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Fra le tappe di BTM (Business Tourism Management) InterAzioni – Special Edition, novembre ha visto come protagonista Matera

3 giorni nei quali 20 buyers italiani e stranieri e 6 giornalisti specializzati in turismo, food e lifestyle sono stati guidati alla scoperta di Matera, del suo patrimonio e della sua offerta turistica.

Matera è una città unica al mondo, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’umanità nel 1993 e Capitale europea della cultura nel 2019.
Terza fra le più antiche città del mondo, è stata abitata, senza soluzione di continuità, dal Paeolitico ad oggi.
La città è sorta in un’area rupestre a ridosso di una grande spaccatura carsica, chiamata gravina di Matera, dove il torrente Gravina insedia il suo letto, e la sua identità nasce da uno stretto rapporto con la roccia di calcarenite propria della zona. L’urbanistica che ha delineato il profilo di questa città, descrive l’interazione simbiotica fra l’uomo e l’ambiente e la città risulta perfettamente adattata al territorio, quasi ne facesse da sempre parte.

L’intenso programma del tour materano organizzato da BTM è partito proprio nel Parco della Murgia Materana, situato dall’altra parte della gravina. Da questo luogo si scorge tutta la città e se ne comprende la storia, dall’alveare di grotte ai cosiddetti Sassi, che si rivelano come un dedalo di stradine e case costruite intorno alle grotte, ed alla Civita, che divide i due quartieri dei sassi, con i resti delle mura fortificati e la maestosa Cattedrale che svetta con tutto il suo fascino. Questo luogo che nasce come rifugio di pastori, diventa roccaforte difensiva, e viene poi denigrato come “vergogna d’Italia”, oggi si mostra in tutto il suo incantesimo, ricordando quasi un presepe. Un magico incastro dove il tetto di una casa può essere una strada, i gradini di una scalinata incastrarsi fra le pietre o cingere un giardino, e dove le facciate delle case celano strutture scavate nella roccia, non solo abitative, ma di geniale ingegneria idraulica.
Una realtà che si è sviluppata sfruttando gli spazi come risorse, in una condizione di adattamento dove gli uomini e gli animali vivevano a stretto contatto, sia per rendere gli ambienti più caldi, sia per proteggere quella che era l’unica fonte di sostentamento. Condizione che è perdurata fino ad un recente passato, congelando l’avanzare del progresso.

Carlo Levi scrisse: “Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza”.

Il tour nel Parco della Murgia Materana comincia con l’accoglienza di alcuni bovini di razza Podolica, anch’essi “abitanti” del luogo che, vivendo tutta la vita allo stato brado, ci fanno comprendere come anche gli allevamenti non vanno a disturbare l’habitat naturale, apparentemente aspro, ma che in realtà nasconde una varietà ricchissima di ben 923 specie di vegetazione, tra le quali circa un centinaio molto rare o rarissime. Proprio gli antenati pastori avevano scavato nella roccia dei ripari, delle cisterne per l’acqua e anche tantissimi luoghi di culto. Difatti sono ben 150 chiese rupestri disseminate lungo la Murgia e le Gravine, impreziosite da affreschi ed incisioni. Alcune di queste chiese riprendono l’architettura delle allora contemporanee chiese, costruite con navate, transetti, absidi e cupole, ma non mettendo blocchi di pietre uno sopra l’altro per dare forma alle costruzioni, bensì “togliendo blocchi di pietra” dalla roccia, quindi non sviluppandosi al di fuori della terra, ma all’interno. Questo affascinante parco naturale nasconde quindi un preziosissimo sito archeologico.

Dopo aver compreso il profilo della città, guardandola dall’altra parte della gravina, ci siamo addentrati nel suo cuore per scoprirne i segreti.Il nucleo urbano di Matera è diviso in più zone, il Piano, la Civita e i due Sassi, Caveoso e Barisano.

