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È stato presentato oggi al Cineporto di Bari “Il mio posto è qui, film co-diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, le cui riprese sono in corso da metà marzo fino a metà aprile tra Gioia del Colle e Fasano e che vede come interpreti principali Ludovica Martino e Marco Leonardi. All’incontro sono intervenuti i registi Cristiano Bortone e Daniela Porto, i protagonisti del film Ludovica Martino e Marco Leonardi, l’assessore alla cultura del comune di Gioia del Colle Lucio Romano e il direttore generale di Apulia Film Commission Antonio Parente.

Ambientato nella Calabria rurale degli Anni ‘40, il film racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico, una storia di amicizia e di emancipazione in un tempo e un luogo dominati ancora da una radicata cultura patriarcale. “Il mio Posto è qui” è scritto e co-diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, quest’ultima autrice anche del romanzo omonimo da cui è tratto il soggetto e prossimamente edito da Sperling & Kupfer. Il film è prodotto da Orisa Produzioni, con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia. a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020. Per la realizzazione del film sono impegnate 20 unità lavorative pugliesi.  

Cristiano Bortone, produttore e regista, ha vinto nel 2008 un David di Donatello con “Rosso come il cielo” e ha diretto nel 2016 “Caffè”la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina. In questo nuovo film affianca Daniela Porto al suo esordio come regista e sceneggiatrice e anche scrittrice del libro che uscirà in concomitanza con il film.

Commenta Cristiano Bortone: “La prima parte del film è stata realizzata in Calabria, che ha offerto la cornice del paese in cui la storia ambientata. In Puglia abbiamo però deciso di realizzare la maggioranza degli interni e delle costruzioni essendo il film in costume e quindi avendo esso la necessità di ambienti ricreati coerenti con l’epoca. La Puglia, infatti, negli anni è cresciuta molto e ormai ha infrastrutture, troupe e professionalità di altissima qualità. Dopo diversi film che ho fatto qui, per me è sempre un grandissimo piacere ritornare a lavorare in questa terra che è anche la mia regione di origine”.

Aggiunge Daniela Porto: “Come autrice donna ritengo che il tema dell’emancipazione femminile che nel film è storicizzato (proprio negli anni in cui è ambientata la storia le donne votarono per la prima volta) non sia purtroppo obsoleto. Ogni giorno leggiamo sulle cronache di casi di femminicidio, abusi sulle donne o anche semplicemente di un diverso eccesso che viene loro offerto al mondo del lavoro e alla società. Ritengo dunque che sia importante che opere cinematografiche continuino a interrogarsi e a stimolare il pubblico su queste tematiche, che forse proprio negli ultimi tempi rischiano di fare pericolosi passi indietro cancellando le conquiste che sono state fatte negli anni.”

Interpreti principali sono la giovanissima e apprezzata attrice Ludovica Martino, (“Skam Italia”, “Sotto il sole di Riccione”, “Lovely boy”, “Il campione”, “I migliori giorni”) e Marco Leonardi, attore dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata con il ruolo di Totò in “Nuovo cinema paradiso”, passata per grandi successi come “Come l’acqua per il cioccolato” di Alfonso Arau, “C’era una volta il Messico” di Robert Rodriguez, “Mary” di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come “Anime nere” di Francesco Munzi, “Maradona” di Marco Risi, “Tutti i Soldi del Mondo” di Ridley Scott, “Martin Eden” di Pietro Marcello e “Padre Pio” di Abel Ferrara.

Dichiara Ludovica Martino: “Quello di Marta nel film è un bellissimo ruolo femminile, sfaccettato e pieno di sfumature. È appassionante avere l’opportunità di interpretare questa parte, in un momento in cui ancora pochi ruoli femminili protagonisti vengono offerti ad attrici italiane. È la storia di una giovane donna che vive in un mondo ancora patriarcale, ma che lentamente comincia a prendere coscienza di sé stessa fino a conquistarsi il suo riscatto”.

A proposito del suo ruolo, Marco Leonardi afferma infine: “La storia del film mi ha molto emozionato anche perché non parla solamente dei temi dell’emancipazione femminile e dei diritti gay, ma è in fondo una metafora di un tema più universale che mi risuona molto dentro, quello del diritto di tutti noi a perseguire sempre i nostri sogni e la nostra identità.”

​​“È un grande piacere per la nostra città ospitare la troupe cinematografica del film “Il mio posto è qui” in due location molto importanti dal punto di vista storico, culturale e artistico come l’antica sagrestia della chiesa di San Francesco e la suggestiva Masseria Gigante – afferma l’assessore alla Cultura del comune di Gioia del Colle Lucio Romano -. È solo la prima di tante opportunità legate alla recente adesione del comune di Gioia del Colle alla Fondazione Apulia Film Commission.  Si tratta di una felice collaborazione che, anche in futuro, darà lustro e risalto alle bellezze e alle ricchezze del nostro territorio attraverso l’affascinante mondo del cinema”.​

Redazione

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