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Su RaiPlay è in arrivo domani una docuserie dedicata ai 30 anni di carriera di Luciano Ligabue. Sono intervenuti in conferenza stampa, oltre al protagonista Ligabue, Elena Capparelli, direttrice di RaiPlay e Digital, Maurizio Imbriale, vicedirettore RaiPlay e Digital, e Stefano Accorsi, narratore della serie, tramite un video registrato.

Siamo emozionati e onorati di avere Ligabue per celebrare i primi 30 anni di carriera“, ha detto Elena Capparelli. La direttrice di RaiPlay ha dunque ceduto la parola al cantautore.

Sapevo di dover raccontare la mia storia ma il problema era il come. – Afferma Ligabue – Con Stefano (Accorsi, ndr) c’è un’amicizia di vecchia data, Stefano è uno che sa cazzeggiare e ha una parte buona, più sdrammatizzante e umoristica che funziona bene con me. Le canzoni dovrebbero far parlare da sole, è un pensiero un po’ codardo, ma mi sono raccontato così tanto con le canzoni…”

Il cantautore ha dunque raccontato i capitoli di questa serie: “La terza puntata smentisce uno dei 3 o 4 aggettivi che mi vengono appioppati, cioè riservato. La prima puntata ricorda gli esordi con molti inediti, la seconda parla dell’esplosione, la quarta parla dei film, la quinta delle mie tre grandi crisi professionali e di quando ho deciso di ritirarmi senza farlo. La sesta parla del mio rapporto con il “mio pubblico”, anche se c’è molta arroganza nel definire proprio il pubblico. Infine c’è una puntata sull’anima dei posti in cui ho suonato, perché ho suonato quasi in qualsiasi posto possibile ed è un racconto su cosa ha voluto dire raccontare la musica. Non avrei mai accettato di girarla, serviva l’esperienza di Duccio Forzano

Le parole di Stefano Accorsi, narratore di questo racconto della carriera di Luciano Ligabue, sono arrivate grazie a un filmato: “Raccontare Ligabue in 5 ore è stato difficile, ma divertente perché Luciano è un amico. Raccontare tutto grazie all’amicizia ci ha permesso di raccontare bene Luciano, che mi raccontava tutto in modo onesto e lui lo fa anche come artista. Non ci si annoia con Luciano, dietro un suo punto di vista c’è anche un pensiero.

Questo prodotto ci permette di conoscere Ligabue dietro ogni suo aspetto, diverso dal glamour.  – Ha dunque glissato Maurizio Imbriale, vicedirettore RaiPlay e Digital – Sono oltre 300 minuti di girato con un copione corposo, c’è tanto lavoro di improvvisazione ma anche tanto lavoro studiato dietro che racconta un italiano 2.0 nel passato, nel presente e con uno sguardo sul futuro. Sono 7 capitoli con 3 puntate l’uno, che inducono ci auguriamo al bingewatching

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