Tempo di lettura: 4 minuti

"IlAnticipiamo in esclusiva per il lettori di Lsdmagazine.com uno stralcio del libro "Il mio Grande Fratello. Il resoconto vero, autentico, senza censure, della mia avventura al Grande Fratello» di Ilaria Turi (ex componente del GF). Aliberti editore (160 pp., 16,50 euro).  Il libro rientra nella collana Clio, diretta da Fabio Salvatore e sarà in tutte le librerie d’Italia il prossimo 29 gennaio.

Dal libro: «Il momento più importante della giornata è quando andiamo nel confessionale. Lì dentro non vediamo nessuno, a parte i nostri spettri. Quando c’è da metter mano a qualche guasto nella Casa, ci rinchiudono in una stanza e ci fanno stare fra quelle quattro mura finchè gli addetti ai lavori non hanno riparato il danno. L’unico momento in cui la diretta viene sospesa è nel confessionale. In quel buco rosso ci sono solo una poltrona e una telecamera puntata su di noi; lì parliamo con il GF che, in realtà, è la voce degli autori del programma. In caso di bisogno possiamo anche richiedere la consulenza dello psicologo, cosa che succede un giorno sì e l’altro pure… Il GF non ci dice mai cosa fare, però tende a esercitare, diciamo pure così, un po’ di pressione psicologica su di noi. Per citare un esempio, io ho “allacciato” parecchio con Patrick, lo ritengo il mio compagno maschile di giochi, ovviamente ci lega un grande affetto, ma un affetto nato dall’umana esigenza di stabilire un contatto profondo con una persona che t’ispira fiducia. Be’, quando parlo di Patrick, spesso e volentieri il GF ci ricama sopra. Così, mentre parlo del mio fidanzato fuori di qui, chiedendomi cosa stia facendo e se hanno sue notizie, Lui cerca abilmente di depistarmi:«Ilaria, ma Patrick ti coinvolge almeno un po’? In che modo? State molto bene insieme…» E io: «Sì, mi piace tanto, i suoi modi di faresono affettuosi e mi sto legando tanto a lui, ma per me è solo un amico. Mi chiedevo, piuttosto, se avete notizie del mio fidanzato, lui sì che mi manca tanto». E il GF: «Ilaria, ricordati che il tuo fidanzato è fuori di qui e sicuramente ti segue e ti vuol bene, ma comunque anche lui è un uomo, non pensi possa nutrire simpatia per qualche altra donna?» E io: «Ma scherzi? Lui non farebbe mai una cosa del genere… dai, non ci posso neanche pensare». Però m’insinua il dubbio. E se fosse vero? Ci manca solo il tarlo della gelosia, non ci credo e basta.
Poi Lui replica: «A ogni modo ora sei qui e se provi qualcosa per qualcuno devi fare solo ciò che ti senti, tu e Patrick avete un bel feeling, non immagini altro?» «Sinceramente, non saprei… Mi piace quando ci abbracciamo, quando parliamo ma comunque sono innamorata del mio fidanzato, qui gli affetti sono dei palliativi, è inevitabile…» Ma il GF cerca in tutti i modi di decontestualizzare quella frase. Tagliano il contorno e, alla fine, l’ascoltatore si convince che io non vedo l’ora di buttarmi fra le braccia del mio compagno d’avventura».

Recensione. A soli 19 anni ti si aprono le porte di un nuovo mondo, sognato, desiderato, pensato e immaginato. Apri quella porta. «È rossa». Un piccolo tunnel ed entri nella Casa più conosciuta, più osservata, più intransigente, più discussa d’Italia. Apri quella porta e ti trovi in quella casa. Pochi minuti e sei nota a milioni di telespettatori che già sanno tutto di te, dei tuoi sogni, delle tue passioni e ti guardano con gli occhi sbarrati e pieni di curiosità. Ma pochi minuti e quel sogno di essere finalmente libera di camminare e vivere questa avventura, si infrange. «Si riapre quella porta ed entra mio padre».
È la prima volta che il Grande Fratello, ci mette di fronte un padre e una figlia.
Lei non si aspettava tutto questo ma soprattutto non sapeva e non conosceva quello che da lì a poche settimane sarebbe successo. Ilaria Turi, diciannove anni, non sarà libera di essere se stessa perché quella presenza distrugge questo ennesimo sogno di libertà dentro e fuori quella Casa, che ancora una volta le fa ritornare in mente tutti i dolori del suo passato: le violenze subite e viste. Il distacco dai suoi genitori, la morte del suo nonno-babbo che gli ha stravolto l’esistenza.
In centossessanta pagine Ilaria distilla i momenti clou della sua permanenza nella casa, le lacrime versate ogni due per tre, le liti teatrali scoppiate per un nonnulla, troppe volte per una sigaretta rubata o per un petto di pollo che si è misteriosamente volatilizzato. Eppoi le infinite cuscinate, quelle chiacchiere muliebri pruriginose e autocensurate per l’onnipresenza delle telecamere, le difficoltà tutte femminili per sfuggire al grande occhio elettronico durante la toletta, gli sfoghi nel confessionale e le pentole. Pile e pile di tegami – a lei ne son toccati più di trecensessanta – lavati per punizione nel tugurio. Il tutto sapientemente amalgamato da un leitmotiv: tutto ciò che si prova nella Casa più spiata d’Italia non è affatto edulcorato dalla regia, né tantomeno artefatto. «Non c’è un copione preconfezionato, altrimenti avrei preteso l’Oscar come migliore attrice» spiega la protagonista che era persino all’oscuro dell’ingresso del padre nella Casa. La verità, Ilaria docet, è che in quel microcontenitore mediatico non si recita, gli inquilini sono una mera proiezione della realtà, «uno spaccato di vita reale dove, di certo, alcuni sono più personaggi di altri, ma trovi anche gente comune, come il muratore che di mestiere fa quello sempre, dentro e fuori dalla casa». Il suo preferito della nona edizione è Jerry, il ragazzo non vedente, verso il quale Ilaria Turi nutre una straordinaria ammirazione per la sua autonomia e non condivide la pioggia di critiche che gli è piombata addosso all’indomani della sua, più che legittima, richiesta di non essere discriminato per via del suo handicap.
Cosa è cambiato rispetto all’edizione del 2003? A detta di Ilaria «oggi c’è molta più disinibizione, si tende un po’ troppo a strafare, ma la responsabilità, forse, è della società». Il racconto vero e autentico della prima “grande sorella” d’Italia.

Ilaria Turi
, tarantina di nascita, romana d’adozione, partecipa alla quarta edizione del Grande Fratello, che tutti ricordano come quella degli ascolti record. Finita l’esperienza del GF, continua i suoi studi, frequenta la Facoltà di Scienze della Comunicazione, studia recitazione. Formatasi con il Maestro Corrado Veneziano è un’attenta studiosa di dizione e uso della voce. Ama il teatro e ha preso parte a numerosi spettacoli del teatro della parola.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.