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Legge 180 e abolizione dei manicomi, a cento anni dalla nascita (11 marzo)  di Franco Basaglia. Indubbiamente uno degli “eroi civili” italiani del ‘900. Al suo nome è legata la grande riforma delle istituzioni psichiatriche, che costrinse l’Italia a passare dal “Medioevo” alla “Modernità”, in fatto di “malattia mentale”. La Legge 180 rimise in linea con la Costituzione il “Servizio Pubblico” della Psichiatria. Abolendo il suo principale strumento: “il manicomio”. A Cisternino in provincia di Brindisi, si è tenuto il primo appuntamento di confronto tra, da un lato, esperienze personali e professionali nel campo della “salute mentale” e, dall’altro, i produttori di cultura ed arte, dal momento che le discipline creative sono state decisive in molti percorsi di salute ed emancipazione. Proprio Cisternino, citta della Valle d’Itria, fu teatro, nel 1991, di una importante circostanza: dopo un lungo lavoro propedeutico di “Salute Mentale di Comunità”, un gruppo di ricoverati provenienti dal Manicomio di Bisceglie, occuparono l’omonimo centro insieme agli altri “utenti”, agli operatori e a molti Cittadini, per reclamare il diritto ad essere curati nel luogo di nascita, e ad ottenere una abitazione. Di fronte alle grandi resistenze opposte dal Manicomio, che intanto aveva plagiato alcuni familiari, l’intera Cittadinanza si pose a difesa dell’esperienza creando il Comitato “Ben tornati a casa”, con in testa il Sindaco di allora e tutte le componenti politiche, sindacali e sociali locali. Cisternino fu così una delle sedi di avanguardia nella storia pugliese della Legge 180. Per questo già dal 15 febbraio scorso è stato avviato un calendario “in progress” di iniziative per un altro per i cento anni della nascita, quello di Lisetta Carmi. fotografa italiana, famosa per i suoi reportage di impegno sociale realizzati negli anni sessanta e settanta, come i camalli di Genova, i travestiti di Via del Campo, i campi profughi palestinesi. Un primo incontro risultato molto fruttuoso per aver prodotto utili testimonianze dalla lontana stagione degli anni ’70 delle “battaglie civili” che portarono all’approvazione della Legge 180, ed alla abolizione dei manicomi. Grande attenzione è stata anche rivolta a come i Media, la Letteratura, il Teatro, la Danza ed il Cinema hanno raccontato la questione dei manicomi e del loro superamento; così come le stesse arti figurative e sceniche, praticate in prima persona dei cosiddetti “malati di mente”, hanno avuto una funzione decisiva per la loro emancipazione.

Oreste Roberto Lanza

 

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.