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"Alberto
Stasera 18 gennaio, alle 21,30, sarà in scena al Teatro Forma di Bari (via Fanelli 206/1) il noto comico di Zelig e Colorado Alberto Patrucco, con lo spettacolo «Molestia a parte», primo appuntamento del cartellone «Risollevante». Uno spettacolo capace di fondere in modo insolito musica e monologo, alla costante ricerca della risata liberatoria, con l’obiettivo di superare i luoghi comuni e di mettere alla berlina le certezze di chi è convinto d’essere superiore all’altro, di chi crede che il Medioevo appartenga soltanto alla storia o che la crisi sia esclusivamente economica e non soprattutto di identità.

Siamo certi di aver imboccato la strada giusta? Alberto Patrucco se lo domanda in Molestia a parte, una panoramica al vetriolo priva di retorica e tormentoni, dove i tempi che stiamo vivendo sono riletti attraverso la comicità e la grande canzone d’autore. È uno spettacolo capace di fondere in modo insolito musica e monologo, alla costante ricerca della risata liberatoria e con l’obiettivo di superare quel modo di far satira che sembra aver preso il sopravvento in questi anni, troppo spesso appiattita sulla stretta attualità. Qui, al contrario, si superano i luoghi comuni e si mettono alla berlina le certezze di chi è convinto d’essere superiore all’altro, di chi crede che il Medioevo sia soltanto Storia o che la crisi sia esclusivamente economica e non soprattutto di identità. Seguendo il filo rosso della direzione di marcia, «Molestia a parte» muove intorno a una domanda: l’uomo sa dove sta andando? Già, perché se Cristoforo Colombo scoprì l’America convinto di essere in India, cercare forme di vita su Marte quando già ci sta sullo stomaco il vicino di casa non sembra molto più sensato. Scritto a quattro mani con Antonio Voceri, lo spettacolo si regge sulle note e le rivisitazioni musicali di Daniele Caldarini e Francesco Gaffuri e sulla intensa interpretazione di Alberto Patrucco.Molestia a parte sviluppa temi non banali con uno sguardo comico, disilluso, a volte corrosivo, senza rinunciare a quel tocco di poesia che la grande musica d’autore cuce addosso alle parole.

Chi conosce questo comico anticonformista, sa come si presenta in palcoscenico: semplicemente con la sua faccia e la sua verve. Classe 1957, abito di scena scuro, in omaggio alla scuola minimalista che imponeva massima attenzione alle mani e al volto.

Voce profonda, almeno quanto i temi che affronta con apparente leggerezza, rifugge ai travestimenti e ai lazzi da pseudoclown. Non vuole trasmettere messaggi, dice e ripete che non ha niente da insegnare a nessuno e, addirittura, afferma di non sapere di preciso ciò che vuole. E non gliene importa niente. Perché, di sicuro, sa ciò che non vuole.

Non vuole riproporre in teatro direttamente a contatto con il pubblico (come oggi sempre più spesso sembra accadere), i tempi e i modi della televisione. Dove contano i minuti e i secondi e dove gli spettatori, ossia coloro che effettivamente assistono in prima persona alla trasmissione televisiva, perdono la spontaneità, perché da guardatori si sentono guardati.

È Alberto Patrucco, attore comico di prima grandezza, ben noto alle platee italiane per il suo incontenibile eloquio, fondato sull’innata capacità di plasmare il linguaggio e i fatti. Nelle mani di Alberto Patrucco, le parole si trasformano in clava o fioretto, secondo le esigenze del monologo. Niente travestimenti e non-sense, nulla di demenziale o farsesco. La comicità di Patrucco attinge e si alimenta dall’infinito serbatoio della realtà. Gli accadimenti sono quindi modificati e restituiti al pubblico privi di qualsiasi indulgenza all’imparzialità.

Con una sua personalissima strategia discorsiva, Patrucco, tratta un argomento, lo rivolta, creando vivissima attesa, per giungere, con arguzia e irresistibile comicità, ad inaspettate conclusioni.

Se il mondo del cabaret, di questi tempi, declina inesorabilmente, da un lato verso la macchietta e la parodia, dall’altro verso uno stile che si avvicina di molto al comizio, Patrucco si allontana da tutto questo.

Niente gag di basso cabotaggio o profetiche verità. Nei testi che scrive e recita anche in televisione, c’è sempre il filo di un ragionamento che, dopo e al di là dell’effetto comico, fa meditare. Alberto Patrucco, come pubblico e critica testimoniano, è oggi uno degli attori comici più completi e rappresentativi del nostro cabaret. Ciò che offre è un’angolazione, un punto di vista, un’intuizione. Il pubblico, potrà farne ciò che vuole.

Infotel e prenotazioni: 080.501.81.61 – 337.833.428. www.bookingshow.com – Box Office Feltrinelli Bari (080.524.04.64).

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.