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“Una Finanziaria di sicuro impatto in materia previdenziale!” E’ quanto afferma Ezio Giannatempo, Direttore INAC-Cia (Istituto Nazionale Assistenza Cittadini) della Città Metropolitana di Bari, esperto in materia previdenziale, di origini foggiane che da anni ormai rappresenta il Patronato INAC-Cia di Bari.
Noi di LSDmagazine lo abbiamo intervistato a margine dell’approvazione in via definitiva della Legge Finanziaria 2022 su Lavoro e Previdenza, i temi a lui più cari ed ai quali dedica la sua vita professionale.

Come valuta nel complesso la Finanziaria 2022 per quelli che sono i temi da lei trattati?

“Nel complesso una buona manovra, che sicuramente è rivolta a rendere maggiormente fruibili gli ammortizzatori sociali così come li conosciamo, oltre a ridefinire le regole di accesso alla pensione all’indomani di Quota100. Si è cercato infatti di creare un percorso graduale di ritorno alle regole ordinarie di accesso alla pensione”.

Quali sono le novità di maggior rilievo in materia di ammortizzatori sociali?

“NASpI e DisColl subiranno alcune variazioni in relazione ai requisiti, al calcolo ed alla durata della prestazione. Nello specifico, tra i requisiti di accesso alla NASpI, decade definitivamente il requisito delle trenta giornate di lavoro negli ultimi dodici mesi. Diventa quindi strutturale un provvedimento che già era stato adottato durante la fase emergenziale per Covid-19. In più cambia anche il meccanismo di decurtazione progressiva della prestazione, che si ridurrà del 3% a partire dal sesto mese di fruizione. Tale decurtazione decade a partire dall’ottavo mese nel caso in cui il beneficiario abbia compiuto il cinquantesimo anno di età alla data di inoltro della domanda. Novità importante anche in merito alla disoccupazione per i collaboratori (cd. DisColl), che passa dagli attuali sei mesi, ai dodici mesi di fruizione”.

Ci è sembrato di capire che le novità più importanti sono contenute nelle misure sulle pensioni…

“Esattamente, proprio queste misure vanno in parte a ridisegnare quello che era il panorama normativo che abbiamo avuto fino ad oggi. Con la sparizione di Quota100 infatti, si rischiava di creare un grosso vuoto tra chi ha avuto accesso finora a questa misura e chi dal 2022 avrebbe dovuto attendere i requisiti ordinari che tutti conosciamo.
Quota 102 rappresenta proprio uno scalino con cui una importante fetta di lavoratori può guadagnarsi l’uscita dal mondo del lavoro. I requisiti sono 64 anni di età e 38 anni di contribuzione, per le norme e regolamenti più dettagliati si aspetta ovviamente la pubblicazione di circolari Inps più specifiche”.

Novità sul fronte dei lavoratori gravosi?

“Si definiscono così coloro i quali possono accedere alla misura dell’Ape Social. Anche su questo fronte sono stati fatti importanti passi avanti, riconoscendo ulteriori categorie di lavoratori ascrivibili a questa tipologia. Tra questi gli edili ed i ceramisti, a cui è stato riservato anche un trattamento particolare, riducendo il requisito contributivo a 32 anni in luogo dei 36 anni, che deve essere soddisfatto da tutte le altre categorie di lavoratori gravosi. Nulla cambia invece in merito alla  cosiddetta Opzione donna. Tale misura è stata rifinanziata per il 2022 e non subisce alcuna modifica normativa”.

Cosa cambierà riguardo il reddito di cittadinanza?

“Certamente quanto avvenuto negli ultimi tempi ha influito molto in materia di controlli preventivi dei requisiti a chi fa richiesta di questa misura di contrasto alla povertà.
Scatta una decurtazione dell’importo erogato a seguito del rifiuto della prima offerta congrua. Inoltre, la ricerca attiva del lavoro sarà verificata con frequenza mensile. Se, a seguito di verifica, si riscontrerà la mancata presenza presso il Centro per l’Impiego senza un giustificato motivo, si potrà applicare sin da subito la decadenza dal beneficio”.

Redazione

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