspetto di me: io sono apolide nel senso internazionale del termine, perché di origine italiana ma canadese di adozione. Sono andato in Canada dopo aver conseguito la maturità liceale in Italia e in Canada ho continuato gli studi ad “honorem english”. Ero il primo cittadino italiano a studiare inglese ad honorem e i miei compagni tutti di origine anglofona si meravigliavano che io italiano studiassi con loro. Poi mi sono laureato all’Università di Alberta a Edmonton, una delle migliori Università di insegnamento e ricerca nel mondo. Successivamente, dopo 15 anni, ho sentito il richiamo delle origini, e mi son detto voglio tornare in Italia. La Lord Byron College ha aperto i battenti per la prima volta nel 1973. Ero motivato dal desiderio di insegnare inglese agli italiani che vanno a lavorare in Canada e all’estero, in modo che non arrivassero impreparati. Abbiamo aperto la prima sede a Trani, perché è una bella città, a dimensione d’uomo, che ci ricordava il Canada. Eravamo quattro giovani appena laureati, con un sogno, una mission: insegnare l’inglese ai pugliesi. Dei quattro siamo rimasti solo io e John Credico, gli altri non hanno abbandonato, perché la cultura italiana è difficile da assorbire. Fortunatamente la Lord Byron ha avuto molto successo e ci siamo insediati a Bari.

Da dove deriva tanto successo?

Dalla nostra metodologia, metodologia interattiva, noi abbiamo insegnato l’inglese non con i libri, ma  creavamo delle situazioni in classe coinvolgendo gli studenti che dovevano esprimersi in lingua. Quando abbiamo aperto a Bari abbiamo aperto  il famoso Lord Byron Pub (che noi giovanissimi degli anni ’80, ricordiamo nostalgici), Pub dove gli studenti si trattenevano dopo le lezioni fra una birra e l’altra si stimolava la lingua inglese.

Che tipo di utenza avete?

All’inizio erano studenti di buona famiglia, un’utenza altolocata fatta di professionisti che avrebbero poi speso la loro professione in Canada. Col tempo è diventata accessibile a tutti, diventando un must. E contemporaneamente è cresciuta la nostra Byron, diventando il primo centro d’esami Cambridge in Italia. Secondo Cambridge la Lord Byron è un centro storico d’eccellenza e siamo sottoposti a severi controlli durante gli esami, tipo il codice di sicurezza da rispettare: distanza tra un tavolo e l’altro, niente cellulari in classe e via dicendo.

Ieri avete inaugurato la Lord Byron Fondazione, cosa cambia?

Prima la nostra ragione sociale era una S.r.L, ma non corrispondeva alle nostre esigenze culturali. Il nostro obiettivo è a carattere sociale e non commerciale. Quando eravamo S.r.L. abbiamo fatto molte iniziative, finalizzate ad allargare i confini con l’estero. Ora la nostra mission  diventa strettamente solidale e la Lord  Byron College è diventata ente del terzo settore che significa ente che privilegia iniziative culturali senza scopo di lucro.  Con la nuova Fondazione ci proponiamo di migliorare ed ampliare i programmi culturali della scuola, di aiutare i giovani e le categorie svantaggiate. La Fondazione ha già in dotazione le quote sociali della Lord Byron College srl” alle quali si aggiungono gli assets personali dei fondatori, Paolillo e Credico. Termina così la nostra chiacchierata con uno dei due fondatori Lord Byron, un pioniere della lingua inglese in Puglia che con passione e sacrificio personale ha dato vita 50 anni fa a quella che oggi è la Fondazione Lord Byron College ETS un faro culturale di riferimento nella città di Bari.

Foto di Marcella Squeo (riproduzione riservata)

Marcella Squeo

La dottoressa Marcella Stella Squeo è laureata in Giurisprudenza è una giornalista pubblicista e si occupa di cultura, spettacolo, musica e di beneficienza e volontariato facendo parte di diverse associazioni di settore.