La parte moderna della città si trova sul Piano, e si è allargata a seguito dello svuotamento dei Sassi negli anni ’50 e ’60.  La Civita invece è l’area formatasi nel “recente passato”, una specie di fortezza naturale a forma quasi piramidale che si adatta alla morfologia del territorio, incastrata tra i due rioni dei sassi, e si distingue per la sua eleganza. A separare il Piano dalle altre tre zone, troviamo via Ridola, piazza San Francesco d’Assisi, via del Corso e via San Biagio. V

ia Ridola e il museo nazionale di Matera sono intitolati a Domenico Ridola, medico, senatore e archeologico che ha voluto creare un luogo dedicato proprio alla conoscenza della storia di matera attraverso i documenti archeologici da lui collezionati. In questa via si trova Piazza Pascoli dove svetta palazzo Lanfranchi in tutta la sua bellezza. Oggi è la seconda sede del Museo Nazionale, ma durante l’Unità d’Italia fu un istituto scolastico dove Giovanni Pascoli insegnò durante il suo primo incarico. 

“Delle città in cui sono stato Matera è quella che mi sorride di più quella che vedo meglio ancora attraverso un velo di poesia e di malinconia”. Giovanni Pascoli

Da piazza Pascoli si scorge un meraviglioso affaccio dal quale ammirare il Sasso Caveoso e la Civita. Raggiungendo piazza 

San Francesco d’Assisi, dove è ubicata la chiesa dedicata al santo, parte via Duomo che conduce ad uno dei simboli della città, la maestosa Cattedrale. Il Duomo di Matera è dedicato alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio e si trova sul punto più alto di Matera. In stile Romanico Pugliese, si erige bianco e sobrio, con uno splendido rosone a 16 raggi.

E poi ci sono i Sassi, che sembrano due labirinti, ma in realtà tutti i suoi vicoli portano alla Civita, che li divide, o al Piano. 

Il Sasso Caveoso si trova a sud, ed è il quartiere più antico nel quale visitiamo la Casa Grotta di Vico Solitario, dove c’è la ricostruzione di una tipica abitazione scavata nel tufo, con arredi, oggetti di uso quotidiano e attrezzi per il lavoro e riproduzioni degli animali che risiedevano nella stessa casa con le persone. Una voce registrata racconta cosa significava quello stile di vita così denigrato dal resto dell’Italia.Il Sasso Barisano invece si trova a nord, ed è il rione più grande, le cui case sono state restaurate e oggi ospitano numerosi ristoranti, b&b e alberghi, anche di gran lusso, dove le grotte racchiudono arredi delicati e a volte anche rustici, ma di un’eleganza perfettamente in simbiosi con la pietra, che li rende magici e unici, come il Palazzo del Duca, che la prima sera ci ha ospitato a cena in una delle grotte, servendoci una cena sublime, ma il cui “piatto forte” era proprio l’atmosfera.
Perdersi di notte fra i percorsi tortuosi dei sassi e poi ritrovarsi di fronte il panorama dei Sassi illuminati, è un’esperienza estremamente suggestiva che bisogna assolutamente vivere almeno una volta nella vita!

Uno dei panorami più incantevoli del Sasso Barisano, è sicuramente il belvedere della chiesa di S.Agostino, costruita nel 1591 dai ruderi di una chiesa rupestre, che si affaccia sulla gravina e su un grappolo di case dove il campanile del Duomo spunta come un peduncolo.

Al fine di poterci dare una visione più ampia di come Matera abbia saputo creare una incredibile struttura ricettiva, il BTM ha dislocato i partecipanti all’evento in diverse strutture ubicate nel centro storico di Matera (ben 16). E nessuno dei partecipanti ha potuto sollevare critiche, perchè tutte le persone con le quali abbiamo interagito (dagli alberghieri, ai ristoratori, alle guide o a chi ci ha fatto vivere delle esperienze di laboratorio) hanno dimostrato competenza e “cura”, impegno e precisione, disponibilità e attenzione. Nulla è lasciato al caso ed è palese la voglia di migliorare ed eccellere. 

Il fatto che questa città sia stata abitata senza soluzione di continuità dal paleolitico fino ai nostri giorni, pur subendo un alternarsi di libertà e di soggezione e varie vicende di riscatti e di vendite, onte e onori, spiega la forza di questa popolazione che si rivela nella perseveranza di superare le difficoltà mantenendo i valori della tradizione ed, al tempo stesso, mettendosi in gioco e investendo nell’adeguarsi alle evoluzioni o alle richieste per valorizzare al meglio quello che è un incredibile patrimonio paesaggistico, culturale, ricco di arte e ingegno. 

