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La Regione Toscana vince con la Ciclopedonale Puccini l’ottava edizione dell’Oscar Italiano del Cicloturismo, il premio che viene assegnato ogni anno alle ciclovie verdi delle Regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi mirati al turismo lento. Il secondo premio va alla Regione Sicilia per Sicily Divide, mentre al terzo posto si classifica la Regione Veneto con la Ciclabile Treviso-Ostiglia. Il Premio Stampa e Comunicazione va alla Regione Emilia Romagna per la Ciclovia della Food Valley mentre la menzione speciale di Legambiente è assegnata alla Regione Abruzzo per Il cammino d’Abruzzo.

 La proclamazione il 3 giugno, Giornata mondiale della Bicicletta, a CesenaCapitale del Cicloturismo 2023” nella Regione Emilia Romagna, vincitrice dell’Oscar del Cicloturismo 2022 con il Grand Tour della Valle del Savio che ha voluto fortemente confermare l’evento di premiazione nonostante gli accadimenti delle ultime settimane.

 “Dopo esserci aggiudicati nel 2022 il primo posto della settima edizione dell’Oscar Italiano del Cicloturismo per il Grand Tour Valle del Savio – commenta il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca – siamo felici di passare il testimone alla regione Toscana. Questo riconoscimento rappresenta pienamente la vocazione del nostro territorio di Vallata, che nel tempo ha rafforzato ulteriormente la relazione con le due ruote. Un percorso che coinvolge i privati, le realtà della rete socio-economica dei sei comuni della Valle del Savio e le tante associazioni del settore con cui ci confrontiamo di continuo con lo scopo di potenziare l’offerta e di ampliarla ulteriormente. Ripartiamo dunque da un elemento caratterizzante il nostro territorio e da un tipo di turismo che mette al centro le bellezze paesaggistiche, ma non solo, della Valle del Savio, che merita di essere visitata”.

 Gli fa eco Ludovica Casellati, presidente della giuria e ideatrice del premio: Il turismo sostenibile è per vocazione rispettoso dell’ambiente, l’Oscar del Cicloturismo è un momento di riflessione su come sia necessario imparare tutti a rispettare di più la nostra terra, un momento di formazione per incentivare sempre di più questa forma di turismo a due ruote e di celebrazione di una regione fatta di gente straordinaria che si sta rialzando con il sorriso”.

 La città ha ospitato ieri 2 giugno anche un Bike Forum dedicato agli operatori turistici locali, durante il quale è stato presentato il market watch Ecosistema della bicicletta edizione 2023, curato da Banca Ifis.

 Banca Ifis – Ecosistema della bicicletta: il 2023 è l’anno del cicloturismo

Il rapporto “Ecosistema della Bicicletta” prodotto da Banca Ifis evidenzia come nel 2022 il cicloturismo si sia imposto come uno dei fattori incentivanti lo sviluppo dell’ecosistema italiano della bicicletta. In particolare, lo studio ha evidenziato come nel corso del 2022 la bicicletta sia stata la compagna di viaggio per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni dei quali si sono dichiarati veri e propri cicloturisti. L’impatto economico di questa particolare tipologia di turismo si è concretizzata in 7,4 miliardi di euro di spesa della quale, per quanto riguarda il cicloturismo vero e proprio, hanno beneficiato in particolare strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), ristorazione (800 mln), abbigliamento (500 mln) e attività leisure (300 mln).

La durata media della vacanza dei cicloturisti nel corso del 2022 si è attestata in 11 giorni.

A livello di distribuzione dei flussi, invece, lo scorso anno il cicloturismo ha prediletto il Nord Italia con il Trentino-Alto Adige che si è imposto come meta preferita grazie alla sua leadership nell’accoglienza e presenza di piste ciclabili. Analizzando le sole preferenze dei cicloturisti italiani, invece, grande interesse ha ottenuto il Sud Italia che ha attirato il 18% dei flussi.

L’outlook del cicloturismo rimane positivo anche nel 2023. Il rapporto di Banca Ifis evidenzia come i ricavi dei tour operator attivi nel cicloturismo siano attesi in crescita del +15%.

