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Non c’è nulla di più affascinante, di più suggestivo e di più intimamente piacevole del viaggio tra le pagine di un libro, lette con lo sguardo rivolto al mare. Al suo orizzonte senza fine. Al suo ritmato e dolce sciabordio. Sottofondo accattivante e rilassante, rotto ogni tanto dallo stridio dei gabbiani, dal bagliore intermittente di un faro o dalla sirena lontana di qualche lampara.
E’ nella magia del tramonto, quando le ombre si allungano a dismisura, la spiaggia torna ad essere una piazzaforte di filari d’ombrelloni chiusi e i bagnini ripuliscono le passerelle dalla sabbia lasciata da piedi d’ogni sorta: bagnati, scottati, nudi o calzati, tatuati o smaltati, che ci si lascia rapire dalla nostra lettura diventata, pagina dopo pagina, decisamente più avvincente.
L’idea non è nuova. In Versilia è pratica diffusa già da tempo, come ricorda Raffaele Nigro. Ma, con variazioni sul tema, lo è anche sulla costa romagnola, sulle sponde del lago di Garda, a Sciacca, a Capalbio, all’Argentario, a Lipari nelle Eolie o a Scario nel Cilento. Portare i libri in spiaggia, per parlarne insieme agli autori, ai critici e ai lettori più o meno comuni, vuol far diventare collettivo il piacere individuale della lettura.
E’ dare un senso a quelle moderne “agorà”, che sono i lidi balneari, spesso affollati solo di video-game, balli di gruppo o tornei di burraco. Prolungarne l’apertura e la frequentazione. Riscoprire il piacere della conversazione. Col companatico del sapore e i colori dei prodotti eno-gastronomici locali, è farli diventare palcoscenici di un’offerta turistica e culturale integrata. Che fa perno sui tesori custoditi nell’entroterra, quale complemento e valore aggiunto “unico” alla classica proposta balneare. In una logica virtuosa di sistema, tendente a favorire logiche di fidelizzazione, per moltiplicare in definitiva le opportunità differite di una concreta destagionalizzazione.
L’aspetto interessante di “Spiagge aperte”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato regionale pugliese al Turismo, da quello alla Trasparenza, Cittadinanza attiva e Demanio marittimo, dalla Confcommercio-SIB (Sindacato gestori lidi balneari) e dall’Associazione italiana librai (Ali), non è solo nell’articolata struttura regionale data al nutrito programma di incontri, ai reading letterari ed alle relative degustazioni eno-gastronomiche. Ma, come declinazione balneare di “Città Aperte”, è soprattutto nel potenziale del meccanismo virtuoso di partecipazione che potrebbe innescare. Se solo immaginiamo cosa potrebbe accadere sulle nostre spiagge, in questa ipotetica gara alla proposta culturale di qualità, fatta con parole, pensieri, sole, sale, sabbia e sapori.
Un primo assaggio si è avuto con “Il Convivio. Incontri con gli autori in masseria”, promossi dall’Associazione Presìdi del Libro. Ora è la volta del grande pubblico e la Puglia continua a fare da battistrada, lungo questo sentiero ricco di vitalità e di creatività. Già si pensa a programmazioni dedicate anche alla fascia più numerosa dei frequentatori di spiagge: i bambini. Sarà votata a loro, infatti, in tutti i lidi aderenti all’iniziativa, l’intera giornata del prossimo 22 agosto.
Finalmente una sorta di vacanza dalla banalità e dalla vacuità dei tanti varietà televisivi. Una vacanza che sarà bello rivivere e ricordare quando troveremo i granelli di sabbia tra le pagine dei nostri libri. Perché è vero, in vacanza siamo tutti come l’alpinista dell’immagine cara al cardinale Carlo Maria Martini, di fronte a una ripida parete. Anche sotto l’ombrellone abbiamo bisogno di tre solidi appigli: un buon vicino con cui conversare, una sana dose di buon umore e qualche buon libro.