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Il Salento si arricchisce di un nuovo evento, SeasonInternational Series Festival, un’opportunità unica di esplorare il vasto universo della serialità televisiva attraverso il dialogo, il confronto e la condivisione. Season, diretto da Simona Gobbi, si terrà dal 5 all’8 ottobre al Borgo Rosso Terra  tra i comuni di Alezio e Gallipoli, e ha come obiettivo principale quello di far emergere l’arte e la maestria che si celano dietro la creazione di una serie TV, dalla sua concezione fino alla sua rappresentazione sullo schermo.

Season vuole essere una celebrazione dell’ingegno creativo, della narrazione e della capacità di trasportare il pubblico in mondi immaginari attraverso lo schermo.

Durante il festival, gli appassionati di serie TV avranno l’opportunità di incontrare i protagonisti più amati del mondo delle serie TV, ascoltare le loro storie e condividere le esperienze che hanno reso indimenticabili le loro interpretazioni. Sarà un’occasione straordinaria per conoscere da vicino gli artisti che danno vita ai personaggi che amiamo.

Al centro di Season i protagonisti delle serie italiane di successo con gli interpreti di ieri, oggi e domani e un focus sulla serialità spagnola, sempre più influente all’interno del panorama televisivo internazionale. Saranno presenti alcuni dei volti più amati delle serie tv spagnole di grande successo, con l’opportunità di scoprire anche nuovi talenti e di approfondire l’importanza della cultura televisiva spagnola. Grande attenzione sarà data anche a personalità che si dedicano a migliorare la vita delle persone e a costruire comunità più forti e solidali con la consegna del “Premio Marlù per il Sociale”.

Per rendere omaggio a una terra che da sempre è location ideale di tanti film e serie tv, SEASON celebrerà le antiche tradizioni culturali e culinarie con artisti e chef che racconteranno la memoria del territorio, attraverso la loro arte.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.