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Dopo avere analizzato la parola psichiatria con riferimenti etimologici e storici, ed espresso la propria opinione in merito, Massimo Lanzaro nell’opera “Il medico dell’anima – Critica alla psichiatria dell’era pandemica”, mette in luce l’importanza della psicoeducazione, quella branca della psichiatria, spesso sottovalutata, che si occupa “di fornire informazioni nella maniera più adeguata alle famiglie ed ai familiari”. Non solo prescrivere farmaci dunque, ma spiegare il perché si è deciso di optare per una cura piuttosto che un’altra, così da rendere partecipi e consapevoli sia il paziente sia le persone che lo accompagnano nel suo percorso. Avere una maggiore conoscenza della situazione permette di affrontarla in modo più puntuale ed efficace, senza lasciare che dubbi e lacune ne influenzino l’esito. L’opera di Lanzaro, dunque, fornisce importanti spunti di riflessione sia per chi è del mestiere sia per coloro che si trovano a dovere convivere direttamente o indirettamente con la sofferenza psichica. Dopo le dovute premesse e la sezione introduttiva, l’autore dedica un intero capitolo alle diverse tipologie di depressione, disturbo dell’umore molto comune purtroppo, ma da non confondere con la demoralizzazione. Ne elenca in modo chiaro i sintomi e le principali caratteristiche, affinché sia più semplice comprenderne la natura. Successivamente propone un approfondimento sull’alessitimia e gli attacchi di panico con considerazioni sull’etimologia dei fenomeni, ai quali collega, inoltre, elementi archetipici e mitologici che ne spiegano più dettagliatamente l’origine. L’opera prosegue, tra i numerosi argomenti trattati, con il capitolo dedicato all’idea di persona nell’accezione junghiana del termine e nell’epoca dei social media, mezzi di comunicazione che hanno notevolmente modificato la percezione di noi stessi e il nostro rapporto con gli altri. Molto interessante, infatti, è proprio la parte inerente al concetto di “inconscio collettivo”. Troviamo, in seguito, sezioni dedicate alle ossessioni e alle compulsioni, al femminicidio (fenomeno che non solo non ha confini di spazio e tempo ma che “non conosce nemmeno differenze socio-culturali, perché vittime e aggressori appartengono a tutte le classi sociali”), all’outing oncologico, al Covid e al reato di stalking, tema su cui Lanzaro suggerisce anche titoli di letture dedicate. “Il medico dell’anima – Critica alla psichiatria dell’era pandemica” è un testo ricco di messaggi importanti e riferimenti al cinema, alla filosofia, alla letteratura, alla cronaca e alla vita reale, che facilitano la comprensione degli argomenti trattati i quali, in ogni caso, risultano sempre esposti con un linguaggio comprensibile e alla portata di tutti.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.