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«Bisogna riorganizzare a 360 gradi la sanità italiana» e il Pnrr «destina 15-20 miliardi al settore ma alla salute penso che potevano esserne destinati di più». Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervistata da Bruno Vespa al forum ‘L’Italia che verrà’ alla Masseria Li Reni.

«Le ombre lasciate dal Covid sono legate soprattutto alla medicina del territorio, che il Covid ha messo in evidenza, ma i fondi del Pnrr in gran parte sono destinati proprio alla medicina del territorio. Credo – ha detto Schillaci – che bisogna riorganizzare a 360 gradi la sanità italiana». Ciò significa, ha chiarito, che «bisogna collegare ospedali e rete della medicina del territorio, bisogna decongestionare i Pronto soccorso, valorizzare la rete di prossimità ed i medici di medicina generale, valorizzando anche le farmacie». Bisogna fare tutto ciò «con i fondi del Pnrr, perchè il futuro della sanità dipende dall’impiego di tutti fondi del pnrr. Questa è la sfida. Quindici-venti 5-20 mld per la sanità sono tanti nel pnrr ma – ha concluso il ministro – per la salute potevano essercene anche di più».

«Il garante della privacy ieri ha approvato la parte legata alla privacy relativa al fascicolo sanitario elettronico: è un risultato importante ed è un primo passo nella giusta direzione». Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervistata da Bruno Vespa al forum ‘L’Italia che verrà’ alla Masseria Li Reni.
«La digitalizzazione – ha rilevato il ministro – è il punto di partenza per ridurre le diseguaglianze. Credo che con la digitalizzazione, alla quale sono stati dedicati molti fondi del pnrr, finalmente la sanità arriverà dappertutto, tagliando le distanze tra nord e sud».
Rispetto poi alla carenza di medici di famiglia e alla scarsa attrattività del settore, Schillaci ha sottolineato che «bisogna riqualificare il medico di famiglia, anche con una formazione diversa andando verso una medicina di famiglia che venga equiparata a una scuola di specializzazione, perchè ciò renderebbe più attrattivo il settore. Credo che riusciremo a trovare un accordo di collaborazione fattiva. Per le carenze sul territorio, ancora oggi chi è più ricco vive di più e questo – ha concluso – è inaccettabile. Troveremo degli accordi che facciano riapprezzare la figura del medico di famiglia».

«C’è una forte quota di spesa out of pocket per l’assistenza da parte dei cittadini, che arriva a 40 mld di euro. Per ovviare a ciò, premesso che il governo non ha alcuna intenzione di distruggere o privatizzare la sanità pubblica, credo ci potrebbe essere e si potrebbe pensare ad un welfare sanitario offerto ai lavoratori all’interno dei loro contratti di lavoro». Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervistata da Bruno Vespa al forum ‘L’Italia che verrà’ alla Masseria Li Reni sul tema della sanità e assicurazioni private.

«Ciò – ha tenuto a precisare Schillaci – sempre nell’ambito della sanità pubblica e togliendo tutte le barriere ideologiche che ci sono quando si parla di assicurazioni. Ribadisco infatti – ha concluso – che non c’è alcuna intenzione del governo o del ministero di distruggere o privatizzare la sanità».

Pnrr: Lollobrigida, incrementare risorse sugli asset trainanti

«Non siamo soddisfatti di esser riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi previsti, abbiamo il desiderio di incrementare le risorse sugli asset trainanti». Lo ha detto, in merito agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, intervistato da Bruno Vespa al forum ‘L’Italia che verrà’ alla Masseria Li Reni.
Sulle filiera agricola, ha aggiunto, «abbiamo sei volte le domande rispetto alla cifra stanziata. Per questo abbiamo chiesto un aumento di risorse di un miliardo in più per dare risposte ai tanti che ne fanno richiesta».
Due sono state le criticità incontrate rispetto al Pnrr: «la prima – ha detto – è che c’è stato poco confronto con gli operatori del sistema nel momento si è trattato di pianificare il piano, questo ha fatto sì che alcune misure non attraggono richieste da parte degli imprenditori e altre attraggono più domande del previsto».
«L’altra criticità è stata l’aggressione russa all’Ucraina», con il conseguente rialzo dei prezzi dell’energia. «Dovremmo mettere tutti gli imprenditori agricoli in grado – ha proseguito – di usare tutte le loro strutture per produrre energia. Stiamo provando a intervenire con meccanismi di correzione: sulle vicende dell’autoconsumo siamo riusciti a normare comunità energetiche».

«Stiamo lavorando nel segno di una immigrazione legale, che serve e che ha una funzione». Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a una domanda sull’intesa raggiunta in Europa sulla gestione dei flussi migratori. E ha aggiunto: «Ieri per esempio ho incontrato l’ambasciatore del Bangladesh con cui stiamo lavorando a un tavolo per avere più immigrazione legale. Abbiamo ragionato di come creare una struttura d formazione permanente di cittadini del Bangladesh che vogliono venire a lavorare qui, dandogli una formazione dal punto di vista civico e anche della capacità di conoscere il lavoro che faranno in anticipo, per avere persone che si integrano più facilmente».

