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Ad incantare il pubblico del Teatro Kismet di Bari, sabato 16 dicembre, i versi di Mariangela Gualtieri. Una delle voci poetiche più apprezzate della scena, vincitrice, tra gli altri, del Premio Histrio alla drammaturgia contemporanea, ha dominato il palco dell’Opificio per le Arti di Bari.

‘Paesaggio con Fratello Rotto’, produzione Teatro Valdoca, il titolo della rappresentazione e si inserisce nella stagione ‘Bagliori’, a cura di Teresa Ludovico.

A 18 anni dalla scrittura della trilogia che compone lo spettacolo (Fango che diventa luce, Canto di ferro, A chi esita), la poetessa si interroga su come tutto sia in trasformazione: “Il paesaggio riflette qualcosa che è avvenuto nella mente/cuore degli umani – spiega – ed è anch’esso in rovina, con le sue meraviglie d’acqua di vette e di cielo tutte intossicate, imbrattate da tracce arroganti di noi”.

Sul palco la poetessa in dress bianco, un microfono amplificato, un solo faro ad illuminarla, una scenografia essenziale perché a fare da scena è la potenza della sua poesia.

Un’atmosfera intensa dove teatro e poesia si intrecciano dando luogo ad uno spettacolo di stupore e meraviglia e la poesia interpretata da Mariangela Gualtieri esce dalla pagina scritta e si fa canto per chi ascolta.

“Che cosa diremo a quelli che nascono ora? che scusa troviamo per questo disastro umano?”

Con questi versi in un silenzio carico di attesa è iniziata la rappresentazione.

Versi così drammatici ed attuali e che esprimono la disperazione per come noi esseri umani riusciamo a distruggere di bello intorno a noi, per come riusciamo ad abbandonare le cose essenziali, il sapore del pane, l’abbraccio a una madre, le radici profonde che ci sospingono verso il cielo.

E queste domande danno voce i personaggi protagonisti della Trilogia: un Oracolo, un Macellaio, tre Animali dolcissimi e sapienti, una Ragazza Uccello, una Geisha, due Gemelli Siamesi. E tutti i personaggi incarnano questo chiedere brancolante. «Che parto rifiutato ha fatto | di noi solo un nome e un cognome?» «Che cosa fa di noi solo | un grumo | nello splendore del mondo?». Domande alle quali rispondono gli stessi personaggi, “tutte figure che sembrano abitare un unico cuore umano, voci di quel popolo inquieto, violento, pietoso ed enigmatico che ognuno di noi si porta dentro”. Sono esseri ibridi, figure in metamorfosi. Sono energie pure allo stesso tempo di raddrizzare storture, di sanare ferite, di attraversare la minaccia, il dolore, la distruzione.

Tutto nelle parole della Gualtieri è pacato, lieve e calmo. E quando alla fine ha chiesto al pubblico cosa volesse come bis, il pubblico all’unisono ha richiesto la poesia “Bello mondo”.

Questa poesia nota e più conosciuta con il nome di “Ringraziare Desidero”.

Una poesia recitata anche da Jovanotti nel corso della quarta serata di Sanremo 2022. Versi dolcissimi che nutrono l’animo. Un vero e proprio inno alla semplicità della vita.

Eccone un estratto:

“In quest’ora della sera da questo punto del mondo

Ringraziare desidero il divino

Labirinto delle cause e degli effetti

Per la diversità delle creature

Io ingraziare desidero per il coraggio e la felicità degli altri…

Io Ringraziare desidero per il bene dell’amicizia

 quando si dicono cose stupide e care

 per tutti i baci d’amore

 per l’amore che rende impavidi

 per la contentezza, l’entusiasmo, l’ebrezza

 per i morti nostri

 che fanno della morte un luogo abitato.

Ringraziare desidero

 perché su questa terra esiste la musica

 per la mano destra e la mano sinistra

 e il loro intimo accordo

 per chi è indifferente alla notorietà

 per i cani, per i gatti

 esseri fraterni carichi di mistero

 per i fiori

 ……….

 per il sonno e la morte

 quei due tesori occulti.

E infine Ringraziare desidero

 per la gran potenza d’antico Amor

 per l’Amor che se move il sole e l’altre stelle.

 E muove tutto in noi.

Si è conclusa così in questa atmosfera pacata e raccolta la serata con Mariangela Gualtieri, poetessa romagnola, nata a Cesena nel 1951, e laureata in architettura a Venezia.

Marcella Squeo

La dottoressa Marcella Stella Squeo è laureata in Giurisprudenza è una giornalista pubblicista e si occupa di cultura, spettacolo, musica e di beneficienza e volontariato facendo parte di diverse associazioni di settore.