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"Atelopus"Se i cambiamenti climatici, l’inquinamento e la riduzione degli habitat sta portando molte specie animali verso il baratro dell’estinzione, l’anno appena passato segnerà probabilmente un record per quelle, finora sconosciute, che gli scienziati hanno trovato nei posti più differenti del mondo.
Ci sono insetti, piccoli crostacei, ragni, vermi e molti altri animali fra le 850 nuove specie di animali invertebrati scoperte in Australia nelle acque del sottosuolo e all’interno di microcaverne situate nelle rigide condizioni dell’entroterra australiano. La scoperta si deve a un gruppo di 18 ricercatori guidati da Andy Austin dell’università di Adelaide, Steve Cooper del South Australian Museum e Bill Humphreys del Western Australian Museum, che hanno condotto una complessa indagine di quattro anni, culminata nel 2009, analizzando le acque ipogee, nonchè cave e microcaverne dell’arida e semiarida Australia.
Sono, invece, più di 350 le nuove specie scoperte nelle regioni dell’Himalaya orientale. Un tesoro di diversità biologica, ora seriamente minacciato dai cambiamenti del clima, che comprende il più piccolo cervo del mondo, una nuova specie di ‘rana volantè e una specie di geco.
Le ricerche, durate per un decennio in remote regioni montuose che soffrono particolarmente l’innalzamento delle temperature globali, hanno portato alla scoperta davvero spettacolare di una rana color verde brillante (Rhacophorus suffry) che utilizza i lunghi piedi rossi palmati per librarsi nell’aria, del cervo foglia (Muntiacus putaoensis), il più piccolo e antico Bambi del mondo dal manto bruno chiaro e occhi neri da cerbiatto innocente e di una specie di geco, presente sulla terra da 100 milioni di anni, scoperto in una miniera di ambra della Hukawang Valley, nelle regioni himalayane dell’estremo nord del Myanmar.

Il Madagascar, dal canto suo, sembra essere un vero paradiso per le rane: un team di zoologi tedeschi, italiani e spagnoli, lo scorso anno, ha infatti scoperto che almeno altre 130-200 specie attendono di essere descritte, nonchè – sottolineano – protette. La fauna anfibia del Madagascar è già molto elevata e attualmente conta circa 250 specie, tutte endemiche e introvabili altrove: quest’isola, grande due volte l’Italia, è fra le aree di maggior interesse naturalistico al mondo e vanta una fauna e una flora davvero uniche.
Sempre nel 2009, altre dieci nuove specie di anfibi sono state scoperte questa volta in Colambia, nell’area montuosa di Tacarcuna nel Darien, vicino al confine con Panama. Tra i nuovi animali figurano una rana arlecchino del genere Atelopus, tre rane velenose della famiglia delle Dendrobatidae e tre rane vetro (perchè è possibile vederne gli organi interni attraverso la pelle) dei generi Nymphargus, Cochranella e Centrolene, oltre a due appartenenti al genere delle Pristimantis e una salamandra Bolitoglossa. Nel giro di tre settimane. La Colombia vanta già il record come Paese che ospita la maggiore varietà di anfibi del mondo, con 754 specie.
Varietà giganti e carnivore di ascidie, finora conosciute come piccoli invertebrati dal corpo a tubo, migliaia di grandi ragni di mare, anemoni di mare a macchie viola e spugne di 2 metri a forma di cono, sono fra le 274 nuove specie scoperte da scienziati australiani e americani in acque profondissime a sud dell’isola di Tasmania, facendo uso di un sottomarino telecomandato dell’organizzazione Usa National Science Foundation.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.