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Felice Teofilo, Coordinatore Provinciale del Movimento Puglia Favorevole, chiede un immediato intervento delle istituzioni. Più Politiche attive per il recupero dei nostri giovani. La Comunità Bitontina è stanca… vuole risposte immediate.

Bitonto: Aggressioni in pieno centro storico. Le famiglie Bitontine chiedono aiuto alle istituzioni. In questo periodo estivo stiamo assistendo a tanta confusione e violenza nelle nostre vie e nel nostro centro storico. Abbiamo tanta paura per i nostri ragazzi che escono la sera e per noi cittadini che passeggiamo nelle piazze… La comunità bitontina non sa cosa fare.
Noi cittadini chiediamo più controlli da parte delle forze dell’ordine e a chi ci governa, più politiche attive e sociali per i nostri giovani.

Secondo il mio umile parere, il post Covid, la guerra in Ucraina,
i tanti problemi economici, la mancanza del lavoro, il non rispetto dei valori della famiglia, della società e dello stato, in questo periodo storico della nostra vita, stanno facendo sentire tutto il loro peso, specialmente sui nostri ragazzi.
Questi problemi hanno trasmesso a tutti noi e ai giovani, tanta ansia e incertezza.
Hanno portato confusione nella nostra vita giornaliera e poca speranza nel nostro futuro.
La cosa certa è che i nostri ragazzi non erano preparati a tutto questo.

Analizziamo questo problema o se volete chiamarlo disagio sociale.
A distanza di due anni le nostre famiglie hanno incominciato a segnalare un aumento perentorio di disagi, disturbi e richieste di aiuto provenienti dai più giovani.
Dalla scuola dell’infanzia all’università per arrivare poi in famiglia.
I problemi riscontrati sono sempre quelli. Un cattivo interesse per lo studio, tanta stanchezza, molta aggressività e tanta depressione.
Lo stare chiusi in casa nel periodo del Covid, la didattica a distanza, la mancanza di rapporti con i loro genitori e amici, hanno creato molti problemi psicologici.
I nostri giovani si sono trovati da soli, chiusi nelle loro stanze e con i pesanti problemi giornalieri che i loro genitori affrontavano per portare avanti la famiglia in piena pandemia.

Tutte queste emergenze, con tutte queste restrizioni sociali, hanno lasciato questi ragazzi da soli davanti a uno schermo (pc, cellullare e tv) dove hanno assorbito in poco tempo, tutto il male e tutti quei problemi che in questo periodo si sono scatenati nella nostra società.

Le loro passioni sono sparite. Oggi tutto questo disagio giovanile viene condiviso e trasmesso nella società tramite i vari Social usando questi benedetti “POST o VIDEO”.
La loro vita viene raccontata sui Social, si creano video su TikTok , FaceBook e Instagram. Tutto questo per avere più like, diventare famosi sul web e guadagnare soldi facili.
Si vedono programmi in Tv diseducativi, dove si crea e si costruisce una realtà sempre più positiva, bella da mostrare, sempre più ricca, ma inesistente, tutto questo per essere accettati in questo mondo sempre più virtuale.
I nostri ragazzi ormai sono diventati osservatori silenziosi, confusi e inermi a modo loro, della nostra società.

Ma poi cosa succede dopo?
Cosa accade quando tutti questi ragazzi escono per strada e si incontrano in piazza?

Succede che, i nostri ragazzi, non tutti ma alcuni, non hanno più rispetto delle regole che la nostra società gli impone. Molti ragazzi, come sappiamo bene, provengono da situazioni familiari particolari e cercano di risolvere i loro problemi con i loro modi di fare.
Questi ragazzi, tutti minorenni, cominciano a essere aggressivi.
Si riuniscono in piccole bande e girano incontrollati nelle vie cittadine. Guidano tutti queste bici elettriche senza rispetto del codice stradale.
Sfrecciano tra le macchine, sui marciapiedi, nelle piazze e nei parchi, creando un forte disagio ai cittadini che passeggiano o guidano.

Si vestono tutti uguali con maglie nere o felpe con cappuccio nero. Ascoltano tutti musica Rap o neomelodica che di tutto parla, tranne dei veri valori o della legalità.
Basta vedere nei telegiornali, ogni giorno, tutto quello che sta accadendo in questo periodo in Italia e specialmente in Puglia e nelle nostre località turistiche. Risse ovunque…nelle piazze della movida di molte località balneari famose.

Il caso di Bitonto non è un caso unico e non bisogna sminuire la nostra bella cittadina. Ma quello che è accaduto l’altra sera nel centro storico va analizzato e risolto come problema. Questo voglio sottolinearlo…
La maggior parte dei cittadini bitontini sono brave persone, grandi lavoratori e rispettosi delle leggi e del bene comune.

