Tempo di lettura: 2 minuti

La gioielleria Aquilino di Bari il giorno 30 marzo dalle ore 17.30 porta nel proprio store la scrittrice Gabriella Genisi, per un evento di grande fascino. Anche quest’anno il Comune di Bari, in occasione dell’edizione 2023 del Bif&st, ha organizzato il “Fuori Bif&st”, rassegna di eventi collaterali alle attività del Bari International Film&Tv Festival, coinvolgendo attivamente gli esercizi commerciali di Bari.

L’idea è quella di coinvolgere più gente possibile nell’atmosfera magica che si viene a creare in quei giorni, e che tutti, anche coloro che non riescono a partecipare alle proiezioni, possano vivere l’energia e il clima del Bif&st.

La storica gioielleria Aquilino, in Via Sparano 29, aderendo alla call di partecipazione al ‘Fuori Festival’ del Comune, ha deciso così di organizzare un evento dedicato alla grande popolarità ricevuta dalla scrittrice Gabriella Genisi, che sarà ospite speciale della gioielleria per raccontare curiosità e aspetti del personaggio protagonista dei suoi libri, Lolita Lobosco, il commissario a cui si è ispirata la famosa fiction girata a Bari e andata in onda sulla Rai.

Lolita Lobosco, interpretata nella fiction dall’attrice Luisa Ranieri, è diventata icona di donna moderna e dinamica, fuori dai cliché, imperfetta e verosimile e quindi vicina alle donne, un modello che non smette mai di ispirare, esempio di tenacia e di forza.

Identificativo del personaggio è una collana a forma di labbra rosse, un bacio sospeso, realizzato artigianalmente in ceramica smaltata da Fisoro Gioielli Unici di Vincenzo Delliturri di Rutigliano.

Questa collana è diventata oggetto di culto e desiderata da migliaia di donne che si identificano con la protagonista della fiction e con i suoi valori.

Nell’occasione saranno trattati tutti questi aspetti, ma anche quelli attinenti al grande interesse che si è venuto a creare da ogni parte d’Italia, curiosa di venire a scoprire i luoghi di Lolita Lobosco, magari portandosi a casa l’amuleto a forma di labbra rosse.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.