ANTEPRIMA. Nove voci che raccontano Bari. In uscita il libro di Luigi Bramato

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“Interviste alla Città. Nove voci sul futuro di Bari” (Edizioni Gelsorosso, Bari 2013, pp. 64, € 7) ovvero il nuovo libro del giornalista Luigi Bramato. Un’inchiesta inedita e trasversale condotta nelle strade e nei palazzi della politica, dell’economia e del commercio, e che costituisce la sintesi e, insieme, il punto di partenza di una discussione più ampia sulle prospettive di crescita del capoluogo pugliese. L’autore è venuto a trovarci nella redazione barese di LSDmagazine e ci ha spiegato nel dettaglio il suo progetto.

Bramato, “Interviste alla città” è il suo libro di esordio. Come è nata questa idea?

Era da tempo che desideravo lavorare ad un progetto che parlasse di Bari. Avvertivo la necessità di un racconto pacato e costruttivo, scevro da ogni faziosità, che analizzasse i meriti e i demeriti della nostra gente. E così ho iniziato a raccogliere le testimonianze di imprenditori, docenti universitari, sociologi e manager di impresa, bussando alle porte dei Palazzi e delle Istituzioni per trovare risposte ai miei interrogativi. Ne è venuto fuori questo libro-intervista targato Gelsorosso, la casa editrice guidata da Carla Palone, pubblicato in formato tascabile e a prezzo contenuto.

Che immagine di Bari emerge dalla sua indagine?

L’immagine di una città ricca di storia, di risorse e di professionisti capaci e lungimiranti. Ma anche di volgarità, disservizi e di tanta, tanta vanagloria. Difficile, se non impossibile, fare una distinzione tra queste due facce.

Quali sono le voci che ha interpellato?  

Non è stato facile selezionarle. Ho dovuto per forza di cose operare una cernita tra le tante personalità che, a vario livello, operano sul territorio. Tra queste, la scelta è ricaduta su Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio, Corrado Petrocelli, ex rettore dell’Università, Oscar Iarussi, responsabile culturale della Gazzetta del Mezzogiorno, Nicolò Carnimeo, docente di Diritto della Navigazione, Leo Palmisano, scrittore e sociologo, Annamaria Maffei, presidente della cooperativa CSISE, Rocky Malatesta, esperto di marketing territoriale e responsabile del CESVIR, Mons. D’Urso, presidente della fondazione antiusura ed Enzo Tamborra, giornalista sportivo. Senza dimenticare, naturalmente, Valentino Losito, presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, che ha curato la Prefazione al testo.

Sport, usura, università, terzo settore e cultura: esiste un filo conduttore?

In fase di correzione sono tornato più volte sulle parole degli intervistati. Due dati, su tutti, emergono in maniera forte e chiara: da un lato, l’esigenza di lavorare in “rete” contro ogni forma di particolarismo; dall’altro, la necessità di tornare ad essere fautori di un’imprenditoria intelligente e dinamica che sia in grado di garantire alla nostra città progresso e ricchezza. Ecco, direi che il filo conduttore del mio lavoro è racchiuso in questi due concetti.

l libro esce alla vigilia della campagna elettorale per le Comunali 2014: solo una coincidenza? 

Non del tutto. Questo libro nasce per offrire una rosa di proposte e suggerimenti utili  allo sviluppo della città di Bari in termini di potenziamento delle strutture sportive, recupero delle aree abbandonate, riqualificazione della zona costiera, lotta all’usura e al gioco di azzardo, utilizzo delle aree adibite all’arte e alla cultura. Mi piacerebbe che su questi temi i candidati sindaci si confrontassero offrendo risposte precise.

Quando è prevista la presentazione del libro?

La prima data è stata fissata per giovedì 28 novembre alle ore 17.30 presso l’ex Palazzo delle Poste di p.zza Cesare Battisti. Ho voluto iniziare da lì il tour promozionale del mio lavoro perché ritengo che quella struttura, rimessa a nuovo dopo anni di incuria, costituisce il modello di una città fruibile e ordinata, pensata in funzione della collettività.