A pesare sullo sviluppo futuro del comparto saranno però soprattutto tre tendenze: i) l’aumento della produzione di ebike; ii) l’aumento delle ciclovie, richiesto dal 45% dei cicloturisti e iii) l’aumento dell’organizzazione dei tour di gruppo, richiesti dal 71% degli stranieri. Sempre in ottica futura, infine, un importante volano per il settore è rappresentato dalla capacità di fare squadra delle imprese. Nel 2022, ben il 72% delle imprese operanti nel cicloturismo ha attivato una o più collaborazioni con altre realtà locali per realizzare progetti dedicati: questa quota è data in crescita del 7%, fino a raggiungere il 79% nel 2023.

 Il Premio

Giunto all’ottava edizione, l’Oscar Italiano del Cicloturismo si pone un duplice obiettivo: da una parte stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti, dall’altra promuovere gli investimenti nel cicloturismo.

Per i territori e, in particolare, i piccoli borghi, quello in bicicletta è infatti un turista ad alto valore aggiunto e a impatto sostenibile: rispetta l’ambiente, si sposta frequentemente non concentrando la spesa su un’unica area, usufruisce dei servizi turistici, acquista tour tematici, prodotti enogastronomici, ecc. Le green road offrono la possibilità di visitare una regione contribuendo a sostenere il patrimonio locale, consentono la crescita del pendolarismo non motorizzato, riducono gli effetti dell’inquinamento e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita, incidendo sulla conservazione del suolo pubblico e sullo sviluppo economico, sociale e turistico dei territori, creando posti di lavoro importanti.

 Di seguito, in dettaglio, tutte le ciclovie classificate Oscar italiano del cicloturismo 2023:

 PRIMO POSTO – Ciclopedonale Puccini, Regione Toscana

La Ciclopedonale Puccini raccoglie il patrimonio culturale e naturale presente tra Lucca e la Versilia raccontando la vita e i luoghi del compositore, di cui si celebrerà il centenario della morte nel 2024. Nata nel 2011 su un sentiero lungo il fiume Serchio, la Ciclopedonale Puccini si estende per 58 km da Lucca a Torre del Lago Puccini, attraversando Corte Parda, Filettole, Massaciuccoli, Massarosa, Viareggio, un percorso pianeggiante e adatto a tutti, con un fondo misto, prevalentemente sentiero in sede protetta su terra battuta con alternanza di asfalto in tratti condivisi su strade a bassissima percorrenza. È una Ciclovia musicata perché una segnaletica dedicata consente di accedere, tramite QR code, a un accompagnamento musicale durante la pedalata e di ascoltare le sinfonie suggerite in punti selezionati. Nei bike-point presenti lungo il tracciato, inoltre, dal prossimo settembre saranno disponibili anche podcast che raccontano gli aspetti naturali del luogo ed episodi della vita di Puccini, includendo la storia e le lettere da cui si evince quanto fosse appassionato di biciclette e ciclista lui stesso. La Ciclopedonale Puccini è dotata di tre tipologie di segnali permanenti e sono inoltre presenti servizi di noleggio bici, punti di assistenza e di ricarica per le e-bike, fontanelle, punti ristoro, bar e ristorante, guide per tour guidato. Ottima l’intermodalità con le stazioni ferroviarie con la possibilità di percorrere tratti in bici e ritornare in treno. Nel primo tratto la ciclovia corre sull’argine sinistro del fiume Serchio, con i rilievi preappenninici sulla sinistra e vigne, oliveti e boschi sulla destra. Arrivando presso l’Oasi Lipu l’unicità̀ dello scenario e le oltre 300 specie di uccelli che vivono in questa riserva naturale in ogni stagione lasciano senza fiato. Imperdibile, per tutti i melomani, la visita al museo allestito nella Villa Puccini, l’abitazione in cui il compositore trascorse molti anni della sua vita.

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GALLERIA FOTO Ciclopedonale Puccini  –  VIDEO Ciclopedonale Puccini

 La Giuria ha premiato la capacità di coniugare la tradizione con l’innovazione, restituendo appieno l’ariosa sensazione di pedalare cantando in bicicletta. La Ciclovia musicata è un vero inedito, presentato da una regione particolarmente ospitale verso i cicloturisti e che investe da anni in infrastrutture e servizi a beneficio del turismo lento. Un omaggio, ancora, a un grande compositore appassionato della bicicletta, molto legato alla sua terra e al contempo molto moderno, che ha portato l’opera italiana nel mondo.

