Tempo di lettura: 2 minuti

Cancellata lo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria, la XXXIII edizione del trofeo Valerio Albrizio, la competizione che vanta la più lunga tradizione nel panorama delle gare di deltaplano, ritorna nel 2021.

La manifestazione si svolge a Laveno Mombello (Varese) dal 4 al 6 giugno con eventuale recupero dall’11 al 13 in caso di meteo non favorevole.

Organizzata dall’Aero Club Lega Piloti in collaborazione con il Delta Club Laveno, prevede una partecipazione massima di 50 piloti compresi quelli provenienti dall’estero. Tra gli italiani presenti quelli della nazionale azzurra dieci volte campione del mondo, l’ultima nel 2019. Nessuna disciplina sportiva italiana ha mai vinto tanto.

L’area scelta è una vera palestra per gli amanti del volo libero in deltaplano e parapendio per le sue molteplici e peculiari caratteristiche. Dai decolli del Monte Nudo e del Sasso del Ferro vi sono notevoli possibilità di voli a lunga percorrenza, anche oltre i 150 km, toccando tutte le vette delle Prealpi: a est fino a Como e Lecco, a nord sulle Alpi svizzere e a ovest oltre il Lago Maggiore, fino alle valli del novarese, al Passo del Sempione e al Monte Rosa.

Il prossimo 12 giugno a Borso del Grappa (Treviso) e sul celeberrimo Monte Grappa andrà in scena Hike&Fly Experience, denominazione che identifica gli eventi di volo libero in parapendio ed escursionismo. Si tratta della seconda edizione di questo appuntamento che ha riscosso un notevole successo.

ParaZoo e Volo Libero Montegrappa sono gli organizzatori di questa manifestazione che nasce con l’obiettivo di far scoprire l’essenza del volo senza motore e il legame dell’uomo con la natura, un connubio in crescita e a impatto zero. Il pilota può contare solo sulle proprie gambe per raggiungere i decolli e sul parapendio per volo e discesa. In fase finale i piloti saranno anche impegnati in una prova di precisione in atterraggio in località Garden Relais.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.