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"OneSi chiama Rubber, o se preferite Rufy o se siete anglosassoni lo conoscerete come Luffy. E’ il capitano di una ciurma di uomini straordinari, con dei sogni straordinari in un mondo straordinariamente elaborato e rispondente ad una fisica un tantino surreale ma perfetta! E’ la ciurma di Cappello di Paglia, pirati le cui taglie ammontano a circa 600 milioni di Berry, una cifra che non so a quanto corrisponda ma di certo per i loro nemici -uomini pesce, umini sabbia, uomini ombra, mangiatori d’ombra, governo mondiale e imperatori pirati- deve corrispondere ad una piccola fortuna, piccola se paragonata al grande tesoro del compianto re dei Pirati Gold Roger, tesoro detto appunto One Piece
Dopo tanto vaneggiare è forse meglio dirvi subito di cosa effettivamente sto parlando, ovvero del cartone animato più entusiasmante prodotto in Giappone negli ultimi tempi: la saga di One Piece, ovvero la storia di un ragazzo, Rubber (per gli italiani, Rufy in originale) che ha un sogno, diventare il Re dei pirati: scanzonato, scavezzacollo e un tantino ingenuo (per non dire idiota) ha un grande potere datogli dall’aver mangiato un frutto del Mare (in originale frutto del Diavolo, nome decisamente più azzeccato) che gli permette di allungarsi e contrarsi a suo piacemento essendo stato trasformato dal frutto in un essere completamente di gomma. Con la forza del suo sogno attrae e unisce intorno a sé una ciurma molto particolare: Nami (la gatta ladra), Usup (in arte Sogeking re dei cecchini), Rolonoa Zoro (prossimo re degli spadaccini), Sanji ("gamba nera" ed impareggiabile cuoco), il dottor Chopper (la renna che mangiando un frutto del Diavolo è divenuto "quasi" umano), Franky (carpentiere cyborg) ed ultima Nico Robin (la bambina diabolica che ha mangiato il frutto del Diavolo che le permette di far fiorire parti del suo corpo su qualsiasi oggetto) archeologa interessata a scoprire i segreti del passato del loro mondo, tenuti nascosti dal ordine costiutito, ovvero dal Goveno mondiale eccezionale macchina repressiva che si prodiga per il controllo totale del pianeta.
Tutto ciò ci dà appena l’idea della complessità con cui è costruita la vicenda (attualmente giunta l 385° episodio) e della cura e meticolosità con cui ogni dettaglio è stato composto nel quadro di un universo fantastico e stilisticamente perfetto. E’ questa una delle principali forze del cartone nipponico, quello di Rubber è un mondo tolkeniano (ma molto più complesso) cesellato fino al più piccolo particolare per far sì che su di esso si muova una pluralità di vicende altrettanto complesse che hanno come filo conduttore l’avvincente viaggio di Rufy verso il trono di Re dei pirati.
Il manga ideato da Eiichiro Oda -pubblicato per la prima volta il 4 agosto 1997 e tuttora in corso- prende il via da un mare detto Orientale. Il globo ideato da Oda ha caratteristiche di base assimilabili a quelle reali della Terra: stessa gravita’ e stessa predisposizione climatica in linea generale che ha permesso lo sviluppo piu’ o meno delle stesse forme di vita. Finora le razze intelligenti presentate sono state: gli umani, i giganti, gli uomini pesce e le sirene.
Tornando al pianeta, esso si presenta con questo schema: un unico continente chiamato Linea Rossa taglia in due il mondo (lungo due meridiani l’uno il proseguimento dell’altro) che e’ costellato da una miriade di piccole isole, quasi tutte abitate. Singolare il fatto che ancora non si sia visto (per certo), alcun segno di civilizzazione sul continente. Oltre alla Linea Rossa, la Rotta Maggiore (Grande Blu nella versione italiana) taglia il mondo in senso orizzontale, seguendo il parallelo sull’equatore. Con questa divisione in spicchi, si identificano i 4 Mari del Mondo, disposti come in figura.
Una piccola descrizione per ognuno di essi e’ doverosa:

Mare Orientale: il più tranquillo dei 4, e’ dove ha inizio la storia.
Si trova qui:
– l’isola di Shelz Town;
– il villaggio di Foosha;
– il villaggio di Shirop;
– il villaggio di Shimotsuki;
– l’isola degli Animali Rari (custodita da Gaimon);
– il villaggio di Cocoyashi e le altre isole di questo arcipelago;
– l’isola di Mirror Ball famosa per il Festival del Ballo;
Sulla rotta dell’entrata alla Rotta Maggiore (vedi sotto) si trova l’isola che ospita Logue Town, Città dell’Inizio e della Fine.

