Tempo di lettura: 3 minuti

Il Festival Viator, ormai giunto alla sua 8° edizione, trasporta il suo fedele pubblico nell’affascinante mondo dei cammini, lungo le antiche vie medievali oggi ripopolate da moderni camminatori alla ricerca di una dimensione sempre più autentica del viaggio, sia esteriore sia interiore. Come ogni anno, intendiamo celebrare la bellezza dell’andar lento, del riconquistare una velocità umana, dimensione che la pratica dei cammini riesce a restituire a un’umanità diventata troppo veloce e poco attenta. Il successo del Festival in questi ultimi anni testimonia la sensibilità del pubblico nei confronti di questo tema.

Anche quest’anno obiettivo del Festival è raccontare la sua vocazione attraverso un’offerta culturale sviluppata in tre giornate e dedicata al tema del cammino declinato in varie forme: il cammino e la sua potenzialità pedagogica e rieducativa grazie ad incontri intergenerazionali; il pellegrinaggio spirituale come possibilità di scambio interculturale e creazione artistica; e il camminare nella sua relazione intima con l’ambiente e il territorio.

La città di Molfetta è fulcro e crocevia di questi itinerari. Documenti, siti storici come L’Ospedaletto dei Crociati e il Santuario Madonna dei Martiri, il Duomo, le Torri di vedetta, gli antichi Casali lungo le antiche vie del centro storico e dell’agro molfettese testimoniano sin dal medioevo il passaggio di pellegrini, santi e crociati lungo la via di Gerusalemme che per tutto il periodo collegò Roma, punto di arrivo della Via Francigena proveniente da Canterbury, all’Oriente, passando attraverso la Puglia nel tratto da Troia a Brindisi.

Il Festival Viator mira a mantenere viva questa vocazione del territorio per il movimento e l’incontro con l’alterità e a coinvolgere la cittadinanza locale e un pubblico sempre più ampio proveniente dai territori limitrofi e dall’intera Regione. I tre eventi in programma attireranno, tra gli altri, il pubblico affezionato a due formazioni musicali storiche quali i Radiodervish e i Calixtinus in collaborazione con il Quintetto D’Archi della Orchestra Filarmonica Pugliese, gli appassionati della nota artista italiana Antonella Ruggiero e di Claudia Koll, gli innumerevoli cultori di cammini, di trekking e gli escursionisti.

La direzione artistica del Festival Viator è di Giovannangelo De Gennaro e Michele Lobaccaro.

Di seguito il programma del festival: 

  • 23 settembre

“NIHIL DIFFICILE VOLENTI: Un lungo cammino, non metaforico, per dare una possibilità ad adolescenti vulnerabili”: Dialogo aperto con: Isabella Zuliani (Presidente dell’Associazione Lunghi Cammini), Francesco Barletta (accompagnatore), Edgardo Bisceglia (Caritas Diocesana), Don Luigi Amendolagine e Paola de Pinto (cammino di Don Tonino)

“PIEDI SPORCHI”, spettacolo su Don Tonino Bello di e con Corrado La Grasta (Teatro dei CIPIS)

Parco don Tonino Bello, ore 19.00 , Conferenza/Spettacolo ingresso gratuito

  • 24 Settembre

Concerto“JERUSALEM WAY” con ANTONELLA RUGGIERO – RADIODERVISH – ENSEMBLE CALIXTINUS e il QUINTETTO D’ARCHI DELLA FILARMONICA PUGLIESE

Anfiteatro di Ponente, ore 21.00 – costo del biglietto 20 euro + diritti di prevendita

(acquisto la sera del concerto: 23 euro + diritti di prevendita)

  • 25 Settembre

Itinerario artistico-naturalistico-gastronomico“Tra Torri e Casali lungo le vie di campagna” a cura di Nino Giacó e Rosanna De Pinto

Punto di ritrovo: Lama Martina, Partenza ore 8.30 – Rientro entro le ore 13.00

 Fiera delle Autoproduzioni FA’: Prodotti locali e artigianato / h 10 – 20

Bib Ba Folk danze tradizionali / h 17,30

Le fiabe nel bosco a cura dell’Associazione NUR / h 17-19

ConcertoL’ESTASI DEL CANTO – HILDEGARD VON BINGEN con la VOX FEMINAE dell’ENSEMBLE CALIXTINUS ingresso gratuito, Ore 20.30, Basilica Madonna dei Martiri

 OSPITE SPECIALE CLAUDIA KOLL

I BIGLIETTI DEL CONCERTO DEL 24 SETTEMBRE SONO ACQUISTABILI SU: https://bit.ly/3PwPjBF

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.