 Dice Francesco Tapinassi, Direttore Toscana Promozione Turistica: “Il prestigioso risultato che abbiamo raggiunto con l’Oscar Italiano del cicloturismo conferma l’importanza della nuova campagna di comunicazione che la Regione e Toscana promozione turistica hanno realizzato per i percorsi in bicicletta presenti in Toscana. Il grande lavoro sull’Atlante del cicloturismo e la individuazione di oltre 15.000 km di percorsi ciclabili, in gran parte già presenti su Visittuscany, ci permette di mettere in luce un’altra grande opportunità per il turismo regionale. L’abbinamento con grandi attrattori culturali (come, ad esempio gli itinerari dedicati a Puccini) o con l’enogastronomia ci consente anche di raccontare una Toscana Slow in sintonia con l’attenzione alla sostenibilità e allo stile di vita che caratterizza i paesaggi della nostra regione.”

 SECONDO POSTO – Sicily Divide, Regione Sicilia

Sicily Divide è un itinerario ciclabile di 457 km da Trapani a Catania – su strade secondarie e rurali ma anche ex ferrovie, percorsi sterrati sugli argini di fiumi e canali – che attraversa ben 48 centri abitati fra borghi e città. Lungo l’intero percorso si trovano bike hotels, fontane, punti di ristoro, assistenza, noleggio bici, ricarica bici e i check-point dove gli utenti possono collezionare i timbri per ricevere l’attestato di percorrenza della ciclovia sul Divider’s Pass, che permette inoltre di usufruire di condizione agevolate negli hotel convenzionati. Frutto di un progetto del 2020, Sicily Divide è nata con l’obiettivo di aiutare le comunità delle aree interne dell’isola tramite la diffusione di buone pratiche nell’accoglienta dei turisti su due ruote, con la creazione di una rete di bike hotels, ciclo-officine e altri servizi in grado di stimolare nelle popolazioni locali la volontà di generare un indotto economico per i loro territori legato al cicloturismo. Si tratta, infatti, di un percorso cicloturistico d’avventura che attraversa orizzontalmente la Sicilia centrale più sconosciuta, quella lontana da spiagge affollate e dalle località più note, che da Trapani passa per Salemi, Gibellina, Santa Margherita di Belice, Sambuca, Villafranca Sicula, S.S. Quisquina, Mussomeli, Montedoro, Caltanissetta, Borgo Cascino, Enna, Leonforte, Agira, Regalbuto, Centuripe, Paternò per terminare a Catania.

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 La Giuria ha premiato un progetto nato “dal basso” durante il Covid grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani dell’Associazione Ciclabili Siciliane, che si sono autofinanziati per generare nella loro terra nuove economie localizzate in grado di portare valore e di invertire la tendenza all’emigrazione dei giovani. Il percorso individuato, che percorre l’entroterra siciliano e province poco battute dal turismo, è stato accolto con entusiasmo da parte delle comunità locali e degli operatori economici e continua a crescere grazie al sostegno della Regione che ne ha sposato le finalità inserendolo in un più ampio piano di promozione del cicloturismo: un esempio di come il turismo sostenibile possa valorizzare borghi e territori bellissimi e sconosciuti ai più.

 Dice Elvira Amata, Assessore Regionale Turismo Sport e Spettacolo, Regione Sicilia: Saluto con grande entusiasmo il premio assegnato quest’anno alla Regione Siciliana che riconosce alla nostra regione un posto privilegiato nell’olimpo delle migliori ciclovie d’Italia. È la conferma di una visione strategica che guarda al comparto turistico nel suo complesso in ogni sua diversa articolazione e che, nella fattispecie, ha inteso stimolare particolare impulso al segmento del cicloturismo attraverso specifiche azioni a sostegno. È una visione che indirizza verso un approccio più capace di profilare un’offerta turistica il più possibile integrata e completa e, al contempo, di porre in essere azioni concrete con l’obiettivo di favorire in modo sempre più significativo lo sviluppo delle aree interne. Siamo fortemente convinti che itinerari permanenti come Sicly Divide vadano sempre più sostenuti e che l’Assessorato che ho l’onore di guidare debba all’interno della propria programmazione promuoverne anche nuovi da integrare a quelli già esistenti.”

