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A partire da mercoledì 25 gennaio, su Paramount + sarà visibile la nuova serie western “That Dirty Black Bag” (“Quella Sporca Sacca Nera”), una produzione internazionale in otto puntate firmata da Palomar Mediawan e Bron Studios. Nata da un’idea di Mauro Aragoni, scritta da Mauro Aragoni con Silvia EbreulMarcello IzzoFabio Paladini e diretta da Mauro Aragoni e Brian O’Malley. Oggi 23 gennaio la presentazione per la stampa al Multicinema Galleria di Bari.

La serie Tv in otto episodi è stata girata prevalentemente in Puglia, oltre che Spagna e Marocco.

All’incontro con la stampa erano presenti produttori e autori e tutti irrimediabilmente giovani ed entusiasti di aver portato a termine un progetto davvero complesso.

Noi di Lsd Magazine abbiamo chiesto al regista, Mauro Aragoni, come è nata l’idea di un western all’italiana.

Aragoni, (35 anni a marzo), di origine sarda, ci ha risposto che la trama originale è ispirata all’indimenticabile trilogia del dollaro di Sergio Leone, ed è incentrata su un cacciatore di taglie – Red Bill – che, portando con sé una misteriosa sacca nera, è alla ricerca di due banditi nel Messico di due secoli fa.

– All’inizio era un horror -, aggiunge il regista – il genere che prediligo, poi ho tolto il paranormale ed è rimasto il Western-.

Anche se tanto normale non è e ve lo dice chi l’ha visto in anteprima: tutti i personaggi sono dannati e l’ambiente in cui si svolge è a dir poco apocalittico.

La serie, nata per il pubblico americano è già uscita negli Stati Uniti  dove ha ricevuto molte recensioni positive.

Oltre il regista, presenti Nicola Serra – Produttore Palomar – in Puglia, dai tempi di “Braccialetti Rossi” e “Tutta la vita davanti” con Sofia Loren.

Noi della Produzione, ci dice Serra,  abbiamo pensato alla Puglia come set cinematografico sin da quando stavamo ancora pensando al soggetto, un soggetto entusiasmante, il film western, quello che guardavamo con i nostri padri sul divano, durante la nostra infanzia.

I set del versante italiano sono stati allestiti, grazie alla collaborazione con Apulia Film Commission, in diverse località della Murgia: tra gli altri, masseria Jesce e grotte di Pisciulo, ad Altamura, al Garagnone (masserie Capurso e Melodia) a Poggiorsini e l’antico stabilimento vinicolo De Laurentis a Santeramo. Negli spazi della Fiera del Levante a Bari sono stati ricostruiti sia gli interni tipicamente western sia scenari esterni creati ad hoc.

Dopo la presentazione, la proiezione in sala dei primi 2 episodi della serie.

Alessandro Contessa introduce il film, soddisfatto della riuscita, tenendo conto del periodo infelice in cui è stata girato, in piena epidemia 2020. Il lavoro è stato scritto in 9 mesi e prodotto in altrettanto tempo.

A seguire Antonio Parente, Direttore di Apulia Commission che ha sottolineato come la Sacca Nera sia una vera e propria serie “filmica”. Abbiamo girato una lunga serie che ha restituito al nostro territorio un indotto industriale non indifferente dal punto di vista economico.

E veniamo ora alla nostra Puglia.

Quali sono stati i palcoscenici cinematografici prestati alla “ Sacca Nera”?

Diverse località della Murgia, essenzialmente, la cava di Bauxite, come ha ricordato l’assessora alla Cultura Pierucci anche lei presente alla proiezione. E non solo, Spinazzola, Bari Vecchia e la Fiera del Levante per gli interni western, scenari creati ad hoc.

E il nostro territorio ha reso grandemente giustizia a Green Valley, il luogo immaginario in cui si svolge la “Sacca Nera” . Nicola Serra – ringrazia aggiungendo che questa serie, una vera e propria impresa, è nata da un idea folle, un western da vendere al pubblico americano. 

La serie vede come protagonisti: Douglas BoothDominic CooperNiv SultanGuido CaprinoChristian CookeRose WilliamsPaterson JosephZoe BoyleIvan ShawEugene Brave RockDaniel CaltagironeBenjamin Stender e con Anna ChancellorAidan Gillen e Travis Fimmel.

Un cast eccezionale, ha precisato il regista Aragoni, sottolineando il clima amichevole e goliardico instaurato sul set.

Alla fine della proiezione, il nostro governatore Emiliano ha ringraziato soddisfatto la produzione, sottolineando la sua predilezione per il cinema Western dove c’è sempre un’ingiustizia subita che porta alla vendetta. E ha invitato gli autori a ritornare nella nostra Puglia anzi” chiunque voglia diventare pugliese è ben accetto”.

Per la realizzazione della serie, sono state impignate 92 unità lavorative pugliesi.  

La foto della conferenza stampa di copertina è di Marcella Squeo (riproduzione riservata)

Marcella Squeo

La dottoressa Marcella Stella Squeo è laureata in Giurisprudenza è una giornalista pubblicista e si occupa di cultura, spettacolo, musica e di beneficienza e volontariato facendo parte di diverse associazioni di settore.