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"SentieriPuò l’opera prima di un autore contenere le linee dello sviluppo futuro di tutta la sua opera? È questa la domanda che si pone la XVIII Edizione di Sentieri nel Cinema. E lo fa sin dal suo titolo: Esordi d’Autore.
L’esordio rappresenta un momento cruciale nella vita di ogni cineasta, è il disvelarsi di fronte a un grande pubblico e, come evoca l’immagine che abbiamo scelto per il manifesto, è anche una sfida con se stessi e un rischio funambolico senza rete di protezione. Il sentiero che tracciamo per il 2009 è delineato da 13 pellicole, 13 primi passi di giovani autori che poi sono diventati maturi o addirittura maestri del cinema. L’intento è quello di proporre alla città un modo di vedere il cinema attraverso percorsi, esperienze artistiche. E di saperlo leggere. L’opera prima è il primo passo, dunque, del cineasta. Il suo primo vagito, il suo primo “mamma” detto più o meno maldestramente. Oppure può essere il suo film migliore. D’altronde la sorprendente insormontabilità dell’inesperienza non è affatto nuova nell’arte.
Tutto questo è il cinema, e ancora di più. Non vogliamo essere in periferia, nonostante le ristrettezze, la lontananza dai centri culturali riconosciuti e la scarsa reperibilità di pellicole.
Testardamente presentano una selezione variegata, composta da sette film italiani, uno spagnolo e cinque americani.
I registi: si parte da Nanni Moretti e si arriva a Woody Allen, passando per Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti, Dario Argento, Federico Fellini, Paolo Sorrentino e Lina Wertmüller. E poi ancora Spike Lee, i fratelli Coen, Pedro Almodòvar, Orson Welles e Quentin Tarantino.
13 film, 13 cineasti, 13 esperienze artistiche diversissime tra loro. In definitiva 13 pezzi della Storia del cinema.
Si comincia il 6 novembre alle 20.30, con la prima proiezione pubblica della copia restaurata quest’anno dalla Cineteca Nazionale di Io sono un autarchico, sotto la supervisione dello stesso Nanni Moretti. Quanti hanno già visto il film, rimarranno sbalorditi dal rivederlo in “ottima forma”. Per tutti gli altri, sarà un’occasione preziosa per assistere ad un vero cult del cinema italiano.
Martedì 10 novembre si entra nel vivo della rassegna.
Alle 18.30 si proietta Ossessione, film con cui Visconti si presenta al mondo e che annuncia l’imminenza del Neorealismo; alle 20.40 è la volta de L’uccello dalle piume di cristallo, film rivelazione di Dario Argento, scritto in una settimana e che, nonostante la freddezza della critica italiana nei confronti del genere horror, ebbe un successo di pubblico planetario, raggiungendo persino gli schermi cinesi; alle 22.30, spazio al maestro Fellini ed al suo Lo sceicco bianco in cui emerge la poetica, seppure in forma embrionale, della sospensione tra sogno e realtà.
Giovedì 12 novembre, alle ore 18.30, sugli schermi del Kursaal prende vita il sottoproletariato urbano di Pier Paolo Pasolini in Accattone; alle 20.40 presentiamo L’uomo in più dell’affermatissimo regista de Il Divo, Paolo Sorrentino; alle 22.30 è la volta de I Basilischi, affresco vivace ed originale di un Sud avvolto nell’inerzia.
Martedì 17 novembre, invece, ci si sposta “all’estero”.
Si comincia, alle 18.30, con la Brooklyn in bianco e nero vista attraverso lo sguardo di Spike Lee e della sua affascinante e disinibita Lola Darling; alle 20.40, Blood Simple ci dimostra quanto, sin dal debutto, siano geniali ed irriverenti i fratelli Coen, sempre pronti a spiazzare lo spettatore con diversioni, contraddizioni, dettagli inquietanti e uno straordinario talento figurativo; alle 22.30, spazio all’universo libero, eccentrico e passionale di Almodòvar e del suo Pepi, Luci, Bom… e le altre ragazze del mucchio.
L’ultima giornata, giovedì 19, si apre con Quarto Potere, indiscusso capolavoro che molti critici ritengono sia il miglior film della Storia del cinema, diretto da un ventiseienne già famosissimo per aver “raccontato” in diretta l’invasione degli extraterrestri; alle 20.40 spazio al genio di Quentin Tarantino con i suoi sei eccentrici rapinatori de Le Iene; alle 22.30 si proietta Prendi i soldi e scappa, in cui un giovanissimo ma già ansioso e nevrotico Woody Allen si imbatte in un’improbabile carriera criminale.
Anche quest’anno, Sentieri nel Cinema volge il suo sguardo a quegli autori sperimentali che più di tutti hanno contribuito ad innovare il linguaggio audiovisivo. Nel rinnovato appuntamento di Vangard Cafè, rivolgiamo un omaggio a due filmmaker che a partire dagli anni Sessanta hanno sviluppato, l’uno in America e l’altro in Italia, un originale percorso di ricerca, Stan Brakhage e Paolo Gioli, con la proiezione di alcune delle loro opere più significative.

Info: www.sentierinelcinema.it

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.