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È divento un appuntamento imprescindibile il “Premio Rota”, riconoscimento che da cinque anni viene consegnato a Torre a Mare, quartiere alle porte di Bari Sud, che lo stesso Rota aveva così definito: “Oasi di felicità tu sei il ristoro d’ogni cuore afflitto”. Un buen retiro     vissuto per oltre trent’anni, rinforzato nel corpo e nell’anima dal calore della comunità di questo villaggio di pescatori che non lo ha mai dimenticato. Uno spazio in via Leopardi 40 dedicato alla scrittura e agli incontri con i suoi “committenti, alcuni “signori” della storia del cinema come FelliniZeffirelli e Visconti.
Anche quest’anno, venerdì 8 e sabato 9 settembre (inizio alle 20.30), quindi, nella sua amata Torre a Mare si terrà la quinta edizione del “Premio Rota”, come sempre organizzato dalla coop. Aherostrato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e il Comune di Bari e inserito all’interno della “Festa del Mare 2023”. A presentare le due serate della quinta edizione sarà Enzo Gentile, scrittore e giornalista (Rai, la Repubblica e Mattino di Napoli).
Il primo dei riconoscimenti di questo 2023 andrà a Teho Teardo, friulano di nascita compositore, musicista multiforme animato lungo tutta la sua carriera da grande curiosità   nonché autore di trentatré originalissime colonne sonore fondamentalmente per il cinema italiano di ultima generazione. Già vincitore di un David di Donatello per le musiche del “Divo” di Paolo Sorrentino e oggetto di ben otto nomination tra Nastro d’argento e David di Donatello, Teardo rappresenta nel nostro paese ormai da parecchi anni forse il punto più avanzato di questo linguaggio.
Tessiture intriganti, folgorazioni capaci di testimoniare un avanzatissimo livello musicale e nello stesso tempo un paesaggio sonoro che in questo lungo percorso ha fortemente contribuito a disegnare le complessità dei nostri tempi. Teardo in questo appuntamento sarà presente in concerto con “Ellipses dans l’Harmonie. Lumi al buio”, la sua opera ispirata all’“Encyclopédie” di Diderot e D’Alembert.  In veste di solista con l’Orchestra Sinfonica Città Metropolitana di Bari (venerdì 8) con la Suite per archi e nella completa esecuzione col supporto delle immagini accompagnato dal suo Ensemble nella giornata successiva.
Invitato dalla Fondazione G. Feltrinelli a visitare la collezione di testi antichi e rari, un curioso per natura come Teho Teardo, non poteva non farsi affascinare da un lavoro fondamentale come L’Encyclopèdie di Diderot e D’Alembert e, nello specifico, dal libro sulla musica. Ne è scaturito è un raro ed efficace esempio di trasposizione in musica di un pensiero   paradigmatico, per comprendere quelli che sono stati i processi di diffusione del sapere in Europa.  “Recuperare lo spirito illuminista oggi è un atto politico e rivoluzionario.” Con questo spirito Teardo ha fornito alla scena musicale italiana un lavoro unico che spinge molto in là i confini musicali del nostro paese.
Il secondo riconoscimento andrà al giovane compositore salentino Valerio Daniele. Musicista legato ai temi delle radici musicali del Salento, Daniele si è segnalato per le musiche de “Il tempo dei giganti”, il docu-film di Davide Barletti e Lorenzo Conte che ha indagato con passione la vicenda Xylella. Il racconto in suoni, anche ruvidi, di Daniele raccontano dello smarrimento e del senso di perdita che questa malattia degli ulivi ha instillato negli uomini e nelle donne che fin dall’infanzia si sentono parte di questo Paesaggio.
Il programma
A partire da questa edizione, inoltre, inizierà un sodalizio con l’Orchestra Sinfonica Città metropolitana di Bari. Infatti, sarà un inedito omaggio di questa storica istituzione concertistica a Nino Rota a inaugurare, venerdì 8 alle 20.30, l’edizione 2023 del Premio. Un omaggio che sarà preceduto dall’esecuzione della Suite per archi tratta da “Ellipses dans l’harmonie” di Teardo (per l’occasione in veste di solista), cui seguirà un ex-cursus tra alcune storiche colonne sonore del grande cinema italiano per approdare a una lunga sequela di partiture di Nino Rota, scelte tra le più preziose spesso le meno eseguite.
Il giorno dopo, sabato 9 alle 21, sotto la vicina Torre Pelosa, come consuetudine ci saranno le esibizioni dei due premiati. S’inizia con Valerio Daniele che eseguirà parti delle musiche composte per il “Tempo dei giganti”, tratte da “Racconti dalla Fine del Mondo”, cui seguirà Teho Teardo con “Ellipse dans l’harmonie. Lumi al buio”, il lavoro multimediale ispirato all’Encyclopedie il testo simbolo del “secolo dei lumi” di Diderot e D’Alembert.
Il riconoscimento intitolato al grande Nino Rota viene tradizionalmente assegnato ad artisti particolarmente attivi nel cercare nuove soluzioni linguistiche, approcci innovativi che vanno ad affermarsi nel cinema come nelle serie Tv. Per Daniele, nome di spicco della musica sperimentale della nostra regione e non solo, si tratta dell’ennesima soddisfazione. Il giorno del conferimento del premio sarà il 9 settembre, a Bari- Torre a Mare.
Il Premio continua l’indagine nel mondo delle colonne sonore. Accanto al doveroso omaggio che verrà tributato a Nino Rota con l’esecuzione da parte dell’Orchestra Metropolitana di alcune partiture scritte per il cinema e quasi mai eseguite quest’anno, il riconoscimento viene attribuito ad un compositore italiano unanimemente riconosciuto tra i più innovativi del genere. L’avventura di Teho Teardo nel cinema, ma come pure per ciò che ha composto per il teatro e nella sua avventura discografica e live, rappresenta un approccio avanzato, molto prossimo agli standard internazionali dove la colonna sonora assume sempre più la titolarità di opera che sicuramente si affianca coerentemente alle immagini, ma che sviluppa una propria identità ben definita. Anche per il secondo premiato di questa V edizione, Valerio Daniele, ci si trova di fronte ad un approccio fuori dai canoni consolidati. Ha sicuramente testimoniato un percorso innovativo il lavoro di questo giovane musicista salentino la composizione delle musiche per “Il tempo dei Giganti”. Una sorta di “trasfigurazione” in musica del paesaggio sfregiato dalla Xylella. Un mix di suoni e note con soluzioni mai scontate, capace di rendere efficacemente ben oltre ogni parola il senso di perdita che sta avvolgendo queste comunità.
Redazione

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