TERZO POSTO – Ciclabile Treviso-Ostiglia, Regione Veneto

La Ciclabile Treviso-Ostiglia è una ciclovia green ricavata dal recupero di una ex ferrovia realizzata negli anni Trenta per ragioni militari e commerciali tra la città di Treviso e Ostiglia, in provincia di Mantova.

L’itinerario ciclabile di 70 km di facile percorrenza si estende lungo una fascia boschiva che attraversa campi, paesi di campagna, oasi naturalistiche, corsi d’acqua e ville venete, nelle province di Treviso, Padova e Vicenza, dal Sile al Po, con un tracciato per il 90% in sede propria e per il 10% su strade poco trafficate. Realizzata a partire dal 2009 con i primi tratti inaugurati 20 anni fa, la Treviso-Ostiglia è tra le maggiori arterie del cicloturismo in Veneto e facilita i collegamenti con altre piste ciclabili della Regione come la Ciclovia GiraSile, la Ciclovia della Riviera Berica, l’Anello dei Colli Euganei e la ciclovia del Brenta, oltre a intercettare i grandi itinerari ciclabili della Regione come la Dolomiti-Venezia, la Lago di Garda-Venezia e la AIDA (Alta Italia da Attraversare,) un grande itinerario nazionale di 900 km. Interamente dotato di segnaletica, il percorso è attrezzato con fontane, bicigrill, aree ristoro, assistenza, servizio meccanico, noleggio bici e numerose possibilità di alloggio.

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GALLERIA FOTO Ciclabile Treviso-Ostiglia   –   VIDEO Ciclabile Treviso Ostiglia

La Giuria ha premiato l’idea di una “ciclovia per tutti”, una realizzazione da manuale a partire da un sedime ferroviario dismesso, oggi una grande arteria del cicloturismo veneto interconnessa con altri percorsi tra aree naturalistiche e di pregio culturale. Importante anche il recupero dei vecchi caselli come punti di ristoro e officine che agevolano i cicloturisti nella scoperta “dolce” del territorio. 

L’Assessore alle Politiche per il Turismo Federico Caner ha espresso la sua “grande soddisfazione per un riconoscimento che premia il grande sforzo che la Regione del Veneto sta facendo ormai da molti anni per sviluppare il cicloturismo, un prodotto turistico in fase di grande espansione, capace di innovare e diversificare l’offerta turistica della regione, leader in Italia con i suoi 70 milioni di presenze turistiche.  La Treviso-Ostiglia rappresenta in tal senso un modello, non solo per la sua capacità di attrarre turisti e fungere da “polmone verde” per il territorio, ma anche per il suo modello di gestione, che mette in rete tutti gli enti locali e le destinazioni turistiche interessate dall’itinerario attraverso un unico soggetto, in grado di coordinare e gestire sia le attività di manutenzione che quelle di promozione della ciclovia. Un premio che ci stimola a fare sempre meglio per intercettare in maniera efficiente la grande domanda di turismo lento, a livello nazionale e soprattutto internazionale.”

MENZIONE STAMPA E COMUNICAZIONE – Ciclovia della Food Valley, Regione Emilia Romagna

Un itinerario ciclopedonale di 80 chilometri che unisce Parma a Busseto pensato per valorizzare la forte vocazione all’enogastronomia del territorio, che vanta produzioni di eccellenza e numerosi locali per la ristorazione: un importante richiamo per turisti italiani e stranieri. Completamente segnalato, il percorso è largo dai 2,5 ai 5 metri e ha un fondo misto, prevalentemente cemento, asfalto e strade bianche; in parte ricavato da precedenti ciclabili lungo gli argini del Po e dell’Enza – passa per aree naturalistiche di pregio come l’area Mab Unesco Po Grande – è attrezzato con fontane, bicigrill, punti di assistenza, segnaletica fosforescente per le uscite notturne e colonnine per la ricarica di e-bike. Nel 2022 si è svolta la prima edizione de L’Ingorda-la pedalata assistita dal buon cibo, manifestazione non competitiva con sosta in ogni comune del percorso per gustare le specialità locali. L’evento si inserisce nel Festival della Food Valley, che coniuga sport, gastronomia, cultura e musica. I Comuni della Ciclovia della Food Valley sono: Parma, Sorbolo Mezzani, Brescello, Colorno, Sissa Trecasali, Roccabianca, Polesine Zibello, Busseto, tutti in provincia di Parma ad eccezione di Brescello, in provincia di Reggio Emilia.