«Lavoreremo per affrontare il tema con grande attenzione in collaborazione con la Regione e tutte le istituzioni locali. La Xylella è un dramma che ormai dura da troppo tempo e bisogna affrontarlo in modo deciso. Lavoreremo anche ed eventualmente anche su questo tipo di ipotesi (la nomina di un commissario, ndr) ma è presto per parlarne». Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a una domanda sulla richiesta di un commissario per la gestione della Xylella in Puglia (ribadita oggi anche da Confagricoltura), arrivando a Manduria per la rassegna ‘Forum in masseria’.

«Quest’anno sono cento anni dalla legge Serpieri, una delle legge più avanzate e non totalmente applicate, che aveva identificato le cause del dissesto idrogeologico e le strategie per contrastarlo, anche puntando sugli ambientalisti per eccellenza: gli agricoltori». Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, intervistato da Bruno Vespa al forum ‘L’Italia che verrà’, alla Masseria Li Reni.
Agli agricoltori, ha precisato, «spettava la manutenzione dei corsi d’acqua e fossati ma negli anni non è stata applicata una strategia per applicarla». Su loro bisogna putare visto che se è vero che «le alluvioni non sono evitabili, è anche vero che si possono evitare le conseguenze peggiori».
Dopo la recente alluvione in Emilia Romagna, ha proseguito il ministro, «la nomina di Nicola dell’Acqua come Commissario alla Siccità, nell’ultimo decreto è stata estesa per dargli competenze per valutare anche in generale l’assetto idrogeologico» e inquadrare in modo più ampio il problema degli effetti dei cambiamenti climatici «e prepararci al futuro».
Futuro che dovrà fare conti con la siccità. Per questo nel decreto acqua, ha concluso Lollobrigida, «abbiamo previsto la possibilità di utilizzare in agricoltura acque reflue, utilizzate per il 77% da Israele, mentre noi usiamo a questo scopo nella maggior parte acqua potabile».

La strategia italiana in un contesto geopolitico in cambiamento

In un contesto geopolitico internazionale in continua evoluzione, la strategia italiana in ambito di Difesa mira a sviluppare l’intelligenza artificiale, migliorare le capacità della difesa cibernetica, potenziare il comparto della Difesa nel settore dello Spazio. Il Ministero della Difesa ha inoltre l’obiettivo di implementare l’uso di fonti rinnovabili, realizzare nuovi distretti militari, ampliare la ricerca scientifica e tecnologica in sinergia con università, aziende, centri di ricerca.

«Quello che succederà nelle prossime settimane non è codificabile adesso. Ora la Russia ha la supremazia militare, nei mezzi e negli aerei e probabilmente ha usato la diga per aumentare le difficoltà agli ucraini nella loro controffensiva, come aveva fatto Stalin» con Hitler. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto intervenendo al Forum in masseria 2023 intervistato da Bruno Vespa sull’andamento della guerra in Ucraina, invasa dai russi. «Questa controffensiva è piena di punti interrogativi» e non a caso «da settimane gli ucraini chiedono sostanzialmente aerei», ha aggiunto Crosetto.

«Le forze armate di cui avevamo bisogno fino a due anni fa, sono del tutto diverse da quelle che ci servono ora» dopo che c’è stata l’invasione russa dell’Ucraina, e un ministro «deve tenere presente questo cambiamento» anche per quanto riguarda l’arruolamento «ci servono forze speciali rispetto a prima quando si faceva solo peace keeping». Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato da Bruno vespa al Forum in masseria.

«Nei prossimi decenni avremo bisogno di forze armate più simili alle forze speciali» e finora «non abbiamo mai parlato di ‘riserva’, come c’è ad esempio in Svizzera per non parlare di Israele», ha aggiunto il ministro dicendo che «bisogna pensarci», con l’ipotesi di una scelta volontaria.

Crosetto, operazione forze speciali San Marco è in corso

«L’operazione è ancora in corso, non è una nave grande, ma le nostre forze speciali, che sono gli uomini del battaglione San Marco di stanza a Brindisi, stanno ancora bonificando». Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato da Bruno Vespa nel Forum in masseria per un aggiornamento sull’intervento delle nostre forze speciali per liberare una nave turca finita in mano a «clandestini» al largo di Napoli.

Dai cyber attacchi ci si difende «con la professionalità e con la tecnologia» ha detto la vicepresidente dell’Agenzia nazionale per la cyber sicurezza, Nunzia Ciardi, intervistata da Bruno Vespa al Forum in masseria, sottolineando che l’Italia ha bisogno di tecnici e di personale esperto in questo campo, un bisogno che hanno anche gli altri paesi europei. La mancanza di questi esperti nel contrasto al cyber attacco, ed anche nell’offensiva cyber, fa sì «che molti Stati assumono gli hacker e li pagano a peso d’oro» per difendere i loro sistemi e le loro infrastrutture informatiche. Per fare un esempio di come questi attacchi mettano a repentaglio anche la vita quotidiana e la salute, Ciardi ha ricordato che pochi giorni fa «la Asl di La Spezia è stata attaccata e il sistema di radioterapia è stato messo fuori uso, i pazienti sono stati costretti a curarsi in un altro distretto. Sono attacchi che mettono in seria difficoltà la nostra sicurezza e le nostre vite, oltre che i nostri dati ed è fondamentale avere esperti che sappiano subito rimettere in sesto i sistemi attaccati», ha sottolineato Ciardi.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.