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Il concerto dei Sigur Rós nel porto di Bari è stato un’esperienza incantevole e assolutamente memorabile. La band islandese ha regalato ai presenti una performance assolutamente straordinaria, mettendo in mostra tutta la loro maestria e la loro capacità di creare atmosfere uniche. riuscendo a riunire tutto quel pubblico che lo ha supportato e seguito negli anni che non ama la solita musica in circolazione, merito ancora una volta di Bass Culture che riesce a portare nel Sud Italia artisti mai giunti prima.

Fin dall’inizio, i Sigur Rós hanno dimostrato di avere un talento artistico incredibile. La loro musica, caratterizzata da melodie eteree, intricati paesaggi sonori e testi evocativi, ha trasportato il pubblico in un viaggio emotivamente coinvolgente. La voce ipnotica del frontman Jón Þór Birgisson, conosciuto anche come Jónsi, ha aggiunto un elemento di spiritualità e magia all’intera esecuzione.

La band ha eseguito molti dei loro brani più famosi, tra cui “Hoppípolla”, “Sæglópur” e “Untitled #8 (Popplagið)”, che sono stati accolti da applausi scroscianti dalla folla entusiasta. La band islandese ha presentato anche il nuovo album “ÁTTA” uscito il mese scorso, a dieci anni di distanza dall’ultima fatica “Kveikur”. Ogni canzone è stata interpretata con grande precisione e passione, creando un’atmosfera intensa e coinvolgente che ha tenuto il pubblico incollato al palco per tutto il concerto.

Il polistrumentista Kjartan Sveinsson è tornato all’ovile – dopo aver lasciato la band nel 2012 – per unirsi al frontman Jónsi e al bassista Georg Holm.

La scenografia è stata altrettanto stupefacente. Luci scintillanti, proiezioni visive suggestive e una dedizione totale all’estetica visiva hanno reso lo spettacolo un’esperienza multisensoriale davvero unica. Ogni elemento dell’allestimento era ben curato e concepito per accentuare la bellezza e l’essenza della musica dei Sigur Rós.

I  Sigur Rós riescono a penetrare il rumore e le distrazioni del mondo per portarti una  verità ed un sentimento puro come poche altre band. Come si sente in ÁTTA, c’è un nuovo impulso e una inedita  spinta nella band che arriva con una nuova line up.
In un mondo post-pandemia dilaniato da guerre, turbolenze economiche, guerre culturali e discorsi brutalmente divisivi, ÁTTA unisce portando benessere “È quello che la musica chiedeva e diceva da sé”, rivela Hólm.

L’interazione con il pubblico è stata minima, ma ciò ha contribuito a creare una sorta di intimità tra gli artisti e gli spettatori. È stato come essere catturati in un mondo a parte, dove la musica e l’arte si fondono in un’unica entità.

In conclusione, il concerto dei Sigur Rós nel porto di Bari per il Locus Festival è stato un evento indimenticabile. La band ha dimostrato di essere una delle migliori nel loro genere, (e sono passati trent’anni) regalando al pubblico un’esperienza musicale e visiva straordinaria. Se avete l’opportunità di vederli dal vivo, non esitate: ne rimarrete affascinati.

Foto di Michele Traversa (riproduzione riservata)

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.