Categoria: Medicina

Un modello matematico per prevedere l’uscita dal coma

Una ricerca coordinata dall’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche di Messina (Cnr-Irib) e dall’Istituto di analisi dei sistemi ed informatica del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Iasi), realizzata grazie ai dati raccolti da uno studio condotto dall’Istituto S’Anna di Crotone e altri centri clinici nazionali, ha permesso, per la prima volta, di modellizzare gli esiti clinici dell’uscita dallo stato di coma di pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite.  

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Tumore della prostata: tra le possibili cause l’infiammazione cronica

Il tumore della prostata è la neoplasia più frequente negli uomini; per cercare di definire le possibili cause e processi che portano il tessuto prostatico sano a diventare tumorale sono stati effettuati numerosi studi e tra i più promettenti campi di ricerca in tal senso c’è l’esame dell’infiammazione cronica della prostata. Questo processo determinata infatti una serie di eventi chimici, biochimici e cellulari all’interno della ghiandola prostatica e potrebbe pertanto rappresentare un potenziale fattore di rischio di sviluppo o di progressione del tumore.  

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Il 22 maggio a Palazzo di Città si presenta l’evento dedicato alla Prevenzione senologica con screening mammario

Lunedì 22 Maggio 2023, alle ore 11:00, c/o la Sala Giunta del Comune di Bari, il presidente della Commissione Cultura, nonché delegato politico della rete delle Città sane oms, Giuseppe Cascella e la delegata del Sindaco per l’emergenza sanitaria, Loredana Battista presentano “Una poltrona dedicata per ritrovare un sorriso”, un importante appuntamento che mette al centro la donna, le patologie mammarie e la prevenzione.

Alla conferenza stampa prenderanno parte i due organizzatori dell’evento – “Glamcode Italia” di Dario Selvano e “Una Stanza per un sorriso” (Associazione affiliata nazionale FAVO) – presidentessa Rosanna Galantucci, che illustreranno l’evento, la socia volontaria dell’associazione, Enza Tancredi, referente per la formazione delle parrucche e la Responsabile del programma di screening mammografico ASL Bari, Dott.ssa Alessandra Gaballo, che parlerà di prevenzione del territorio e di come questa si integri con Le Breast Unit.

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ESPERTI A CONFRONTO. Tumori della pelle, le sfide della ricerca scientifica

Melanoma e tumori della cute: esperti a confronto. Il mese di maggio è il mese della prevenzione dei tumori della pelle, in particolare del melanoma che, di fatto, rappresenta la neoplasia cutanea a maggiore incidenza nella popolazione giovane di entrambi i sessi. I risultati dei nuovi trattamenti personalizzati, tra cui la immunoterapia ed i farmaci a bersaglio molecolare, hanno radicalmente modificato la sopravvivenza in un ampio numero di pazienti consentendo, in alcuni di essi, con malattia avanzata di ottenere la remissione definitiva. Di rilievo, i trattamenti integrati, consentono approcci chirurgici diretti e processi radioterapici innovativi. Analoghi risultati sono stati ottenuti nel melanoma delle mucose ed oculari, nonchè nei pazienti con le più frequenti neoplasie cutanee, ovvero, il carcinoma squamoso e basocellulare nelle quali la gestione multidisciplinare, costituisce oggi, una assoluta necessità per la migliore strategia terapeutica. Di questo, si discuterà il 12 e 13 maggio pv, ore 9.00, a Villa Romanazzi Carducci. Il Prof. Marco Tucci, docente universitario ed oncologo medico presso il Policlinico di Bari è il promotore dell’evento, parteciperanno i maggiori esperti nazionali e regionali. Verranno discussi, tra l’altro, i dati delle più innovative strategie terapeutiche ed a trials clinici in fase di approvazione, nuove tecniche radioterapiche e trattamenti chirurgici loco-regionali. Ampio ascolto sarà dato ai pazienti per i quali è previsto un incontro il 13 maggio, dalle ore 10.30 alle 11.30, con i presidenti delle principali associazioni dedicate al melanoma in Italia.

