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"biancaneve"Continuano con grande successo le repliche della commedia Biancaneve e i Due Nanetti al Teatro Forma di Bari. In pratica, la pièce fa ancora registrare, a 30 anni di distanza,   il tutto esaurito. Ideata da Dante Marmone che ne cura anche la regia, è interpretata dallo stesso Marmone con la partner storica Tiziana Schiavarelli e Mimmo Pesole. Il trio forma l’Anonima G.R.

La commedia inizia con un buffo specchio parlante (Pesole)   i cui monologhi sono intrisi di baresità per spirito e influenze; ma ecco subito irrompere Marmone nel ruolo della "Matrigna", perfetto ed efficace in costume verde al quale sono abbinate scarpe rosse col tacco.

La gestualità en travesti del comico è esilarante, mentre la partner Tiziana Schiavarelli in versione Biancaneve entra in scena cantando Coccinella, un successo degli anni Sessanta.

Lo spettacolo infatti  strizza l’occhio al vintage,  perché sono diversi i riferimenti ai Sessanta, o ai Settanta (si nomina il duo Santo e Johnny ma anche Fausto Papetti).

L’abbigliamento trasgressivo di Schiavarelli ricorda inoltre la prima Nina Hagen. Ma Biancaneve in questo contesto è anche molto popolana e vanitosa. Gradevoli i duetti con la Matrigna, che sono ispirati alla classica rivalità generazionale. E anche alla ovvia diversità di gusti e opinioni.

Il canovaccio è quello della fiaba classica, cosicché il pubblico possa ritrovare una storia conosciuta, ma ricostruita completamente con innovazioni umoristiche congeniali agli attori, che si divertono per primi e perciò divertono una platea via via sempre più entusiasta. Tornando a Biancaneve, ella è disinibita e non certo innocente: parla di petting, condom, metodo Ogino- Knaus. E’ insomma l’epitome delle donne delle giovani generazioni, più evolute sessualmente rispetto alle madri. Sono presenti riferimenti all’attualità: non troppi  comunque, ed è comprensibile come la commedia si aggiorni  ogni anno col costume in divenire. Due ridicoli nanetti alti e con assurdi cappucci entrano poi sul palcoscenico. Molto azzeccati i loro costumi e i dialoghi non sense.  Biancaneve e i Due Nanetti è uno spettacolo riuscito perché vario, variabile e variopinto.

E’ presente ancora un   tocco di kitsch anni Settanta   nella personificazione del Principe Azzurro, ispirato a un componente del gruppo I Cugini di Campagna : tale caricatura  porta la commedia gradatamente alla conclusione, assieme ad altre nuove e  frizzanti gag.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.