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GALLERIA FOTO Ciclovia della Food Valley   –   VIDEO Ciclovia della Food Valley

 I giornalisti della Giuria hanno premiato un progetto nato per opera dei sindaci illuminati rappresentanti dei Comuni lungo la ciclovia, che hanno investito per valorizzare l’eccellenza delle produzioni locali, legandole al turismo sostenibile. Apprezzata anche la forte attenzione alla comunicazione e la singolare segnaletica che sottolinea la valenza enogastronomica del percorso

Dice Andrea Corsini, Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio della Regione Emilia-Romagna: “Ricevere oggi questo premio ha una valenza particolare, perché la nostra terra è devastata da un’alluvione senza precedenti e molti percorsi cicloturistici, soprattutto in Romagna, dovranno essere al più presto ripristinati. Nello stesso tempo però dobbiamo guardare avanti, rimboccarci le maniche, e questo riconoscimento, di cui ringrazio giuria e organizzatori, testimonia la nostra capacità di investire nella mobilità sostenibile e il forte legame tra l’Emilia-Romagna e le due ruote. Ci impegneremo sempre di più per valorizzare, insieme ai territori, i 9mila chilometri di piste ciclabili, ciclovie e sterrati per promuovere il turismo lento e in armonia con la natura”.

MENZIONE SPECIALE LEGAMBIENTE – Il cammino d’Abruzzo, Regione Abruzzo

Il Cammino d’Abruzzo è un tour ad anello di 700 km nel cuore della regione, da percorrere a piedi o in bicicletta, alla scoperta delle ricchezze storiche e culturali e delle eccellenze eno-gastronomiche. Il percorso tocca 71 comuni oltre ai parchi nazionali e regionali, riserve e oasi naturalistiche, ed è suddiviso in 38 tappe: prende il via da Pescara, risale lungo la costa e nell’entroterra teramano, per poi rientrare, attraverso un sentiero boschivo di una bellezza straordinaria, sui paesi dell’area Vestina. Varcate le alte colline di Forca di Penne si immerge nel territorio aquilano e in tutta la vallata subequana per poi, attraverso sentieri e tratturi, concludere il viaggio sul territorio chietino e portare viandanti e ciclisti sulla suggestiva Costa dei Trabocchi prima di rientrare a Pescara. Sul percorso sono presenti fontane, ciclofficine, punti di ricarica e-bike, punti di ristoro, possibilità di alloggio. Il Cammino d’Abruzzo è completamente segnalato e sono disponibili le tracce gpx dell’intero percorso.

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GALLERIA FOTO Il Cammino d’Abruzzo  –   VIDEO Il cammino d’Abruzzo

 La menzione va a un progetto che attraversa comuni, parchi e aree protette di tutta la Regione e che ricalca bene lo spirito che Legambiente ricerca nei nuovi prodotti cicloturistici: poca infrastrutturazione, ma buona capacità di integrazione nel territorio per agire come lievito delle migliori energie locali e valorizzare così il patrimonio di autenticità delle aree interne del Paese.

