Tempo di lettura: 3 minuti

"RecordIl Record Store Day celebra, da quattro anni, l’arte della musica in tutto il mondo. Sorto spontaneamente dall’iniziativa di alcuni rivenditori indipendenti americani, il giorno dedicato alle vendite di dischi coinvolge tutta la filiera della musica: dagli artisti alle case discografiche, dai negozianti ai collezionisti, dai semplici appassionati ai compratori occasionali, in una ridda sfrenata di pubblicazioni ad hoc. Anche quest’anno, per l’occasione, sono stati stampati vinili esclusivi per promuove le vendite e, più in generale, la conservazione dei negozi di dischi scampati all’annientamento nell’era del digitale.

Per chi è sempre alla ricerca di LP rari, edizioni limitate, materiale nuovo o fuori catalogo, il Record Store Day è un appuntamento imprescindibile. Il 16 aprile gli amanti di ogni genere musicale possono glorificare il supporto audio per eccellenza: il vinile.
Soppiantato dal Compact Disc, che ne ha causato un momentanea estinzione, negli ultimi vent’anni il disco nero ha intrapreso una lenta ma inarrestabile ripresa nella domanda. Una vendetta consumata ai danni dei pochi grammi di plastica del CD e dell’intangibile mp3, che raggiunge il suo apice nell’annuale manifestazione tenuta il terzo sabato di aprile.
La rete di aderenti all’iniziativa è pronta ad aprire le porte a fan desiderosi di accaparrarsi dischi di artisti che, per l’occasione, hanno dato alle stampe 7 o 12 pollici (ovvero 45 o 33 giri) a tiratura limitata. Musicisti del mainstream e talenti della scena indie pubblicano musica nel formato che non ha mai perso fascino e che prova a sorprendere chi ha vissuto solo la fase di declino dei negozi di dischi. Attualmente non resta molto di questi piccoli santuari della musica, ma fino a qualche anno fa era possibile andare in pellegrinaggio a vedere, toccare e ascoltare LP alloggiati in copertine che riproponevano opere d’arte (ad esempio Closer dei Joy Division), scatti di affermati fotografi (quello fortunato di Born in The U.S.A. ad opera di Annie Leibovitz) o immagini tanto raccapriccianti quanto indelebili (una categoria che vede concorrere sterminati pezzi).

Oggi le case discografiche, che non si lasciano sfuggire l’occasione per sponsorizzare il Record Store Day, sfruttano le potenzialità di un mercato risorto che individua nel trend in salita qualcosa di più di un mero riflusso nostalgico. Le ristampe in cofanetti, le deluxe edition e i chili di pregiata carta che avvolgono il Long Playing sono all’ordine del giorno. Questa inversione di tendenza, da un lato rende felice il collezionista più irrecuperabile (alla continua ricerca del titolo mancante), dall’altro fa leva sulla curiosità del nuovo adepto che si avvicina agli scaffali, guarda, annusa il rassicurante odore di cartone e scorre le dita sul bordo nero del vinile per poi decidere o meno l’acquisto. Un nuovo make-up, intuito dagli strateghi delle major, che rinnega la filosofia dell’impalpabile (e imitabile tal quale) file audio. Sembrerebbe che l’ultima possibilità per provare a resistere alla pirateria dilagante, insomma, sia riposta nella fisicità, nel “riscoperto bisogno” di possedere la musica, nella facoltà di osservare e mostrare, di scartare e di comandare la puntina di un giradischi che legge solchi neri dopo iniziali crepitii. Una ritualità romantica ed elaborata che coinvolge i sensi in maniera differente dall’impersonale utilizzo di un player da PC.

Durante il Record Store Day trova gloria anche il coacervo di policarbonato e informazioni digitali chiamato CD. Sicuramente incapace di conquistare il cuore di chi ha passato anni a collezionare vinili, il dischetto ha dalla sua il pregio della portabilità e di una pulizia del suono che, però, è ancora motivo di contenzioso tra gli audiofili. I commercianti più forniti coglieranno l’occasione per mettere in mostra le edizioni di tutto il mondo, soprattutto quelle giapponesi, che da sempre si distinguono per il packaging accattivante e la ricchezza proposta nella stampa del libretto.
La lista dei negozianti che, in Italia, seguono l’iniziativa è all’indirizzo http://www.recordstoreday.com/Venues?country=Italy

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.