Tempo di lettura: 5 minuti

Giovane, di grande talento, versata nelle arti e nella cultura. Roberta, in arte Bianca Lancia è un astro nascente del panorama musicale pugliese e non solo. Nella Giornata Internazionale contro la violenza delle donne è online su YouTube il video ufficiale della sua ultima canzone “Non sono sola”, un elegante riflesso di un presente difficile ed in cui la violenza di genere continua a dilagare come un morbo inestirpabile. Un grido di speranza quello di Bianca Lancia, che si riflette nei volti e nelle storie delle donne che accompagnano lo spettatore e l’ascoltatore in un viaggio sensoriale e catartico attraverso la melodia e la danza.

Noi di LSD Magazine abbiamo avuto l’occasione di intervistare Roberta.

Ciao Roberta, è un piacere averti con noi. Prima di parlare del tuo ultimo singolo volevo chiederti come sia iniziato la tua carriera ed il tuo percorso artistico nel mondo della musica.

Sin da quando ero piccola ho sempre nutrito una grande passione per la musica, per il canto in particolare, per il teatro e tutto il mondo dell’arte in generale. Ho sempre frequentato varie scuole di canto, un’Accademia di Musical da 4 anni ed ho sempre cercato di studiare. Per la scrittura e composizione della musica tutto è nato dall’incontro con il mio attuale produttore, Vincenzo Vescera, in arte Vinvè. Assieme, con una collaborazione stretta, abbiamo cominciato a sperimentare questo mondo. Sempre con pensieri che provenivano da me, poiché quando devi cantare e dar vita ad una canzone che scrivi ciò che conta maggiormente è che i pensieri siano i tuoi. Da qui è nata una solida collaborazione ancora in atto e con grandi prospettive e progetti per il futuro.

Ieri è finalmente uscito il video di “Non sono sola”. Raccontaci dell’ispirazione che ti ha spinto a parlare di questo tema di vitale importanza.

Abbiamo deciso di pubblicare il video oggi, 25 novembre, poiché è la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. L’idea è nata sempre insieme al mio produttore ed all’Avvocato Rosa Chieco. Un’idea che possa suscitare riflessioni spronando tutte le donne vittime di abusi e violenza a fidarsi delle istituzioni ,che giorno dopo giorno, cercano di aiutarle e supportarle psicologicamente al fine di farle uscire da questo circuito di violenza che le attanaglia e le circonda nel quotidiano. Il messaggio è quello di spingere queste donne e giovani ragazze a comprendere che non sono sole, che possono scegliere una vita diversa in cui possono autodeterminarsi e che non devono avere paura.

Una tra le peculiarità che balza subito all’occhio è la scelta del tuo nome d’arte. Bianca Lancia è stata l’ultima moglie dell’Imperatore mecenate Federico II. Come mai questa scelta?

Una scelta nata dalla mia grande passione per la storia e la letteratura, infatti attualmente studio Lettere all’Università di Bari. Cerco sempre di considerare le figure femminili ed il loro spessore. Oggi ci soffermiamo solo sugli uomini che hanno cambiato la storia anche per convenzioni sociali. Le figure femminili sono spesso in secondo piano, anche quando sono importanti. Per esempio nella cultura greca cito spesso Antigone, una delle poche donne che si è ribellata al potere vigente a quel tempo, ma è stata in grado di ribellarsi all’uomo di potere Creonte. Di Bianca Lancia mi affascinava la sua storia. Federico II si è sposato tante volte ma Bianca Lancia è stata l’unica donna che abbia mai realmente amato. Mi soffermo quindi spesso su grandi donne con storie affascinanti e particolari.

Hai figure di riferimento nel panorama musicale odierno e non solo, figure che ti hanno ispirata?

Sicuramente ho dei riferimenti, ma sul panorama attuale in verità ne ho pochi che apprezzi realmente. Apprezzo molto Mahmood per il suo stile innovativo, per i suoi testi e le sue musiche oltre alla formazione vocale. Se dovessi pensare al passato ti direi Mia Martini, Giorgia. La mia formazione è stata molto variegata nel tempo, ho iniziato con studi classici, poi sono passata alla musica pop, poi al musical. Sono un vero e proprio ibrido.

Oggi al Liceo Classico Quinto Orazio Flacco di Bari giornata di grandi appuntamenti e dibattiti con il Consiglio degli Avvocati di Bari ed il Comitato delle Pari Opportunità. Hai avuto l’occasione di affascinare il pubblico cantando “Non sono sola”. Rinnovandoti i complimenti quanto secondo te è importante sensibilizzare, fin dagli ambienti scolastici, i giovani su temi così importanti affinché in futuro si possa trovare un antidoto alla violenza di genere ?

Ritengo che sia fondamentale soprattutto nelle scuole far riflettere su questi temi importanti, fornendo gli strumenti necessari per farlo. Tra le mura scolastiche si studiano le materie fondamentali come latino, scienze, matematica ma molto spesso non ci si sofferma sui temi quotidiani, quegli stessi che vanno a formare le generazioni odierne e la classi dirigenti del futuro. Credo sia fondamentale far capire loro cosa significhi femminicidio o violenza di genere ed a cosa porta tutto ciò. Farlo attraverso la musica è immediato. Tutti i ragazzi ascoltano la musica, chi passeggia, chi sale in macchina, tutti ascoltano musica. La musica è il canale più immediato di comunicazione per ispirare e permettere la comprensione di un messaggio importante rendendolo anche piacevole.

Nel tuo video interpreti due personaggi. C’è la Bianca Lancia cantante, vestita di rosso e la Bianca Lancia in bianco, che danza e che sembra essere una visione spettrale. Cosa vuole significare quel personaggio per te? Una sorta di apparizione spettrale che vuole, mediante la canzone, mettere in guardia da un suo destino drammatico o è personificazione di rinascita?

Hai centrato entrambi i punti. Questo fantasma vuole essere uno specchio sulla realtà. Un personaggio presente dall’inizio alla fine del video. Riappare e scompare in questa forma quasi incorporea e trasparente. Bianca Lancia in bianco è il significato del non essere soli. Inoltre il bianco è allegoria di purezza e rinascita, è sinonimo di luce, in contrasto con il rosso del sangue. Il rosso stesso che nel video scompare e lascia spazio ad un futuro di speranza.

Ed è con la speranza che il 25 novembre sia una data simbolica che permetta di valorizzare le sfumature della reciprocità e dell’amore nel quotidiano di ogni giorno che ringraziamo Bianca Lancia per il suo contributo, augurandole un radioso futuro.

A cura di Alarico Lazzaro

Non sono sola. Link al video musicale: https://youtu.be/MbB1xi3rZIs

Alarico Lazzaro

Alarico Lazzaro, classe 2001, studente di scienze politiche presso l’Università degli studi Aldo Moro di Bari. Scrittore ed autore di narrativa e saggistica. Ha all’attivo la pubblicazione del saggio classico “Il Lato oscuro del mondo greco” e della raccolta di storie “Sangue in Cambio di piume nere”. Ha numerose esperienze nel mondo della scrittura, dei blog e del giornalismo online (tra cui la “Fenice del Flacco” di cui è stato caporedattore ai tempi della sua rappresentanza d’istituto al liceo classico quinto Orazio Flacco di Bari, il blog “Il Controverso” ed “Emergo” , progetto che unisce tutte le redazioni più lette e conosciute della stampa liceale sul territorio nazionale). Collabora con LSD Magazine in cui cura rubriche di attualità, cultura, politica internazionale e cinema. Sogna un futuro nel mondo della diplomazia e delle relazioni internazionali