Tempo di lettura: 2 minuti

Tre serate estive, degustazioni, tre masterclass di cui una con yoga e tanta buona musica dal vivo. Si prepara così la nona edizione di Due Mari WineFest, l’evento enogastronomico di Taranto, il 28, il 29 e il 30 luglio al Mon Reve Resort.

Suggestioni: il vino tra arte, musica e cultura è il tema di questa nona edizione per offrire ai partecipanti l’opportunità di degustare una vasta selezione di vini provenienti da rinomate cantine locali e regionali. Dai bianchi freschi ai rossi corposi, passando per i rosati delicati, c’è un vino per soddisfare ogni palato.

I visitatori avranno anche l’opportunità di esplorare una varietà di prelibatezze gastronomiche grazie alle postazioni legate al food.

Oltre alla degustazione e al cibo delizioso, l’evento offrirà anche una serie di attività e intrattenimento per arricchire l’esperienza dei visitatori. Saranno organizzate sessioni di degustazione guidata, seminari condotti da esperti del settore e workshop sull’abbinamento cibo-vino. Gli appassionati potranno approfondire le loro conoscenze sul mondo del vino e imparare segreti e tecniche direttamente dai produttori e dagli esperti del settore.

Tre le originali masterclass (una per ciascuna serata): Yoga e Vino, Musica e Vino e Bollicine e gelato con un’azienda dell’Alsazia.

Inoltre, l’evento presenterà un programma musicale coinvolgente con esibizioni dal vivo di artisti locali. La musica creerà un’atmosfera vivace e festosa, rendendo l’esperienza di Due Mari WineFest ancora più coinvolgente e indimenticabile.

Per ulteriori informazioni sul programma completo, gli orari e l’acquisto dei biglietti, è possibile visionare il sito www.duemariwinefest.com, mandare una email a  duemariwinefest@gmail.com o telefonare al  numero 349 8784615.

Due Mari WineFest è orami diventato uno dei festival vinicoli più importanti della regione ed è organizzato da Stefania Ressa, Andrea e Fabio Romandini.

L’evento gode del patrocinio del Comune di Taranto.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.