Da segnalare come esempio di ingegno dei materani é l’antico e articolato sistema di raccolta delle acque piovane e sorgive, formato da numerosi canali di recupero collegati al maestoso Palombaro Lungo, una enorme cisterna scavata nella roccia profonda oltre 15 metri, con una superficie di 120 metri quadrati, che in passato arrivava a contenere fino a 1.5 milioni di litri d’acqua. Il Palombaro consentiva alla popolazione materana di avere una costante riserva pubblica di acqua per fronteggiare i periodi di siccità.

La radicata cultura dell’artigianato, di cui in questo luogo non si è persa la tradizione, ci è stata dettagliatamente illustrata dalle esperienze di laboratorio organizzate dal BTM e in altre 5 strutture alberghiere. Nel dettaglio, le esperienze erano così suddivise:
– Laboratorio del Pane, per osservare l’arte della lavorazione del Pane e conoscere le tecniche di lavorazione grazie all’esperienza di un Mastro Fornaio.
– Laboratorio di Argilla, durante il quale cimentarsi nella realizzazione del Cucù, fischietto in terracotta, tipico della tradizione lucana.
– Laboratorio di Ceramica, per osservare e apprendere la lavorazione della ceramica grazie alla bravura di un importante ceramista locale.
– Laboratorio di Cartapesta, per imparare le tecniche di lavorazione uniche che permettono di realizzare i carri trionfali per la Festa della Bruna
– Laboratorio del Legno, durante il quale comprendere la realizzazione del Timbro del Pane, antico strumento utilizzato dalle famiglie materane per marchiare il proprio pane prima di essere infornato dei forni comuni. Ogni famiglia aveva il proprio timbro con l’iniziale del proprio cognome per distingue la propria pagnotta da tutte le altre.

Una location alberghiera che invece ci mostra come Matera negli ultimi anni è diventata centro internazionale di convegni (come il G20) è stata l’UNA HOTELS MH. Un struttura nuovissima ed equipaggiata con i migliori sistemi audio-video per la gestione di meeting e conferenze, sale molto grandi, frazionabili e con indipendenti servizi di ristorazione ed aree esterne, anche se un limitato numero di stanze.

L’evento conclusivo di questa edizione materana si è svolto presso l’Hotel Alvino 1884 ed ha avuto grande successo, una risposta entusiasta di tutti gli operatori e una partecipazione attenta e copiosa di strutture ricettive del territorio.
Durante questa giornata, si è svolto il consueto “Business meeting”, per incontri dedicati al B2B tra compratori nazionali e internazionali, oltre che i venditori locali.
A concludere l’evento, un ricco cartellone di conferenze dedicate con le seguenti tematiche:

  • “BTM Gusto”, dedicato al turismo eno gastronomico
  • “BTM 4 Job”, dedicato alla formazione e il confronto tra i giovani e le imprese
  • “BTMOFF”, che garantirà ed offrirà gli strumenti specifici per albergatori e simili
  • “BTM Wedding Tourism”, un grande riflettore sul settore matrimoniale che ultimamente sta diventando complementare alla tipologia turistica

Dimore nelle quali hanno pernottato i partecipanti all’evento:
Pianelle Resort
Casa Diva
Dimora del Campo
Il Carrubo
Le Origini Suite & Rooms
Conche Luxury Retreat
La Suite Matera Hotel & Spa
Fra I Sassi Residence
Le dodici Lune
Hotel Sassi
In&Out Matera
Il casale di Maria
La Teresina Holiday Homes
La Casa dell’Artista
B&B Donna Rosa
Hotel Alvino 1884

Dimore nelle quali sono stati svolti i laboratori:
Hotel Dimora del Monaco
Hotel Cave del Sole
Dimore dell’Idris
Antico Convicino
L’Artiere

Dimore nelle quali ci è stato offerto il servizio di ristorazione:
Palazzo del Duca
Hotel Alvino 1884
UNA HOTELS MH Matera

Per quanto non sia facile trovare a Matera strutture alberghiere “economiche”, a differenza di molte città dove i prezzi elevati dipendono spesso solo dalla forte richiesta, qui ogni struttura ricettiva presenta un’offerta dove la qualità è adeguata e il servizio si rivela impeccabile.

Il prossimo appuntamento BTM sarà a Bari dal 27 al 29 febbraio 2024, presso la Fiera del Levante, dove si svolgerà il BTM Italia, nella sua decima edizione, con un calendario di attività ricco di novità. Tutte le informazioni sul sito www.btmitalia.it

Mariagrazia Giove