Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo l’apparizione a Sanremo 2024 con il singolo Autodistruttivo e l’album “Sto nella Sad “certificato Disco d’oro da Fmi/GfK italia, torna LA SAD, trio dall’attitudine punk, irriverente, colorato, anti benpensante formato da Theo, Plant e Filks. Il nuovo album uscito oggi 5 Aprile, è nel segno della continuità con il sound precedente , ricco di chitarre distorte ritmi frenetici, testi diretti e quella ormai famosa attitudine punk marchio di fabbrica della band! Già dal titolo “Odio La Sad” si comprende come il nuovo lavoro dei ragazzi sia provocatorio, in senso costruttivo a ricordarci che gli attacchi personali sulle nostre debolezze, spesso posso indurre una reazione diversa, un punto di forza, una leva attraverso la quale affrontare l’oggi e il domani con più resilienza e determinazione. La band nell‘album affronta una varietà di temi, scottanti e al tempo stesso profondi, come l’amore ma anche l’odio, la sanità mentale, il problema delle dipendenze, quello sempre presente dell’insoddisfazione, e della ricerca di un posto del mondo, ma anche dell’accettazione di se stessi, riguardo il malessere e le frustrazioni personali. In questo album poi sono presenti alcuni feat con PINGUINI TATTICI NUCLEARI, ROSE VILLAIN, ARTICOLO 31,BNKR44,NASCA,ed un simpatico rifacimento di LAMETTE con la mitica RETTORE.

Il disco:

L’album si apre con “ODIO LA SAD” la title track dell’album, in cui si parla del sentimento d’odio che viene spesso indirizzato verso chi non si conforma, non sin adegua agli schemi imposti dalla società, c’è chi sogna cosa diverse dalla massa e per questo viene spesso preso di mira, semplicemente perché si è se stessi. Quello che è stato anche a volte veicolato verso questo trio di ragazzi punk, che però hanno voluto trasformarlo in qualcosa di positivo per aiutare chi ascolta a reagire. Un brano velocissimo sotto il profilo ritmico, tritacarne, cantato e quasi urlato, con la chitarra distorta ma con un bell’arpeggio, che segue anche il ritornello, e delle pause che ti danno giusto il tempo di rifiatare, per poi ricominciare fino alla fine del brano. Si continua con MALEDETTA VITA, in cui si affronta il tema del dolore e della frustrazione, il testo si muove su coordinate diverse dal brano che lo precede, l’esorcizzare certe tensioni emotive, difatti la frase “quanto è bella questa maledetta vita” la dice lunga sull’obbiettivo finale del brano, ovvero quello di imparare ad apprezzare la vita con la sue difficoltà. Pezzo più introspettivo dove la chitarra arpeggiata e appoggiata su suoni quasi più “gonfi”, a rendere l’atmosfera più meditativa, rende l’entrata vocale del vocalist dei Pinguini “comoda” quasi in un legame naturale che si forma con la base sonora, prima di arrivare a degli stacchi molto potenti in tipico stile La sad, che preludono al finale in linea con l’atmosfera iniziale. Ottimo brano. SADGIRL si può definire una canzone d’amore, un amore complicato, ansiogeno e insicuro in cui la ragazza protagonista fa i conti con i problemi della vita. Ingresso con chitarre ritmate, in sedicesimi, ricche di delay, per poi portarci ad un tipico quattro quarti con il basso in evidenza ed un ritornello in cui rientrano le distorsioni. Stacchi all’unisono durante l’ultimo ritornello, che prosegue poi riprendendo il ritmo e cosi fino alla fine. NON LO SAI ha un ritmo che ti trascina, senza accorgertene fino al ritornello bello da ascoltare, scivola in modo gradevole e la voce di Rose Villan ci porta un timbro totalmente diverso che da un valore aggiunto al brano. Il testo colpisce molto perché parla del senso di credibilità che gli altri affibbiano alle persone senza conoscerle profondamente e sminuendo ogni loro iniziativa; E’ incentrato sul senso di rivalsa, che può nascere anche nei confronti di chi è a noi più vicino, ma non crede minimamente in quello che cerchiamo di costruire. Molto bello perché celebra la volonta’ di riscatto. Su AUTODISTRUTTIVO dopo tutto il successo avuto, diviene facile scrivere che è divenuto l’emblema della band ma anch’essa è una composizione che parla di un tema delicato; l’accettazione, soprattutto da parte delle persone a noi più care, della nostra identità e della sofferenza che questo porta quando non ci sentiamo capiti. Questo pezzo dona la voce a chi vive queste emozioni, ecco il suo obbiettivo.

GOODBYE feat Articolo 31 , si sviluppa tra arpeggi, chitarre distorte punk quasi cross over, ed il testo che parla di come la gente vuole manipolare le persone, cosa dovremmo o non dovremmo far; ma anche di rivoluzione e di disagio ed in questi temi gli articolo 31 sono fra i primi a saper comunicare al meglio il concetti. “chi se ne frega “come dice il testo e cantano i La Sad , e se non ci apprezzate per quello che siamo se ci volete diversi allora….ciao!( per non scrivere altro).MEMORIE brano caratterizzato da un bel stop and go ritmico, chitarra prima pulita e poi distorta per un testo che parla di smarrimento, ma grazie alla musica questo disorientamento scompare. A questo brano partecipano i Bnkr 44 e con loro i La Sad descrivono il loro lato artistico pieno di alti e bassi. IL MIO LATO PEGGIORE è forse uno dei brani preferiti di chi scrive, qui si parla di un amore tossico, che diventa un incubo oltre ad essere diventata una vera e propria dipendenza. Le false apparenze sono sempre pronte a coinvolgerci, uno dei temi del brano. Ritmo cadenzato e tantissimi controtempo della batteria quasi a descrivere questo senso di ansia. Ritornello potentissimo con ritmi che si alternano tra il dimezzato ed il raddoppiato stessa sensazione che ti lascia il brano. E qui arriviamo a LAMETTE la cover con Donatella Rettore, tutti conosco questo brano e la versione dei La Sad riesce a valorizzarla ulteriormente, resta un urlo generazionale. FUCK THE WORLD uno dei migliori pezzi dell’album chitarre basso batteria a mille una critica alla società in pieno, uno schiaffo diretto e forte alle nostre certezze, forse il migliore a parere di chi scrive dell’album. Alla fine resta l’idea di un disco che è un continuo chiaro scuro, luci ed ombre ma sempre con l’intenzione coerente di raccontare la realtà in tutte le sue bellezze e storture come nello stile de la Sad.

Riproduzione Riservata

Slide