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"EdgardoEdgardo Sogno dei Rata del Vallino (1915 – 2000) è stato un diplomatico, politico e agente segreto italiano. Vissuto nel periodo del fascismo, non ha potuto che servire la sua Patria iscrivendosi all’Accademia Militare anche per tradizione di famiglia. A soli vent’uno anni partì volontario per l’Etiopia e l’Eritrea, e successivamente in Spagna al fianco degli anti-comunisti guidati da Francisco Franco. I suoi ideali monarchici e liberali gli imponevano di appoggiare un progetto di Stato spagnolo che si contrapponeva a quel governo repubblicano in carica a maggioranza socialista e con derive estreme.

Finita la guerra di Spagna, è richiamato alle armi nel 1942 ma matura idee anti-fasciste, e si dedica, dopo l’Armistizio dell’8 Settembre 1943 alla Resistenza a pieno titolo con il nome di battaglia di Comandante Franchi, e la sua “Organizzazione Franchi”.Comanda il plotone che procederà al tentativo di liberazione di Ferruccio Parri, oggi troppo dimenticato capo dell’anti-fascismo non marxista, detenuto e condannato a morte con Indro Montanelli. È il simbolo della Resistenza anti-fascista e anti-comunista insieme. Il suo è uno spirito così liberale da combattere entrambi gli estremismi e tutti sistemi dittatoriali e assolutisti.

Nel 1946 si pone a capo di una delle tante anime Monarchiche nella campagna referendaria del 2 Giugno 1946, ed è tra i principali consiglieri del Re Umberto II. Accetta mal volentieri l’esito del Referendum, considerandolo un colpo di mano di De Gasperi e Togliatti con la connivenza della Corte di Cassazione i quali proclamano l’esito delle urne, pur non essendo ultimato il conteggio ed il risultato non definitivo. Promuove, pertanto, un ricorso non preso in considerazione.

Gli è riconosciuta, comunque, la Medaglia d’oro al Valore Militare per la Resistenza ed è eletto Deputato dell’Assemblea Costituente aderendo al gruppo del Partito Liberale Italiano-Unione Democratica Nazionale, di cui facevano parte tra gli altri Benedetto Croce, Luigi Einaudi, Epicarmo Corbino, Vittorio Emanuele Orlando, Gaetano Martino, Francesco Saverio Nitti, ecc..

Nel 1948, rinuncia alla politica e, grazie ai meriti riconosciuti ed alle tre lauree, è nominato Ambasciatore del Governo Italiano e gira il mondo in diverse capitali.

Torna ad interessarsi alla politica e ad attivarsi per uno Stato che fosse contemporaneamente anti-fascista ed anti-comunista, nel 1956 all’indomani del golpe sovietico in Ungheria e crea il Movimento politico d’opinione “Pace e Libertà”. Negli anni ’60, in particolare a partire dalla seconda metà, e per tutti gli anni ’70 è il principale protagonista coraggioso ed anti-conformista di un feroce anti-comunismo in un momento in cui la cultura dominante è tutta di sinistra e filo-marxista e i partiti fanno a gara a superarsi a sinistra e a “bollare” come “Fascisti” tutti coloro che non si riconoscono nelle politiche socialiste. Persino i radicali ed i social-democratici (considerati “fascisti”) snaturano le proprie origini spingendosi sempre più verso il socialismo più estremo.

Tutto ciò che rappresentava lo Stato era definito “fascista”: dalle forze dell’ordine, all’esercito, alla magistratura, agli insegnanti. Lo stesso Partito Liberale Italiano al fine di evitare la “ghettizzazione” finisce per diventare un partito “che guarda a sinistra” con la segreteria di Valerio Zanone.

Edgardo Sogno torna in Italia definitivamente e si occupa di organizzare il suo Movimento di opinione al fine di superare la Prima Repubblica e di traghettare il paese verso la Repubblica Presidenziale, in forza dell’esperienza della Quinta Repubblica Francese con cui il Generale Charles De Gaulle evitò il caos nel 1958 giungendo ad un sistema stabile di presidenzialismo.

Il suo Comitato di Resistenza Democratica con al fianco Randolfo Pacciardi, espulso dal Partito Repubblicano Italiano anti-fascista e volontario in Spagna ma dalla parte dei Repubblicani (fazione opposta a quella di  Sogno), ed al generale Cavallo ed altri, svolge un ruolo culturale propulsivo per diffondere l’idea di chiudere l’esperienza della Prima Repubblica e giungere ad una Carta Costituzionale più confacente alle esigenze di stabilità dello Stato.Tale Comitato però, con i suoi convegni e la diffusione delle proprie idee, è troppo scomodo. In un periodo in cui coloro che mettevono in discussione le mal-ferme istituzioni nate dalla Costituzione del 1948 sono considerati per il solo fatto di esprimere tali idee “conservatori”, “fascisti” e “golpisti”. Tutti coloro che lo facevano rischiarono il carcere o quanto meno la “gogna” politica e mediatica.

Nel 1974 e fino al 1976, un noto pubblico ministero con un altrettanto noto sostituto, procedettero all’arresto dei tre promotori del Comitato di Resistenza Democratica e del movimento politico “Nuova Repubblica”: Sogno, Pacciardi e Cavallo. Furono i primi magistrati a trarre dalla notorietà acquisita una carriera politica. Prosciolti da tutte le accuse e pubblicamente riabilitati, furono comunque allontanati da qualsiasi attività politica. Anche se le loro idee continuavano a correre su libri che Edgardo Sogno riusciva a far pubblicare da editori coraggiosi.

Negli anni ’90, dopo la caduta del Muro di Berlino e dei regimi comunisti e fascisti, si entusiasma in quanto intravvede la possibilità di attuazione del progetto di una “Nuova Repubblica”, tanto da sostenere il nuovo Centro-Destra e candidarsi al Senato in un collegio piemontese per Alleanza Nazionale, ma ormai ultra-ottuagenario e stanco per le polemiche che il suo inquisitore del 1974, ormai politico di professione, orchestra contro di lui, non è eletto.

Un eroe dimenticato e bistrattato che ha dedicato la vita per gli ideali di LIBERTA’  UGUAGLIANZA E  FRATELLANZA

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.