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Da Loreto a Napoli, dall’Adriatico al Tirreno: 550 km che toccheranno circa 70 Comuni dislocati in ben quattro regioni d’Italia: Marche, Abruzzo, Molise, Campania. È questo il progetto del Cammino di San Francesco Caracciolo che intende portare a compimento il viaggio del Santo Protettore dei Cuochi, il quale nella primavera del 1608 decise di percorrere un lungo viaggio da Loreto a Napoli senza mai portare a termine il proprio intento in quanto morì ad Agnone, in Molise, il 4 giugno.

Il Cammino di San Francesco Caracciolo prevede la copertura di 550 km di natura da esplorare, comunità diverse da incontrare, prodotti tipici da degustare. «Chilometro per chilometro – dichiarano gli ideatori – vogliamo costruire insieme questo cammino, tappa dopo tappa. Il primo step è il tratto Chieti-Agnone, cuore del Cammino del Santo. 160 km di cammino di cui 60 km già mappati e fruibili». 

«In questo periodo segnato dalla pandemia si rende indispensabile ripensare ai borghi come luoghi nuovi – dichiara Padre Pierpaolo Ottone dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori e assistente spirituale della Federazione Italiana Cuochi – non solo per le vacanze ma anche per uno stile di vita a dimensione d’uomo, al riparo dal sovraffollamento delle grandi città. Abbiamo bisogno di riscoprire il valore della relazione, dell’incontro, dell’accoglienza proprio in questo momento in cui il distanziamento fisico e l’uso delle mascherine incidono profondamente sul contatto umano. A prescindere dalla fede, il Cammino è un progetto per tutti, per riscoprire se stessi, gli altri, i piccoli borghi, il buon cibo».

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Al fianco dei Padri Caracciolini e dei Laici Caracciolini la costruzione del Cammino vede la Partnership dei Comuni di Montebello sul Sangro con il Sindaco Nicola di FabrizioArturo ScopinoGiuseppe FinamoreSabatino RamondelliAlessio Monaco Daniele Saia e Pietrabbondante con il Sindaco Antonio di Pasquo.

Particolare risalto ricopre poi la Federazione Italiana Cuochi. «Come FIC – commenta il Presidente Rocco Cristiano Pozzulo – siamo impegnati a rilanciare il turismo e le attività di ristorazione duramente colpite dall’emergenza sanitaria. L’idea del Cammino di San Francesco Caracciolo, nostro Patrono, va in questa direzione ed è per questa ragione che ci vede in prima linea come protagonisti entusiasti».

«Il cammino apre cammini» continuano gli organizzatori. «Infatti, chi dona non solo sostiene la costruzione del Cammino di San Francesco Caracciolo ma contribuisce anche a far crescere le comunità che il Cammino, incontrandole, ascolta per conoscerne i bisogni e portare risposte. Basta solo un primo passo di ciascuno di noi e milioni di altri lo seguiranno».

Sin dal 7 dicembre è possibile donare per costruire il Cammino metro per metro: scopri come su www.retedeldono.it/it/costruiamo-insieme-il-cammino

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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.