Tempo di lettura: 3 minuti

Taglia il traguardo dei 23 anni ininterrotti di programmazione, per la gioia degli appassionati di cinema: è dal 1998 (anno della sua riapertura), infatti, che l’Arena 4 Palme, situata all’interno del Multicinema Galleria di Bari, rappresenta il luogo in cui respirare tutto l’incanto del cinema estivo. Anche nel 2021 si riparte, da giovedì 17 giugno sino alle prime settimane di settembre (spettacolo unico tutti i giorni alle 21), nell’arena barese dotata di proiettore digitale 2K: il pubblico vivrà il miglior compromesso per gustarsi film sotto le stelle, tra diverse prime visioni assolute, capolavori restaurati, rassegne tematiche e titoli presentati direttamente da registi, giornalisti e personalità del mondo culturale, per una programmazione improntata soprattutto al cinema d’autore.

Si inizia giovedì 17 giugno con la proiezione speciale di «The Human Voice», l’ultimo straordinario mediometraggio di Pedro Almodóvar – solo in questo caso doppio spettacolo alle 20,45 e 21,45 (biglietto a 3 euro) – in lingua originale con sottotitoli in italiano. Il lavoro è stato acclamato in tutto il mondo, nella rilettura magnetica, del testo omonimo di Jean Cocteau, ad opera del Premio Oscar Tilda SwintonDa venerdì 18 a domenica 20 giugno – tutti sarà la volta di «Nomadland» di Chloé Zhao (con protagonista Frances McDormand), vincitore del Leone D’Oro a Venezia e di tre Premi Oscar (miglior film, regia e attrice protagonista). La proiezione di venerdì 18 sarà introdotta da Giuseppe Grossi, critico cinematografico di Movieplayer.it.

Tra le novità di quest’anno una mini rassegna di quattro film di Ettore Scola (l’unica a ingresso gratuito, con inizio alle 20,15) e un’altra intitolata «Mai visti», con titoli che rappresentano una novità assoluta sul grande schermo. Entrambe le iniziative si svolgeranno nel mese di luglio e sono realizzate in collaborazione con l’associazione «Utòpia 2100», presieduta da Enzo Augusto: di Scola saranno in proiezione «Riusciranno i nostri eroi a ritrovare il nostro amico misteriosamente scomparso in Africa?» (5 luglio, introduce Gianrico Carofiglio), «La più bella serata della mia vita» (12 luglio, introduce Michele Laforgia), «Che strano chiamarsi Federico» (19 luglio, introduce Oscar Iarussi), «Una giornata particolare» (26 luglio, introduce Luciano Canfora).

Quanto a «Mai visti», le proiezioni si terranno giovedì 8 luglio («Una intima convinzione», di Antoine Raimbault), giovedì 15 («Nuevo Orden» di Michel Franco), giovedì 22 («Galveston» di Mélanie Laurent), giovedì 29 («Gloria Mundi» di Robert Guédiguian).

Non mancheranno anteprime e proiezioni presentate in arena direttamente dai registi: mercoledì 30 giugno sarà proiettato in anteprima «Boys» di Davide Ferrario, con Neri Marcorè, Marco Paolini, Giovanni Storti e Giorgio Tirabassi. Protagonisti del film sono Joe, Carlo, Bobo e Giacomo amici da sempre, uniti da un autentico legame e dalla passione che li aveva fatti incontrare: la musica. The Boys, questo il nome della band, avevano avuto un fulmineo successo negli anni Settanta. Nella loro routine – tra vicende amorose e personali – irrompe una possibilità che li porta in un nuovo viaggio: dovranno fare i conti con i sogni e le ambizioni di un tempo e il mondo di oggi, ma finiranno per scoprire il senso della loro amicizia.

A presentare i loro film interverranno i registi Alessandro Grande (il 13 luglio, per «Regina») e Giovanni Laparola (il 27 luglio, per «Il mio corpo vi seppellirà»). Tornano in proiezione anche diversi capolavori restaurati, come «Caro diario» di Nanni Moretti (29 giugno), «In the Mood for Love» di Wong Kar-wai (22 giugno), «Il favoloso mondo di Amélie» di Jean- Pierre Jeunet (7 luglio).

Biglietto intero a 5 euro (ridotto 4,50). Possibili anche due formule di abbonamento: 10 film (40 euro), 5 film (22,50 euro). Infotel: 080.521.45.63. Info su www.multicinemagalleria.it o sui canali social (pagina Facebook Multicinema Galleria, profilo Instagram multicinemagalleria).

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.