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Ieri sera, sul palco del Samsung Galaxy City Sound, abbiamo assistito ad un gradito ritorno in scena della canadese Alanis Morrisette, che dopo quattro anni dall’ultimo album e dall’ultima esibizione dal vivo in Italia, torna per presentare in anteprima il suo nuovo lavoro discografico in uscita ad agosto: Havoc and Bright Lights, presentando alcuni brani dello stesso (fra cui il singolo Guardian), ma anche regalando al pubblico i brani del suo album di esordio Jagged little pill, che l’ha consacrata star alla fine degli anni 90.
“Jagged Little Pill” difatti è stato uno dei dischi più venduti di tutti i tempi (oltre 60 milioni di album), ed è stato l’esordio di una brillante carriera che ha fruttato ad Alanis ben 12 Canadian Juno Awards, 7 Grammy Awards.
Ironic, You Learn, Hand In My Pocket, You oughta know e Head over feet sono dei brani energici, dai testi, taglienti, sinceri, spesso descrittivi dei mille aspetti, belli e brutti, del rapporto tra uomo e donna. Un repertorio che ha affascinato milioni di persone e svelato la sua personalità, dolce, affascinante e dirompente al tempo stesso.
La voce è rimasta incredibilmente bella, con un un timbro estremamente particolare, ma ieri sera non si avvertiva una grande energia o emozione (almeno non come mi aspettavo). Alanis correva a destra e sinistra sul palco, ma sempre di profilo, a volte di spalle, senza creare un grande feeling col pubblico. Ha cambiato ogni brano la chitarra e ogni tanto si agitava muovendo i suoi lunghi capelli fluenti. Anche il resto della band ballava e si atteggiava suonando, ma i suoni erano statici, poco coinvolgenti, quasi “da studio”. Nessun assolo strumentale, se non quache rullo di batteria a conclusione dei pezzi. Insomma, un concerto piacevole, per il livello ineccepibile delle canzoni, ma troppo costruito e poco “live”.
Stasera al Samsung Galaxy City Sound è la volta del gruppo elettro rock inglese Kasabian, col loro ultimo successo VELOCIRAPTOR!, praticamente energia pura!