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La Taranta del futuro è andata in scena ieri sera a Melpignano con l’elettro-pizzica innovativa di Dardust, che ha infiammato per tre ore il pubblico, 200mila persone secondo gli organizzatori dal pomeriggio all’alba, nel Concertone della 25esima Notte della Taranta. Una «notte spaziale» l’ha definita il maestro concertatore Dardust, un viaggio nel tempo e nello spazio che parte dalla tradizione del tamburello – protagonista assoluto – e sfiora nuovi mondi e le sonorità futuristiche dell’elettronica. Ospite internazionale di questa edizione, il rapper belga Stromae, che ha proposto una versione pizzicata del suo famosissimo brano «Alors On Danse», con incursioni di musica popolare, sui cui ritmi il rapper ha accennato passi di pizzica, battendo le mani a ritmo di tamburelli e danzando con i piedi come i ballerini «pizzicati». Sul palco del Concertone, ai brani tradizionali della tradizione popolare salentina interpretati dall’Orchestra della Taranta, si sono alternati gli artisti pop Marco Mengoni, che con la sua voce inconfondibile ha interpretato il brano tradizionale Klama in griko e poi il suo successo «Ma stasera“; Elodie che ha cantato e ballato la pizzica di San Vito e poi proposto in versione «pizzicata» con i tamburelli la sua «Tribale». Il cantautore romagnolo Samuele Bersani ha interpretato lo struggente canto d’amore «Lu Ruciu de lu mare» e poi la sua «Chicco e Spillo». E ancora il rapper Massimo Pericolo, la musicista toscana Kety Fusco e la sua arpa elettrica, la band Studio Murena. Tra un brano e l’altro, in un viaggio attraverso le sonorità e i ritmi della pizzica salentina, Dardust, egli stesso interprete al tamburo di alcuni pezzi strumentali, ha inserito tributi al mondo pop-rock internazionale, da David Bowie ai Cure, passando per i Chemical Brothers e Goran Bregovic, che della Taranta è stato maestro concertatore dieci anni fa, aprendo già all’epoca l’evento alle contaminazioni della musica balcanica.
Nella taranta elettronica di Dardust, dieci dei 30 brani proposti sono stati poi accompagnati dalle coreografie firmate da Irma Di Paola, dieci quadri in movimento, come affreschi teatrali a ritmo di pizzica, in alcuni casi spingendo la vocazione innovativa di questa edizione verso orizzonti inaspettati, «fluidi» come li ha definiti Dardust. Una Taranta così innovativa da aver spinto il concetto di contaminazione non solo ai generi musicali, con coreografie che hanno proposto anche drag queen e le proiezioni visual, a tratti psichedeliche, di Filippo Rossi, incorniciate dalle luminarie tipiche delle tradizionali feste salentine. Senza dimenticare l’omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, con un brano inedito basato sulle poesie popolari tratte dal suo «Canzoniere italiano».
La consueta chiusura del Concertone, con Kalinifta interpretata da Madame, Elodie, Mengoni, Bersani e le voci dell’orchestra popolare, ha fatto di nuovo esplodere il pubblico, ormai a notte fonda, braccia al cielo e battiti di mani a ritmo di «Larilò larilò lallerò, larilò larilò llà llà». La lunga notte di Melpignano, con Madame narratrice d’eccezione, sarà trasmessa su Rai 1 il primo settembre alle 23.15.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.