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È uno dei concerti più attesi dell’anno, quello che si terrà domenica 5 marzo, alle 21, sul palco del Teatro Forma (via Giuseppe Fanelli 206/1): arriva per la prima volta a Bari Lady Blackbird, al secolo Marley Munroe, direttamente da Los Angeles in Italia per un nuovo tour dopo il debutto dello scorso anno. La sua è una personalità musicale straordinaria, forte del folgorante esordio discografico «Black Acid Soul», del quale è stato realizzato nello scorso ottobre la deluxe edition. È il quinto appuntamento della stagione musicale «Around Jazz» 2022-2023, la tredicesima del teatro barese che porta la firma nella direzione artistica di Michelangelo Busco. Il concerto è già sold out da diverse settimane. La deluxe edition di «Black Acid Soul» include 11 brani aggiuntivi, che comprendono materiale nuovo, compresa la versione di Lady Blackbird di «I Am What I Am» di Shirley Bassey, originariamente registrata per «See The World Differently», campagna della Virgin Atlantic. Ci sono anche dei remix commissionati da artisti luminari dell’elettronica, del jazz e del funk come Emma-Jean Thackray, Colleen “Cosmo” Murphy e Greg Foat.

Originariamente pubblicato nel 2021, «Black Acid Soul» è stato rilasciato con un enorme successo di critica. L’artista jazz e soul americana, pur avendo influenze dalla derivazione più disparata, da Billie HolidayGladys KnightTina Turner e Chaka Khan, si connota per uno stile e un’intensità emotiva impareggiabili. È diventata nota al grande pubblico con l’emozionante interpretazione del brano «Blackbird» di Nina Simone: una traccia intrisa di passione, entusiasmo e speranza che al contempo ha segnato l’arrivo di una nuova incredibile voce all’interno della scena jazz globale.

«Black Acid Soul», prodotto da Chris Seefried e registrato nel leggendario Studio B (la stanza di Prince) al Sunset Sound, presenta un nuovo approccio al tipico idioma vocale jazz e regala un piccolo capolavoro a tutti gli amanti della musica black.

La cantante ha negli scorsi mesi svelato anche il suo nuovo singolo «Feel It Comin’», prodotto da Chris Seefried e Bad Sounds, con una produzione aggiuntiva di Zach Witness e mixato da Guy Massey. Il pezzo rappresenta un mix che fonde la sua voce inconfondibile con uno sfondo sonoro notevolmente più vibrante ed energico dei brani del passato. I suoi testi raccontano di sofferenze secolari di milioni di persone, prima strappate alle loro terre e schiavizzate, successivamente sfruttate e abusate ancora oggi. Una musica per chi non ha paura di confrontarsi con quanto di più profondo la «musica dell’anima» ha da dire su drammi privati e pubblici che, purtroppo, non sono mai passati di moda.

Redazione

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