 L’Assessore al Turismo della Regione Abruzzo Daniele D’Amario dichiara: “Il premio Legambiente è un riconoscimento per il lavoro fatto in questi anni dall’associazione APS A Piede Libero, dalle Sentinelle di ogni Comune attraversato e dagli amministratori locali, che hanno lavorato per la creazione di un prodotto turistico fortemente legato all’ambiente. La Regione Abruzzo ha svolto il suo ruolo di supporto e coordinamento, aderendo all’iniziativa, e presentandola. Dal Km 0 ai suoi 700 Km di meraviglie, il Cammino d’Abruzzo è un percorso naturalistico libero e aperto a tutti,  da percorrere  in mountain bike, a piedi o con le per persone con disabilità motorie. Il Progetto esalta la magnificenza di gran parte territorio abruzzese, riscopre la conoscenza degli usi, costumi e tradizioni locali, onora il rispetto dell’ambiente, esalta l’arte e la cultura, esprime riconoscenza alla natura e ai suoi doni, sensibilizza all’appartenenza e all’inclusione, rievoca la storia, nobilita l’artigianato e i mestieri, rilancia i canti e balli popolari, glorifica l’arte culinaria. Il Cammino d’Abruzzo si snoda inoltre sui parchi del territorio regionale: il Parco Nazionale d’Abruzzo, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Nazionale della Majella, il Parco Regionale Velino-Sirente, Parco marino del Cerrano, attraversa numerose oasi WWF: Riserva naturale dei Calanchi di Atri, Riserva naturale Lago di Penne, Riserva Naturale delle Gole del Sagittario, oasi di Serranella, riserva del Borsacchio e riserva della Pineta Dannunziana. In sostanza un grandioso progetto nato dall’idea della vulcanica camminatrice Orietta D’Armi e realizzato dall’ APS “A Piede Libero “, che ringrazio, con l’adesione di ben 71 comuni abruzzesi. Con l’occasione ringrazio anche Legambiente per la menzione speciale riservata all’Abruzzo che ancora una volta conferma la sua eccezionalità, frutto di bellezze naturali, specificità territoriali ed accoglienza. Il Cammino d’Abruzzo è una grande opportunità di conoscenza sostenibile dell’ecosistema regionale, un viaggio tra natura e cultura, un’emozione che sta coinvolgendo viandanti e bikers da tutto il mondo. Dobbiamo essere grati a tutti i soggetti che hanno reso possibile questa realtà che ci impegniamo a sostenere e a far crescere”.

Anche il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio partecipa al successo per il riconoscimento ottenuto: “I cammini rappresentano la possibilità di scoprire il territorio spesso sconosciuto, attraverso un turismo lento, in Abruzzo abbiamo aree verdi tra collina e montagna che coinvolgono zone rurali, monumenti, antichi edifici religiosi che proprio attraverso i cammini vengono proposti ai tanti visitatori. È importante questo riconoscimento per far conoscere l’Abruzzo e il suo territorio anche fuori dai confini nazionali, con un’offerta turistica di altissimo livello.”

PREMIO OSCAR ITALIANO DEL CICLOTURISMO ITALIAN GREEN ROAD AWARD – Isola di Gran Canaria

Per la prima volta dell’Oscar Italiano del Cicloturismo va all’estero: l’Italian Green Road Award 2023 viene assegnato all’Isola di Gran Canaria (Spagna), destinazione bike friendly che ha reso accessibile la bicicletta per chiunque. Da anni mèta privilegiata di ciclisti e cicloturisti grazie alle ottime condizioni climatiche e alla sua particolare orografia, Gran Canaria ha organizzato la mobilità urbana con un sistema di bike sharing efficace e capillare mentre ha dedicato servizi di qualità e infrastrutture dedicate al cicloturismo, con percorsi in tutta l’isola.

GALLERIA FOTO Isola di Gran Canaria   –   VIDEO Isola di Gran Canaria

 Dichiara Saro Arencibia Tost, Responsabile Turismo Gran Canaria per il Mercato Italiano: “Siamo estremamente onorati e grati per questo riconoscimento alla nostra destinazione cicloturistica e bikefriendly. È un grande privilegio vedere riconosciuti gli sforzi dedicati nel promuovere e sostenere l’ecoturismo e l’uso delle biciclette come mezzo di trasporto sostenibile. Questo risultato è stato possibile grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questa destinazione una realtà accogliente e adatta ai ciclisti e agli amanti dei pedali. Il nostro successo non sarebbe stato possibile senza il duro lavoro e la dedizione delle associazioni come Gran Canaria Tri Bike Run, i partner locali, gli hotel bikefriendly, le guide, i rent a bike e tutti i professionisti che si sono impegnati in questi anni per creare un’esperienza unica per i cicloturisti. Vogliamo inoltre ringraziare i ciclisti che hanno scelto di visitare la nostra destinazione. Siete stati una fonte di ispirazione per noi, dimostrando il vostro amore per l’avventura, la sostenibilità e il desiderio di esplorare le bellezze naturali del nostro territorio. Invitiamo inoltre, a chi ancora non ha pedalato a Gran Canaria, a venire a trovarci per vivere momenti indimenticabili, conoscere la nostra ospitalità e le nostre iniziative bikefriendly. Questo premio rappresenta un importante riconoscimento per noi e ci sprona a continuare a migliorare e innovare nel settore del cicloturismo. Ci impegniamo a mantenere elevati standard di qualità, a migliorare le infrastrutture e a promuovere la cultura del ciclismo nella nostra isola”.