Mare Meridionale: abbiamo pochissime informazioni su questo Mare.
Qui si trova:
– l’isola del Karate (il cui campione e’ Jerry del Cp6);
– il Regno di Saint Urea (caduto sotto una rivoluzione di recente).
Inoltre sappiamo che la pistola di Mr. 5 e’ stata costruita qui.

Mare Settentrionale: questo e’ il secondo mare in ordine di quantità di informazioni che abbiamo.
Qui si trova:
– il Regno di Lvnell, che ha almeno 400 anni;
– la città di Vila, che in tempi recenti ha vissuto una rivoluzione.
Gli occhiali speciali di Usop comprati a Logue Town sono un modello esclusivo importato da qui.Sanji e’ nato in questo mare e anche la ciurma di Bellamy e’ nata in questa zona.

Mare Occidentale: anche di questo abbiamo poche notizie.
Qui si trova:
– il Regno di Irsha, il cui Re (almeno sei anni fa) e’ Taras Lucas.
– l’isola di Ohara (rasa al suolo).
Nico Robin e’ nata qui, Hillk faceva il ladro qui, Das Bornes prima di entrare nella Baroque anche e così Lafitte quando era sceriffo.
Su una delle Isole di questo Mare si trova la città d’origine di Shanks.

La Rotta Maggiore e’ una convenzione che identifica una zona di mare ben precisa, confinata tra due fasce di Bonaccia e larga qualche centinaio di chilometri (ad occhio). L’entrata alla Rotta e’ molto particolare: si può accedere solo da una montagna, la Reverse Mountain appunto, dove si incontrano i quattro mari e le acque scorrono al contrario. All’interno della Rotta Maggiore le condizioni di navigazione, la meteorologia e il magnetismo sono completamente diverse dal resto del mondo. Il tempo assume caratteristiche del tutto casuali e impossibile da prevedere, tranne nelle vicinanze di un’isola dove questo si stabilizza: ogni isola e’ infatti caratterizzata da una stagione particolare che si mantiene all’infinito. Questo condiziona di molto il tipo di cultura che vi si sviluppa al punto da creare degli unicum fuori dalla Storia del Mondo(es. Little Garden).
Il Magnetismo poi, dovuto all’alta presenza di minerale, raggiunge livelli elevatissimi al punto che ogni isola presenta il suo campo magnetico personale. Questo rende impossibile l’uso della bussola e impone di usare uno speciale strumento chiamato Log Pose. Grazie a questo e’ possibile registrare il magnetismo di una particolare isola (i tempi di registrazione sono diversi da isola a isola) e costruire così una rotta. Nella Rotta Maggiore sono possibili sette rotte da seguire partendo dalla Linea Rossa. Ma qualunque si scelga, la destinazione sarà sempre la stessa: Raftel, al limite della Rotta Maggiore, dove si dice che Roger abbia nascosto il suo tesoro.
Oltre ai Log Pose esistono anche gli Eternal Pose, costruiti x indicare sempre uno e uno solo tra i campi magnetici. In questo modo e’ possibile giungere senza ripercorre la rotta una determinata isola.
La Rotta si presenta poi divisa politicamente in due zone distinte:
– la prima sembra essere sotto il formale controllo del Governo ed e’ quella che e’ stata affrontata finora dai Mugiwara.
Parte dall’entrata dei 4 Mari e arriva fino al primo incontro con la Linea Rossa. Quindi si trova tra il Mare Orientale e Meridionale.
– la seconda e’ quella che va dalla Linea Rossa di nuovo alla Reverse, o meglio dietro di essa, completando così il giro del globo.
E’ stata chiamata "Nuovo Mondo" ed e’ sotto il controllo dei 4 Imperatori dei Pirati. E’ qui che si trova l’isola di Raftel dove Roger ha nascosto il suo tesoro. Si trova quindi tra il Mare Settentrionale e Occidentale.

Naturalmente le notizie su riportate sono più adatte a quanti già seguono l’anime, per coloro che non lo seguissero l’invito è di scaricare e vedere (possibilmente tutte di un fiato) tutte le puntate con la sicura promessa di un piacevole intrattenimento. L’alto contenuto emotivo rivela di fatti il suo carattere romanzesco degno di un libro di altri tempi (Salgari per esempio), ottimo per quanti non hanno mai smesso ne smetteranno di coltivare dentro di sé il romantico disegno di un sogno.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.