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«Ma cosa si sa di questo preteso esperimento scientifico che dovrebbe (sottolineo dovrebbe) salvare o cambiare il mondo? Molto spesso dittature e soprusi hanno avuto l’avallo di scienziati di regime, perché questa segretezza, se è per il bene di tutti i popoli? E perché non ricordare che in passato i regimi più crudeli hanno avuto i loro bravi scienziati di corte, pronti ad avallare ciascuno le follie di quei regimi? Perché non ricordare in tempi più

recenti che le grandi Multinazionali sono in grado di pagare le opinioni e indirizzare le ricerche, sono in grado di nascondere errori e soffocare le critiche? Sono in grado di mettere a tacere chi dubita né più né meno di quanto faceva l’inquisizione di un tempo e i regimi più oscurantisti»: “Astrolìa e il mistero delle tre cattedrali” è la nuova edizione dell’opera di Fabrizio Abbate, in cui si narra una favola a sfondo thriller ricca d’azione e di simbologie esoteriche. L’autore parla di un complotto mondiale, portato avanti da una selezionata élite grazie alla diffusione di fake news e alla messa in atto di censure, tradimenti, intrighi e spietate lotte di potere; la storia è composta da diverse linee narrative che si incontrano alla fine dell’opera, per delineare uno scenario apocalittico in cui si troverà più di un riferimento alla nostra attualità. Fabrizio Abbate parla di questioni sociopolitiche ed economiche e si inoltra anche in territori più complessi, come il progresso inarrestabile della scienza in materia di intelligenza artificiale; il tutto viene condito con elementi fantasy e distopici ma non mancano riferimenti alla Storia mondiale, trattata però con originalità. Nel libro, infatti, i piani temporali si accavallano, e personaggi realmente esistiti come Dante Alighieri e Omero si trovano magicamente a convivere, così come figure di fantasia appartenenti all’epica o alla mitologia. Ma che tipo di storia vuole narrare, alla fine, l’autore, mescolando Storia e leggenda, scienza e politica, oscurantismo e illuminismo? La risposta risiede nelle sue stesse parole: «Questa favola è un racconto per la pace tra i popoli e le civiltà differenti e per il dialogo»; nell’opera si racconta infatti di una grande rivoluzione contro il potere dominante che si svolge nel Neoevo, un periodo indefinito tra passato e futuro. Sono anni oscuri per l’umanità, perché un misterioso esperimento scientifico rischia di distruggere tutto il buono del mondo; la libertà diventa la chiave per interpretare la vicenda: una libertà sempre più necessaria, nel romanzo di Abbate come nella nostra contemporaneità.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.