Tempo di lettura: 2 minuti
Un nuovo vino da scoprire, un’originale mostra di abiti realizzati con ortaggi, legumi, pasta e grano, la visita della cantina storica e di un antichissimo frantoio ipogeo. Questo e altro si potrà scoprire presso l’Azienda Agraria Duca Carlo Guarini di Scorrano, una delle più antiche e prestigiose aziende vitivinicole del Salento. L’appuntamento è per domenica 25 maggio in occasione di “Cantine Aperte 2014”, l’evento di punta del Movimento Turismo del Vino. Dalle 10.00 alle 13.00 e poi dalle 15.00 alle 21.00, la famiglia Guarini accoglierà gli enoturisti nella costruzione settecentesca, dove ha sede la cantina per una giornata all’insegna del buon “gusto” e dell’originalità.
I luoghi del vino si trasformeranno in una galleria d’arte, dove poter ammirare opere davvero uniche: tra moderne cisterne d’acciaio collocate sotto antiche volte a stella, saranno esposti abiti di spighe, corpetti di fagioli, gonne di carciofo e gilet di zucchine, frutto dell’estro e dell’originalità di Rosamaria Francavilla, artista appassionata di cibo e di cucina, abile a catturare il fascino dei frutti della terra, capace di immortalare i vegetali nella loro bellezza più intima, facendoli diventare abiti-sculture.
Un connubio imprescindibile quello tra il vino e il cibo, che vedrà i grandi vini prodotti dall’azienda abbinati alle varie opere in esposizione: il nuovo negroamaro vinificato in bianco “Taersìa” all’abito per la festa con foglie di cavoli e collana di peperoncini; “Malìa”, da malvasia nera in purezza, al “Sopraveste”, sipario di piselli, ceci, lenticchie, fagioli e pasta fresca; il negroamaro “Natìvo”, da uve coltivate con metodo biologico certificato, al “Korpetto” etnico con ceci, lenticchie, fagioli, piselli, cicerchie e riso. E ancora, per i rosati: “Campo di Mare” con “Casa Mia” di rami, pomodori, melanzane e zucchine essiccate; “Malìa Rosa”, rosato ottenuto dalla vinificazione in bianco di uve Malvasia nera, con la “Corazza” di zucchine e melanzane. Non manca il primitivo “Vigne Vecchie” con il “Filo d’Arianna”, realizzato con fagioli e il bianco “Murà” da Sauvignon Blanc con “l’Abito per Michelina de Cesare” fatto di carciofi. Nel frantoio ipogeo ci sarà l’installazione “Nido” con spighe di grano e uova di struzzo abbinato al negroamaro “Pìutri” e l’abito “DiVino” di legumi e cartapesta con il potente primitivo “Boemondo”. Infine all’esterno, sotto il porticato, si potrà ammirare il corpetto di carciofi e la gonna di lamiera.
Questi abiti pregiati raccontano di stagioni, colori, territorio, e nascono dall’esigenza di condivisione del cibo radicato nel tempo e nella tradizione recando in sé, nella scelta dei materiali utilizzati, i simboli legati alle fasi della vita, come la nascita, la maturità, la fertilità. Oltre ai vini si potranno degustare friselline condite con squisito olio extravergine d’oliva e agrumato, gustose creme di carciofi, di olive, di cipolle e mele selvatiche, di pomodori secchi, di peperoni gialli e rossi, della linea agroalimentare “Le Masserie del Duca”.
Info: Azienda Agraria Duca Carlo Guarini, Via G. Sindaco 54, Scorrano (LE), tel. 0836.460257 info@ducacarloguarini.it – www.ducacarloguarini.it