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Nel romanzo “Tutta colpa delle bollicine” di Carmela Pappalardo si racconta una storia d’amore tormentata, perché entrambi i protagonisti si fanno guidare dalla paura di soffrire e per questo motivo si allontanano. Eduardo è un ammirato attore di teatro; sei anni prima ha conosciuto Michela, la ragazza che gli ha rubato il cuore e che è diventata la sua musa, ma il terrore dei legami lo ha spinto a scappare, anche se da quel momento la sua vita è stata triste e solitaria. Eduardo ha perso la mamma quando era piccolo in circostanze tragiche: ella si era abbandonata alla disperazione per via di un marito che la ignorava e che non le dimostrava amore, e per questo motivo il ragazzo aveva deciso di chiudere il suo cuore e di non innamorarsi mai. Il destino, però, aveva altri piani per lui: durante un evento organizzato da suo nonno, proprietario di una prestigiosa azienda vitivinicola, Michela irrompe nella sua esistenza per cambiarla nel profondo. In principio i due non si prendono e non fanno altro che battibeccare; con i giorni, però, l’attrazione cresce e si avvicinano pericolosamente. Michela non ha avuto i traumi di abbandono di Eduardo e quindi accetta con gioia quel sentimento che sta nascendo tra loro; quando si dichiara al ragazzo, però, trova un muro: egli prima si avvicina, spinto da una forza irresistibile, ma poi si ritrae, provocando un immenso dolore nella giovane. Ed è così che i due si separano, quando Eduardo scappa da lei andando a studiare recitazione a Londra e spezzando il cuore di Michela. Dopo sei anni dal quel brusco allontanamento, entrambi pensano ancora l’uno all’altra, anche se non si sono più visti né sentiti; il romanzo inizia proprio con il ritorno di Michela nella sua terra natale, la Sicilia, e con l’incontro con Eduardo, che sta facendo tappa con il suo spettacolo di “Romeo e Giulietta” a Catania. È tempo di affrontare il rimpianto e i sensi di colpa per un amore che poteva durare per sempre e che invece si è perduto tra paure e lontananza. Quel sentimento travagliato esplode al loro incontro: Eduardo sa di avere un’occasione preziosa, che non può lasciarsi scappare, mentre la ragazza lo tiene a distanza, per quella stessa paura che sei anni prima aveva paralizzato lui. Michela sarà disponibile a perdonarlo, e a tentare di ricostruire i pezzi di una relazione mai davvero consumata? O il destino li vorrà ancora separati?

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.