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C’è subito un dato significativo da evidenziare: Il centro studi della Lega Pro ha rilevato come nei diciannove turni del girone di andata, le presenze negli stadi della Serie C sono aumentate del 40 per cento, passando da 1.059.304 spettatori del 2022-23 agli attuali 1.478.526. Una crescita rilevante del torneo e che potrebbe abbattere il muro dei 3 milioni complessivi di spettatori, tra paganti e abbonati, un milione in più dell’anno passato. “È un traguardo straordinario, che ci riempie di orgoglio. Siamo il campionato della gente, delle 60 piazze distribuite nel Paese, popolare e amato”. Spiega il presidente della Lega Pro Matteo Marani. Importante il dato del ritorno allo stadio dei tifosi del Taranto cercato e voluto proprio da Eziolino Capuano che sta rispettando la tabella programmata: quella di dare un’identità precisa ad un territorio sportivo che merita palcoscenici diversi, più aderenti con la storia di questa comunità calcistica. Il Taranto è da tempo in zona play off. Nelle vesti di responsabile tecnico Capuano vuole uomini che capiscano il privilegio della maglia. Dopo l’uscita di Pietro Cianci, accasatosi al Catania, di Romano e, voci insistenti, di Antonini al Catanzaro, ecco arrivare in riva allo Jonio De Marchi classe 1994 e Micelli. In attesa di capire chi tra Foggia e Taranto intascheranno il tesserino dell’attaccante Tascone. Ma c’è un sogno che da mesi nutre in cuor suo Capuano è si chiama Filippo Falco. Un’aspirazione, forse una giusta visione, per un giocatore che guadagna oltre 480 mila euro annui. Ma Capuano precisa: “Mai dire mai. Mai smettere di sognare”. Mentre le vespe di Castellammare di Stabia, dopo il pareggio di sabato scorso, in zona recupero di Magnanelli al Partenio con l’Avellino, svoltano decisamente verso la cadetteria, Avellino, Benevento Crotone e Catania, cercano con il mercato cosiddetto invernale di aggiustare il tiro sulle proprie prospettive. Il Catania di Lucarelli ha visto l’arrivo di Pietro Cianci dal Taranto di Peralta dal Foggia e di Welbeck (Catanzaro), Cicerelli (Lazio), Celli (Ternana), Costantino (Monterosi), Kontek (Virtus Entella). L’Avellino cerca di farsi strada. Dopo la beffa di Starita finito al Benevento, c’è il ritorno di De Cristoforo alla corte di Pazienza proveniente dal Picerno, di Lotti e del difensore Liano. Il Benevento per adesso si gode Ernesto Starita soffiato a quelli della porta accanto, l’Avellino di Pazienza. Il Crotone è immerso in diverse trattive. Intriga molto l’idea Frigerio per il centrocampo. Potenza, appena rientrato nella griglia dei playoff, e Picerno buttano un’occhiatina al mercato. Per la squadra del Presidente Macchia è in arrivo il centrocampista Maisto classe 2003 dall’Avellino, mentre il Picerno prende dal Brindisi calcio l’esterno di destra Albertini dando al Giuliano l’attaccante Diop. Una nota per il Brindisi calcio ultimo in classifica in compagnia del Monterosi Tuscia. Ha quasi cambiato l’intera squadra con la speranza di arrivare ad una salvezza di cui al momento non crede neanche il nuovo allenatore Roselli.  Insomma, come sempre il girone C  è piena fibrillazione; un torneo che continua a mantenere saldi i principi di equilibrio, dove le sorprese non mancano, lasciando ai numeri e alle ipotesi da bar il tempo che trovano

Oreste Roberto Lanza

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.