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Le più prestigiose testate cominciano a parlarne, ma forse ancora non tutti sanno che, nel cuore di Milano, c’è un locale degno dei più prestigiosi Jazz Club internazionali. Il suo nome è Memo, come il nome dell’architetto Stefano Menotti Colucci (detto appunto Memo) il quale, dalla struttura del vecchio cinema Abadan, ha fatto nascere questo spazio, ricco di fascino e charme.

Dal di fuori si percepisce l’eleganza che lo caratterizza, ma non si ha ben chiara l’idea di quello che ci si può aspettare al suo interno. Una volta entrati ci si ritrova in un’ampia sala a doppia altezza che termina con un degno palco. Ma la dimensione degli spazi non crea disagio, bensì si ha immediata l’impressione di essere in un salotto, caldo e accogliente, dove si respira musica e cultura. L’appagamento dei sensi diventa di rigore e, oltre alla vista e all’ascolto deliziati dagli spettacoli in cartellone, il gusto viene stimolato con l’assaggio delle pietanze proposte dall’ottima cucina. La sala è coronata da una splendida galleria dalla quale è possibile godersi pienamente il concerto e consumare drinks.

La programmazione, curata dalla direzione artistica, riserva una scelta sempre di un certo prestigio.

Questa sera, mercoledì 23 gennaio, alle ore 22.00, saliranno sul palco gli eclettici Fononational. La grazia e sensualità di Paola Atzeni alla voce e al flauto traverso, sarà accompagnata dal poliedrico compositore Marco Bianchi al piano, e dai quotati Marco Mangelli al basso, ed Eugenio Mori alla batteria (Entrambi vantano numerose collaborazioni con una rosa di noti artisti del cantautorato italiano). Il gruppo proporrà un repertorio misto di cover e brani originali.

Giovedì 24 gennaio, alla stessa ora, avremo l’onore di ascoltare Arrigo Cappelletti ed il suo incredibile quintetto formato da Sergio Orlandi, alla tromba, Giulio Martino, al sax tenore, Adrian Myhr, al contrabbasso, e Tore Sandbakken, alla batteria. Le musiche, scritte dallo stesso Cappelletti, giocano sulla fusione e incontro di due generi distinti, ma in un certo senso affini per valore e raffinatezza, ossia il tango argentino e il ajzz, tutto arricchito da una forte dose di improvvisazione.

Venerdì 25 gennaio sarà la volta della cantante romana Alessandra Saladino e il suo quartetto formato da Antonio Sergio Saladino, al pianoforte, Lele Garro, al contrabbasso, e Fabrizio Pintorno, alla batteria. La cantante jazz proporrà brani originali e rivisiterà i migliori brani della tradizione jazz.

Sabato 26 gennaio, la settimana si chiude in bellezza con uno dei cantanti più originali e versatili della scena europea: Ronnie Jones. Il cantante inglese, si affiancherà ad una band dal nome straniero ma dallo stampo tutto italiano, ossia i Soul Syndicate, nella fattispecie Emilio Foglio, alla chitarra, Damiano Marino, alla chitarra, Michele Fazio, alle tastiere, Marco Mangelli, al basso, e Franco Penatti, alla batteria. Il repertorio sarà composto da classici dello stesso Jones e brani tratti dal suo nuovo disco Bang (Melunera Records/SELF).

Nonostante l’eleganza della location, i prezzi del Memo Restaurant sono molto contenuti. Dalle 20.00 in poi è possibile cenare ascoltando il concerto con menù a partire da 25€, oppure dalle ore 21.30, si può consumare un drink sulla balconata al prezzo di 10€ con prima consumazione compresa.
Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.memorestaurant.com

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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.