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Anche il Salento profuma di tartufo!

Fino a qualche anno fa noi pugliesi non sapevamo assolutamente che nel nostro territorio ci fosse il tartufo, lo sapevano soltanto i tartufai di altre regioni che venivano periodicamente a raccoglierlo qui nel Salento.

Da qualche mese, invece, il borgo di Giurdignano, un piccolo comune di 2 mila anime, conosciuto come giardino megalitico per la sua concentrazione di dolmen e menhir, è entrato ufficialmente a fare parte dell’associazione Nazionale Città del Tartufo. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato il 13 aprile scorso a San Miniato, in provincia di Pisa, durante l’inaugurazione del MuTart (il museo del Tartufo delle Colline Samminiatesi) dove si è riunita l’Assemblea che annovera, tra le altre, città come Alba, Acqualagna, Apecchio e Gubbio.

La biodiversità pugliese è sempre più ampia e ora questo riconoscimento per il borgo di Giurdignano arricchisce ulteriormente il paniere di prodotti pregiati che la Puglia custodisce. I prodotti che la terra regala sono uno strumento importante da comunicare per arricchire l’offerta gastronomica e turistica della regione Puglia, che mai come questi ultimi anni sta riscuotendo successo in termini di presenze soprattutto straniere. Nel Comune di Giurdignano, inoltre, vi sono diversi tartufai autorizzati dalla Regione Puglia alla ricerca del tartufo. Inoltre due tartufai, il sig. Aldo Borgia ed il sig. Giuliano Borgia hanno ricevuto nel 2019 la qualifica di tartufai per fini scientifici per un progetto con l’Università di Biologia di Bari e la Regione Puglia per la mappatura delle aeree tartufigene. Per onorare e festeggiare il riconoscimento di Città del Tartufo , dal 24 al 26 Maggio, a Giurdignano, piccolo comune a ridosso del Capodotranto, nel Salento, si sta svolgendo la Festa del Tartufo.Il titolo di “Città del Tartufo” offre, infatti, al Comune salentino l’opportunità di continuare a promuovere attivamente la propria identità attraverso un programma ricco di eventi, ideato in collaborazione con Puglia Expò. L’Associazione costituita da chef, imprenditori ed esperti di marketing territoriale presieduta da Michele Bruno ha organizzato “Giurdignano Festa del Tartufo – Terra di megaliti, luminarie, barbatelle e tartufi”, evento promozionale dedicato alla cultura enogastronomica, e alla valorizzazione del territorio più in generale, che sta avendo luogo in questi giorni fino a domenica 26 maggio 2024. Una tre giorni ricca di appuntamenti, che si articola tra visite guidate, cooking show, workshop e degustazioni, che attirerà nel centro storico di Giurdignano importanti operatori del settore, giornalisti, blogger, influencer provenienti da tutta la Puglia. “La nostra Amministrazione – ha affermato il Sindaco Monica Gravante, che ha introdotto i lavori – ha colto l’importanza di valorizzare a livello gastronomico un prodotto di eccellenza come il tartufo, qui spesso poco considerato, e che, al contrario, presenta enormi potenzialità in termini di attrattività del nostro territorio e di indotto ancora da sviluppare. L’evento, dunque, è una vetrina importantissima per promuovere Giurdignano oltre il Salento.”

L’evento generale è partito stamattina, venerdì 24 Maggio, alle ore 8,30 con “Conoscere il Salento”, una visita tra barbatelle, vigneti , cantine e vini.

E’ seguito, presso il Palazzo Baronale, il workshop “Impariamo a riconoscere il Tartufo”, condotto da Diego Continuo, con la partecipazione di Gianluigi Gregori, Direttore centro sperimentale di Tartufocoltura, Andrea Colagiorgio, Michele Frisolo, segretario dell’Associazione e Giuliano Borgia, nonché il sindaco, Monica Gravante, fervida sostenitrice del progetto, anzi operaio numero 1, come si è definita lei stessa.

Nel corso dell’incontro è stata spiegata la natura del tartufo, un fungo spontaneo ipogeo che, contrariamente ai funghi epigei, cresce sotto terra.

Il tartufo, il “Mozart” dei funghi, come è stato appellato in questo convegno ha fatto da re in questa discussione, ed è stato di estremo interesse capire come si forma traendo nutrimento dalle piante attraverso le radici.

In Puglia sette aree sono interessate dalla produzione di tartufo da nord a sud: i Monti della Daunia, il Gargano, le Murge nord ovest, le Murge sudest, la valle d’Itria, l’arco Ionico e il Salento.

Le specie tipiche del Salento sono:

1)Tuber Borchi, la cui raccolta, anzi cavatura,( per usare un linguaggio preciso e appropriato) è prevista dal 15 Gennaio al 15 Aprile;

2)Tuber Aestivum (Scorzone o Tartufo nero estivo), che si può raccogliere dal 1° Maggio al 30 Novembre.

Tante altre curiosità sono state descritte dagli esperti, come quella che soltanto con la Legge 752 del 16/02/del 1985, è stato introdotto l’obbligo che la raccolta deve essere effettuata con l’ausilio del cane ( la razza più utilizzata è il Lagotto romagnolo), laddove prima l’alleato dell’uomo, nella ricerca di Tartufo era il maiale (la scrofa), date le sue ottime capacità olfattive (nonché mangerecce dello stesso).

A concludere la prima parte dei lavori “Approfondimenti gastronomici”, in cui sono state degustate le specialità culinarie a base di tartufo, nell’interpretazione dello Chef Paolo Barletta, del Leo’s Braci d’Autore, di Polignano a Mare in abbinamento ai vini del Salento.

A condurre la degustazione il Restaurant Manager, Leonardo Borraccia, la giornalista Rosalia Chiarappa, Fedele Spinelli, enotecario, Massimo Vaglio, etnoantropologo.

Presente anche LSD Magazine, che ha colto l’occasione per avere delucidazioni sulla legislazione in materia, ferma ancora ad una legge nazionale del 1985, che, secondo la direttrice dell’Associazione Nazionale Città del tartufo, richiede modifiche e aggiornamenti in merito.

Una regolamentazione necessaria per valorizzare, promuovere e difendere un prodotto di cui la Puglia dovrebbe andare fiera.

Marcella Squeo

La dottoressa Marcella Stella Squeo è laureata in Giurisprudenza è una giornalista pubblicista e si occupa di cultura, spettacolo, musica e di beneficienza e volontariato facendo parte di diverse associazioni di settore.