Ritorniamo al nostro problema. Ma cosa trasmette oggi la nostra televisione e i Social media? Cosa fa vedere la Tv ai nostri giovani italiani?

Aggressioni tra giovani ragazzi, risse, pestaggi e accoltellamenti, rapine nei piccoli negozi, fatte per gioco, riprese con i cellulari e fatte vedere sui social per dimostrare la loro forza ai loro coetanei.
La cosa sconcertante è vedere tutti quei video musicali, fatti e ripresi da ragazzini, dove si elogia il crimine e la bella vita. (macchine di lusso, vestiti di marche di abbigliamento famose, orologi Rolex d’oro e tanti soldi guadagnati in modo illegale).
Poi per finire, nei loro video, si vedono ragazzini, impugnare pistole, coltelli e anche il macete un’arma che adesso va di moda nei video trasmessi in rete.
Voglio ribadire che queste cose sono accadute in alcune città italiane e non a Bitonto.
Ma comunque sono di cattivo esempio verso i nostri giovani concittadini.

In poche parole, per noi genitori e non genitori, questa è emergenza sociale.
L’osservazione di quanto sta accadendo ci deve portare a capire come risolvere questa situazione, come intervenire velocemente sui nostri figli e su tutti i giovani di oggi.

Il primo passo deve essere fatto dai genitori.
Bisogna partire prima dai valori della “FAMIGLIA”; riunire la famiglia e riscoprire il vero valore dello stare insieme in casa.
Più dialogo tra genitori e figli abbattendo quelle barriere che si creano tra adulti e adolescenti.
Affrontare i loro problemi adolescenziali rispettando il loro modo di pensare che è diverso da quello degli adulti.
Il rispetto dei valori cristiani. Insegnare ai nostri ragazzi il valore del bene comune, la dignità umana, l’aiuto reciproco, il rispetto fraterno e il rispetto verso la nostra società.
Ogni tanto bisogna dire “NO” alle tante richieste che ci vengono fatte dai nostri figli. I genitori devono essere più autorevoli.

Il secondo passo deve essere fatto dalla politica e dalle nostre istituzioni.
Le nostre istituzioni devono intervenire con più politiche per i giovani finanziando più progetti culturali, sportivi e di integrazione sociale. Far fare molto sport ai giovani.
Riaprire palestre e campi sportivi. Creare più attività sportive extra scolastiche per non tenerli per strada.

I nostri Politici devono fare subito una legge sul controllo dei Social, intervenire con la chiusura immediata di quei video che raccontano la violenza, parlano di malavita e di soldi facili con la vendita di sostanze stupefacenti.
Lo stato deve aiutare immediatamente le famiglie più bisognose con più politiche sociali e contrastare sempre di più l’abbandono minorile della scuola. I Bambini devono giocare e studiare e non lavorare.

Restituire immediatamente tutti i loro luoghi di aggregazione. Renderli più sicuri.
Più telecamere nei centri storici, nei quartieri disagiati e un maggiore controllo delle forze dell’ordine 24 ore su 24. Aumentare immediatamente il numero dei poliziotti e dei carabinieri nelle caserme.

In fine, noi come adulti, per risolvere questo problema sociale, la cosa importante che dobbiamo fare verso i nostri adolescenti è quella di “non trasmettere” le nostre ansie e le nostre paure.
Dare più fiducia.
Ascoltare di più la loro vita che non è la nostra vita.
Stare tutti insieme in famiglia sempre di più.
Aiutarli a crescere capendo le loro difficoltà.
Insegnare il rispetto verso il prossimo. Far capire il valore del denaro, del lavoro e della loro istruzione.
In poche parole, far capire i loro diritti e i loro doveri quali sono.

Oggi il nostro Movimento Puglia Favorevole vuole far sentire la sua voce e affrontare con tutti i cittadini bitontini e non solo di Bitonto ma di tutta la Puglia, questo grande problema.
Noi di Puglia Favorevole ci Impegniamo a promuovere la cultura del rispetto, dell’educazione, dell’ascolto e della comprensione verso i giovani di questa nostra società. Questo è il nostro compito.

Le famiglie, la scuola, il mondo dello sport, la cultura ed infine tutte le istituzioni (Governo, Regione, Comuni, Prefetture ecc.) devono intervenire velocemente per risolvere questa emergenza educativa. Il primo passo deve essere fatto da noi tutti.

Avv. Felice Teofilo
Coordinatore Provinciale Bari – Puglia Favorevole.

Redazione

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