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«L’avevo rapito, mi ero abbandonata e la mia apparente resistenza aveva innescato il suo vero essere. Ti possiedo, e lo sai. Pensai»: queste parole sono contenute nel racconto “La tempesta… dentro e fuori” che apre la raccolta di storie erotiche, rivolte a un pubblico adulto, “L’imperfetta” dell’autrice Valentina. L’opera è pubblicata da Eroscultura Editore, una vivace realtà editoriale che pubblica testi di narrativa e cultura in cui l’erotismo è uno degli ingredienti, ma non l’unico. Nelle loro opere si possono trovare tutte le gradazioni dell’amore e del sesso, da quello romantico a quello crudo, da quello passionale a quello drammatico, fino alle storie di dominazione e sottomissione condivisa. Nella raccolta di racconti di Valentina si presentano vicende coinvolgenti e affascinanti in cui è il piacere il filo conduttore che le lega saldamente; sono storie piccanti che osano senza falsi pudori: vi sono racconti di possessione selvaggia, sia mentale che fisica, di tradimenti eccitanti a pochi passi dai propri partner, di feste che riservano molte sorprese, vissute in angoli reconditi, dove i corpi si schiacciano e si donano l’uno all’altro senza riserve. I personaggi di queste storie giocano, e lo fanno seriamente – «Avevamo giocato. Quel gioco un po’ malato di fingere di rinunciare l’uno all’altra sapendo che poi i nostri corpi si sarebbero posseduti ancora di più»; sono gioiosi giochi di potere, pericolosi a volte, in cui ci si può anche bruciare, avvolti nell’estasi della sensualità. Vi sono anche dei racconti in cui sembra che i personaggi riescano a toccarsi l’anima, e a infondere un benessere e una soddisfazione quasi soprannaturali, che rimangono impressi nella memoria – «Quel momento aveva qualcosa di selvaggio e incontrollabile, la gente vicina a noi, il mare che si confondeva alla sua voce, il sudore dei corpi provocato da tutto quel contatto, mi fecero cedere e rilassare completamente». L’erotismo assume un ruolo fondamentale nella quotidianità dei protagonisti: diventa il pensiero fisso, la consolazione, la consapevolezza del vero sé; diventa il luogo della libertà, quando tutto il resto è prigione, e delle emozioni pure, non filtrate. Con ironia e con un linguaggio crudo e onesto, l’autrice ci conduce in un eccitante viaggio nell’erotismo, che diventa uno specchio in cui riconoscere i propri desideri, anche quelli più nascosti, che non si ha il coraggio di confessare a nessuno.

 

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.