 I Partner

L’edizione 2023 dell’Oscar Italiano del Cicloturismo ha confermato Banca Ifis in qualità di Partner ufficiale, Istituto per il Credito Sportivo e Legambiente quali partner istituzionali, la partecipazione di Ferrovie dello Stato Italiane e RFI e gode del supporto entusiastico e fattivo della Città di Cesena.

“Il cicloturismo è la modalità più sostenibile per scoprire la bellezza di quei territori che rendono unico il nostro Paese. Per questo motivo, siamo felici di sostenere l’Oscar del Cicloturismo, una manifestazione che coinvolge Comuni e Regioni accendendo i riflettori su una tipologia di viaggio dal grande potenziale anche per il sistema economico nazionale. Come evidenziato dal market watch dedicato all’Ecosistema della Bicicletta, sviluppato dal nostro Ufficio Studi, l’Italia è uno dei leader mondiali nella produzione di ebike e rappresenta una meta sempre più apprezzata anche dai cicloturisti stranieri. Attraverso il sostegno a questa iniziativa, Banca Ifis conferma il proprio impegno per promuovere la mobilità sostenibile come strumento che crea valore economico e sociale” commenta Rosalba Benedetto, Direttore Comunicazione, Marketing, Public Affairs e Sostenibilità di Banca Ifis.

 I Premi

I premi vengono assegnati alle ciclovie verdi che dimostrano di possedere criteri di eccellenza e il più alto punteggio secondo i vari parametri in esame, inclusi progettazione, costruzione, promozione, attrezzature, segnaletica, servizi green e altro. Al 1°, 2° e 3° posto si aggiungono la menzione speciale di Legambiente e un premio speciale, quest’anno una Menzione Speciale Stampa e Comunicazione assegnato dai giornalisti presenti nella Giuria.

La Giuria

La  Giuria è composta da personalità di spicco nel campo del giornalismo, opinion leader, partner, personalità dei settori bike, ambiente, ospitalità e turismo: Monsignor Liberio Andreatta (Fondazione FS), Antonella Baldino (Istituto Credito Sportivo), Rosalba Benedetto (Banca Ifis), Bernabò Bocca (Federalberghi), Peppone Calabrese (Linea Verde Rai), Carmela Colaiacovo (Confindustria Alberghi), Antonio Dalla Venezia (FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), Diana de Marsanich (Natural Style), Piergiorgio Giacovazzo (TG2 RAI), Ivana Jelinic (ENIT), Marina Lalli (Federturismo Confindustria), Marco Mancini (Gruppo FS Italiane), Giorgio Palmucci (Hotelturist), Enrico Rondoni (TG5), Guido Rubino (Cyclinside), Alessandra Schepisi (Radio 24), Antonio Ungaro (Federazione Ciclistica Italiana), Sebastiano Venneri (Legambiente). Presidente della giuria Ludovica Casellati, ideatrice del premio, direttore di viagginbici.com e founder di Luxury Bike Hotels.

Le vincitrici assolute delle passate edizioni

Sono state premiate sul primo gradino del podio delle sette passate edizioni dell’Oscar del Cicloturismo: nel 2015, l’Umbria con la ciclovia “Assisi-Spoleto-Norcia”; nel 2016, il Friuli Venezia Giulia con “L’Alpe Adria”: nel 2017, Il Veneto con “La Ciclovia dell’Amicizia”; nel 2018 la Lombardia con “La Ciclovia del Fiume Oglio”; nel 2020, è stata la volta dell’Abruzzo con la  “Bike to Coast”, nel 2021, al primo posto ex aequo della Provincia Autonoma di Trento con la “Green Road dell’Acqua” e della Calabria con la “Ciclovia dei Parchi”. Nel 2022 l’Emilia Romagna si è aggiudicata il primo premio con il “Grand Tour della Valle del Savio”.

Ai seguenti link foto e video delle ciclovie vincitrici:

 QUI GALLERIA FOTO CICLOVIE OSCAR DEL CICLOTURISMO 2023

 QUI GALLERIA VIDEO CICLOVIE OSCAR DEL CICLOTURISMO 2023

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.