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Alzheimer: alterazioni molecolari negli astrociti condizionano il cervello

Un team di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova e Pisa (Cnr-In) e del Dipartimento di scienze biomediche dell’Università degli studi di Padova ha studiato le alterazioni dei segnali intracellulari nella malattia di Alzheimer, una patologia neurodegenerativa – ancora oggi incurabile – che colpisce oltre 50 milioni di persone nel mondo. L’Alzheimer si caratterizza per una progressiva atrofia cerebrale con perdita di memoria e problemi cognitivi e, nella maggior parte dei pazienti, si presenta in forma sporadica. Solo nel 5% dei casi è familiare, ovvero causata da mutazioni genetiche ereditarie.

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Neoplasie: screening e caschi refrigeranti per prevenire l’alopecia

Tumori: in Italia 65.000 decessi oncologici. Impenna il numero di donne e uomini che sopravvivono alla diagnosi di tumore, aumenta il tasso di guarigioni e sempre più persone tornano ad avere aspettativa di vita. I dati statistici, fortunatamente, testimoniano l’efficacia dei programmi organizzati di screening e l’Osservatorio Nazionale Screening (ONS), in merito all’attività svolta nelle Regioni, sottolinea continui progressi nello sviluppo dei programmi organizzati.

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Sindromi dello spettro autistico nelle donne: dalla ricerca di base un possibile approccio terapeutico

Uno studio realizzato presso la Fondazione Santa Lucia IRCCS in collaborazione con l’Istituto di farmacologia traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Ift), ha individuato, in modelli sperimentali, possibili strategie terapeutiche per sindromi autistiche esclusivamente presenti nel genere femminile, che appaiono legate ad anomalie anatomiche e funzionali dell’ippocampo. 

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Malattie trasmesse dalle zecche, un workshop il 20 aprile al Campus Medicina veterinaria

“Gestione e prevenzione delle malattie da patogeni trasmessi da zecche: la sfida dell’approccio One Health” è il titolo del workshop che si terrà dopodomani, giovedì 20 aprile, dalle ore 9.00 nell’Aula Magna del Campus di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari, ubicato a Valenzano al km 3 della Strada provinciale per Casamassima.

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Nuove prospettive per la correzione genetica nella sindrome ICF

Ricercatori dell’Istituto di genetica e biofisica “Adriano Buzzati Traverso” (Cnr-Igb) e dell’Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” (Cnr-Iac) del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, in collaborazione con colleghi del Centro di ricerca Technion di Haifa, in Israele, hanno applicato una strategia innovativa per “correggere” i difetti genetici che causano la sindrome da immunodeficienza, instabilità centromerica e anomalie facciali (ICF), una rara patologia genetica. I difetti genetici alla base di questa patologia comportano profonde alterazioni epigenetiche, in particolare della metilazione del DNA, ovvero di quel meccanismo che garantisce che i geni possano esprimersi in modo appropriato a seconda del tipo cellulare e delle fasi biologiche dell’individuo.  

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ASSISTENZA ONCOLOGICA DOMICILIARE, AVVIATO IN PUGLIA IL PRIMO PROGETTO PILOTA DI SANITÀ DIGITALE

Un progetto pilota pensato per potenziare l’assistenza oncologica domiciliare, che più di altre può beneficiare del clima di innovazione tecnologica nel quale stiamo vivendo. A presentare i risultati del progetto, promosso da Fondazione ANT e realizzato grazie a MyHospitalHub® PRO, la piattaforma per il monitoraggio da remoto dei parametri vitali dei pazienti sviluppata da Adilife e ceduta a titolo gratuito da Takeda, gli esperti riuniti oggi all’Albergo delle Nazioni di Bari. 

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La molecola NGF per limitare i danni cerebrali

La sperimentazione, i cui risultati sono pubblicati sul British Journal of Pharmacology, si inserisce in un contesto di cura nel quale è necessario agire con la massima tempestività: è noto, infatti, che in conseguenza di un trauma cerebrale (lesione primaria) si possono verificare in breve tempo una successione di eventi molecolari e biochimici tali da peggiorare ulteriormente il danno. “Sappiamo che queste lesioni possono attivare una serie di conseguenze a cascata quali ischemie (per un ridotto apporto di sangue), ipossie (per carenza di ossigeno) e neuroinfiammazioni, che acutizzano la gravità e aumentano l’estensione della lesione, con esiti spesso permanenti e invalidanti. Il nostro studio nasce quindi dalla necessità di prevenire, o limitare, alcuni di questi meccanismi che determinano l’insorgenza di danni secondari”, spiega Marzia Soligo del Cnr-Ift, autrice della ricerca.

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