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"marcegaglia"Ore 10,00 Marchionne dà forfait. Il riservato e capace uomo della Fiat, da tutti attesissimo, è dovuto volare a Roma per firmare accordi commerciali con i cinesi.
L’Assemblea Generale dell’Unione Industriale di Torino, organizzatrice dell’evento, deve quindi fare a meno di una delle voci più interessanti e influenti del panorama economico italiano.
Altre autorevoli voci sono presenti, a partire da quella della Presidente degli Industriali italiani, Emma Marcegaglia, il giovane Elkann e Luca Cordero di Montezemolo.
Nella pancia sotterranea e capiente dell’Unione i posti sono già tutti presi, una voce invita ripetutamente a sedersi o a trovare posto nelle sale attigue dotate di video per poter assistere. Dominano gli abiti grigio o blu e cravatte serrate regimental. Mentre in video passano alcuni dati sull’export piemontese, qualcuno ironizza tra le analogie di ex-port ed ex-cort.
Il saluto di Gianfranco Carbonato ad autorità e congressisti, e il convegno si avvia. Il sindaco Chiamparino sfoggia una spericolata cravatta viola, mentre dà l’abbrivio, e sottolinea un concetto: “il coraggio della responsabilità”.
Segue la Presidente della Regione Mercedes Bresso, e rimarca il ruolo del Piemonte leader della ricerca per la green economy, e la cruda realtà di stare attraversando uno degli anni più difficili per la crisi in corso.

E’ la crisi il vero tema, il protagonista di questo incontro.
La relazione del Presidente dell’Unione non la nega, non finge che non ci sia. I dati accuratamente riportati, sono indiscutibili. Ma prima di andare nel profondo del suo intervento, rende omaggio a quel grande imprenditore che è stato Andrea Pininfarina. A cui si intitolerà un Memorial di golf e soprattutto il Premio per l’eccellenza che l’Unione sta mettendo a punto.

Un calo del Pil atteso intorno al 5%, e il 2010 come anno di una contenuta ripresa. Questi i dati salienti.
Su questo tavolo si inserisce l’accordo Fiat-Chrysler, sintomo della capacità di reagire, di trovare ragioni e risorse per contrastare le avversità di una congiuntura terribile.

Una relazione schietta, che tocca i punti nevralgici di un sistema in difficoltà: dagli interventi governativi, con qualche concessione alla Tremonti Ter, all’università, alle relazioni sindacali, al sistema bancario. Ribadendo l’importanza del credito, e i parametri scorsoi di Basilea 2 da ridiscutere.
La formula che si evince per scollinare da questo momento storico così critico è ravvisata nell’internazionalizzazione delle imprese.
Grande sintonia tra Carbonato e l’intervento della Marcegaglia. Completo bianco, occhiali, curata e determinata come sempre. Parla rapida, concitata, e sulle priorità non ha dubbi. Il ruolo delle banche, la coesione sociale, il bisogno di dare avvio alle grandi opere, i pagamenti delle pubbliche amministrazioni.
Così preparata e chiara nelle intenzioni che risulta davvero triste aver cercato di relegarla a ruolo di velina, una gaffe romana di troppo, una delle tante.
La seconda parte del convegno è moderata da Enrico Mentana. Particolarmente gaio, interroga esponenti di industrie piemontesi di notevole successo come Lavazza, Azimut, Robe di Kappa, Fiat. Storie torinesi: caute, coraggiose, internazionali, fatte d’inventiva e pragmatismo.
Nessuna enfasi, solo il ritrovare comun denominatore la città come centro di sviluppo, di competenze, di saperi tecnologici accresciuti nel tempo; una specie di effetto Torino. Una Gran Torino, film d’autore americano, quasi preveggente delle commistioni in atto.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.