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Un’anteprima prestigiosa di tre giorni segnerà una preziosa anticipazione della quinta edizione di «Esplorare 2023», la rassegna internazionale organizzata dalla Compagnia AltraDanza di Bari, con la direzione artistica di Domenico Iannone, che vivrà il suo clou nel mese di novembre 2023.
Venerdì 23 giugno (alle 20,30), sabato 24 (alle 20,30) e domenica 25 giugno (alle 18,30) l’appuntamento per gli amanti della danza si svolgerà alla Fondazione Museo «Pino Pascali» di Polignano a Mare, con il debutto nazionale di «Je ne suis pas Sébastien», della compagnia «MP3 Dance Project», per la regia e coreografia di Michele Pogliani. L’evento è sostenuto dal Teatro Pubblico Pugliese e organizzato in collaborazione con la Fondazione Pino Pascali, nell’ambito delle attività promosse d’intesa con l’Amministrazione Comunale di Polignano a Mare.
Si tratta dunque di una nuova creazione per il coreografo romano Michele Pogliani, con la sua Compagnia MP3 Dance Project: un solo/installazione che si muove attorno alla figura di San Sebastiano, celebre militare romano vissuto nel III Secolo dopo Cristo, martire per aver sostenuto la fede cristiana. Lo spettacolo è un pretesto per una indagine approfondita sul tema dell’eroe e dell’integrità umana: il sacrificio del martire si costituisce come archetipo di una integrità pura, impenetrabile, ma anche estremo atto di autodeterminazione.
Punto di partenza di questa produzione è il poemetto della scrittrice e poetessa Silvia Bre, intitolato «Sempre perdendosi» (2006), testo scritto per l’attore e autore Alfonso Benadduce. Il suono della parola poetica entra dunque nel teatro e nella danza per diventare gesto, grido e di nuovo parola. Dopo il successo di «Relative calm», spettacolo firmato da Bob Wilson e Lucinda Childs al Parco della Musica di Roma lo scorso giugno, e dopo il lavoro intimista «Camera Obscura» da lui stesso firmato, Pogliani si concentra ora su un progetto che svela un nuovo segno coreutico, magnetico, onirico e sospeso. Già coreografo di fama e interprete di punta dell’ensemble di Childs (che ha segnato la storia della danza recente), Pogliani ha creato questo lavoro per il danzatore Giovanni Marino, unico interprete in scena.
«Ostinazione e spiritualità – spiega Pogliani -, guerra e redenzione, sensualità e aggressività: alcuni modi di sentire lo spirito che si emancipa e il dono, dono divino e terreno insieme, poichè il divino è tangibile per la terra che lo esprime. Il dono di accettare e accogliere l’improvvisa intuizione dell’esistenza del sacro, senza indugi né perplessità. La convinzione dolorosa di essere nel giusto, trasformando il proprio modo di stare al mondo, per proteggere la propria postazione; una sorta di santità improvvisa, illuminante. Tutto questo è lui, il martire guerriero, beato sia lui. Proprio per questo…Je ne suis pas Sébastien».
Lo spettacolo è costruito con la drammaturgia di Andrea Fabbricino, Michele Pogliani e Giovanni Marino, con il visual design di Luca Attili, costumi e scenografia di Tiziana Barbaranelli, il sound design di Maurizio Bergmann, la voce recitante di Stefano Brudaglio e il coordinamento di produzione di Fabrizio de Angelis.
Info e prenotazioni: il ticket di ingresso per ciascuna delle tre repliche ha un costo di 10 euro. Biglietto ridotto a 5 euro, riservato alle scuole di danza e agli over 60. Per prenotare i propri posti scrivere via mail ad altradanza@libero.it.
Redazione

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