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«Un provvedimento inammissibile. Tale decisione offende la nostra storia». E’ questo il secco commento dei Consorzi di tutela del vino e delle associazioni di categoria della Puglia dopo la decisione della Giunta della Regione Sicilia che autorizza la coltivazione della varietà Primitivo sull’intero territorio regionale. «Il Primitivo- viene spiegato in una nota- è un vitigno pugliese, espressione coerente del nostro territorio e delle nostre tradizioni vitivinicole. Inoltre la sua affermazione commerciale, che lo pone come prodotto traino dell’economia vinicola, agroalimentare e enoturistica regionale, è il risultato di decenni di sforzi e investimenti, sacrifici dei produttori. E non possiamo tollerare che tale patrimonio sia sottratto». «Un messaggio chiaro- viene aggiunto- che deve anche essere recepito non solo da tutta la filiera ma anche dai tanti consumatori». Il fronte comune unisce il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria doc e docg, il Consorzio del Salice Salentino doc, il Consorzio del Primitivo di Gioia del Colle doc, il Consorzio di Brindisi e Squinzano doc, il Consorzio dei vini doc e docg Castel del Monte, l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino delegazione Puglia, il Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia, Assoenologi Puglia Basilicata e Calabria, Cia- Agricoltori Italiani Puglia e la Confagricoltura Puglia