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E’ stato nel 2018 la sua ultima apparizione in tour in Puglia ma il Palaflorio di Bari ha ospitato il tour mondiale di Laura Pausini con un sold out, per le due serate del 29 e 30 dicembre che ha portato a raccolta fan provenienti da tutta la Puglia e le regioni limitrofe e l’artista romagnola si è esibita senza risparmiarsi per quasi tre ore di concerto e donandosi al pubblico con una seconda data carica ancora per il fuori programma che venerdì ha entusiasmato il Palaflorio con il duetto tra don Pietro D’Alba, giovane parroco di Bisceglie, che ha avuto la possibilità non solo di stringere tra le braccia la sua beniamina e di duettarci, ma anche di benedirla alla fine dell’esibizione e naturalmente di cantare con lei a cappella «Servo per amore», brano che nelle celebrazioni eucaristiche viene eseguito durante l’offertorio.

Laura Pausini ha presentato uno show impeccabile, un’esperienza perfettamente curata e costruita per celebrare i suoi primi trent’anni di carriera. Non si può fare a meno di sottolineare quanto ogni singolo dettaglio abbia contribuito alla grandiosità dell’evento. Dalla scenografia ai costumi, dai visual alle coreografie, ogni elemento è stato attentamente elaborato per offrire un’esperienza visiva e sonora straordinaria.
Il palco, sviluppato su due livelli e arricchito da una passerella a forma di freccia, ha reso tangibile il viaggio tra passato, presente e futuro. Con una band composta da sette musicisti e quattro coristi, Laura Pausini ha guidato il suo pubblico attraverso un percorso che mescola i grandi successi della sua carriera con i brani inediti dell’album “Anime Parallele”, pubblicato lo scorso ottobre, ed ha interagito con il pubblico coinvolgendolo e scherzando anche con i vari modi di dire nostrani.

Francesco De Cave illumina il palco e descrivono il viaggio che ogni blocco dello show offre al pubblico. La ricerca di nuovi proiettori luci, usati per la prima volta in questo tour, hanno dato un grande contributo alla realizzazione delle singole scene. I disegni luce sono molteplici, dai colori alle posizioni strobo. Studiato un effetto per tutti i 37 brani dando vita al grande show che girerà il mondo dopo le tappe italiane”.

E c’è da scommettere che l’emozione di ieri Pausini non la dimenticherà come l’anno che sta per chiudersi. «Non potrò mai dimenticare il 2023 perché quest’anno mi sono sposata, ho cantato a New York, Madrid e Milano in 24 ore per festeggiare i 30 anni di carriera, ho pubblicato il nuovo disco Anime parallele e ho anche ricevuto la grandissima soddisfazione dell’onorificenza ‘Person of the year’ data dall’accademia più importante della musica mondiale».

Ad enfatizzare i tre blocchi dello spettacolo anche la creatività di Amina Lombroni che ha curato l’immagine di band, cori e ballerini, la stessa cura usata anche per i contenuti che si susseguono sugli schermi: tratti grafici realizzati da Eddy Angelelli ed il suo team colorano la clessidra che domina il palco principale.

Il concerto ha toccato le corde più profonde non solo attraverso la musica, ma anche attraverso un messaggio di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Laura Pausini ha pronunciato parole di sostegno e ha invitato il pubblico a fare il gesto del pugno chiuso in segno di aiuto, sottolineando l’importanza di sentirsi al sicuro e di chiedere aiuto quando necessario.

Foto di Michele Traversa ed Eleonora Gagliano Candela (riproduzione riservata)

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.