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"copertina""Volevo solo abbaiare un po’ " l’esordio letterario del brindisino Silvano Di Campi (Wip Edizioni – pp. 180 – € 13), nasce come piccolo moto di ribellione nei confronti del libro di Antonio Cassano che narrava delle sue 600/700 donne… (un lavoraccio davvero sporco ma qualcuno doveva pur farlo) per cui, se il dato è accertato che in Italia scrivono tutti, cani e porci (il vero problema è che non si legge), anche l’autore comincia ad abbaiare, per carità, senza mordere… Fra l’altro, nel libro, c’è un racconto, "L’eiaculatore precoce da competizione", che prende di mira i velocisti di atletica (o del sesso?) ma anche un non ben identificato baresino di Bari Vecchia. Perché avrà anche avuto tutte quelle donne, troppe per un uomo solo (e chi crede d’essere, Berlusconi forse?!?), ma, soprattutto, chi ci dice che le abbia veramente soddisfatte?
Il libro, che si divide in quattro categorie, vuole essere uno sguardo ironico, a volte dissacrante, su ciò che ci circonda, dalla politica alla televisione, passando per internet, attingendo anche a esperienze di vita quotidiana, cercando di esprimere il cane che ognuno ha dentro nei suoi latrati contro il logorio della vita moderna.
La categoria "Costume e società (ma soprattutto scostumati)" , è una macedonia relativa alla politica, con un po’ di
satira sui nostri esponenti più illustri; qualcosa di irriverente sul Papa; il mondo del calcio fatto di persone che, nella maggior parte dei casi, non hanno né coscienza civica né coscienza del mondo che li circonda; infine qualcosa sulle varie parentopoli e morti bianche che affliggono il paese. La categoria "Storie di ordinaria follia", è una raccolta di
demenzialità a briglia sciolte, fatta sia di brani puramente di fantasia che di brani che attingono a esperienze personali, sempre con un occhio alla quotidianità, con riflessioni su quanto ci siamo rimbecilliti con le varie "raccolte punti"; su quanto le strade delle nostre città brulichino di enormi deiezioni canine; sulla maleducazione di molti utenti della strada; sulla completa mancanza di organizzazione di certi uomini in fatto di faccende domestiche non appena la propria consorte ha a che fare con problemi di salute; su gli anziani e sulla morte che ci fa tutti belli (vedansi i "coccodrilli" che numerosi media hanno riservato a Mino Reitano post mortem, mentre in vita veniva ridicolizzato).
La categoria "Dell’amore e altre quisquilie", in alcuni brani ironizza sull’argomento e in altri riporta (purtroppo e/o per fortuna) esperienze vissute, forse comuni a molte persone. Ormai chiamo "amore mio" solo il mio gatto. A una donna, invece, posso solo riservare una espressione colorita in vernacolo brindisino del genere "T’agghia ‘ccidiri!".
(traduzione per i non addetti, dell’alta e della bassa bergamasca bossiana: "Dovrò necessariamente infierire sul
tuo corpicino esanime finché non passerai a miglior vita!").
"SilvanoLa categoria "Storiacce dal web, dalla tv, canzonette e canzonacce…", cerca di descrivere simpaticamente il mondo di internet e dei blog (basta blog… troppi blog!); dei blogger con la puzza sotto il naso per i tanti che fanno il mero copia/incolla di poesie o canzoni; della faciloneria con cui ci si invaghisce di qualcuno in Rete e del sesso virtuale visto attraverso lo storpiamento di canzoni di autori celebri; riguardante invece il mondo televisivo c’è l’inflazione della De Filippiwww.wipedizioni.it.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.